Però, interessante. Mi piace l'idea..
Per Mazzu: alterando la velocità di movimento vai ad alterare anche l'intensità dell'allenamento, aumentandola. Considerando che la potenza è data dal rapporto tra lavoro e tempo, vuol dire che meno tempo impieghi a svolgere quel lavoro, più potenza generi. Dunque se devo spostare un peso per una certa distanza in 10 secondi impiegherò il doppio della potenza necessaria a spostare lo stesso peso in 20 secondi. E di conseguenza il lavoro svolto sarà più intenso. Il 65-70% del carico dell'esercizio rispetto al giorno forza credo che sia l'ideale, almeno per iniziare con questo approccio, perchè ti consente di usare una velocità di movimento giusta. Un peso maggiore ti intaccherà l'esecuzione, un peso minore lo sentirai leggero.
Si parla di movimento veloce ma appunto controllato, pertanto che non vada ad intaccare l'esecuzione causa infortunio dietro l'angolo.
In più non dimentichiamoci del cedimento nell'ultima serie nelle prime tre settimane. Poi puoi andarci anche nelle altre, purchè sia contestualizzato all'insieme come suggerito nell'articolo stesso.
Ci sono degli studi, che però lasciano il tempo che trovano dato che sono stati eseguiti su persone anziane di età compresa tra i 60 e i 70 anni e con macchine isocinetiche, dove una maggiore velocità ha dato benefici sull'ipertrofia. Altri invece, con risultato contrario. Di certo, è un metodo per variare lo stimolo dato al muscolo che fa sempre bene.
D'accordo con te che forse è più indicato ad un intermedio.
Per Venkman: in effetti non è una buonissima idea tenere stacco e squat insieme e nei commenti qualcuno ha sollevato il tuo stesso dubbio. La soluzione sarebbe di spostare lo stacco nel primo giorno.
The most powerful motivational speeches that I have ever heard came from people who told me that I couldn't do something. You know why? Because when they told me that I couldn't do it, I was bound and determined to show them that I could.
Tell me I can't do it.
I will prove you wrong.
I will show you.
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