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Discussione: Il problema DOPING

  1. #1
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    Pensieroso Il problema DOPING

    Ero indeciso se pubblicare questo argomento nella sezione "Doping" o "Gare", ma vista la stretta attualità del problema ho preferito farlo qui.
    Lo stesso intervento l'ho inserito nell'home page di Bodyweb per cercare di dare risalto non tanto all'infortunio occasionale dei nostri amati atleti, ma al problema in sè, al di la delle piccole ripicche tra dirigenti federali che, onestamente, non mi interessano proprio.
    Il sito www.ifbbmagazine.com sottolinea, piuttosto ironicamente nei confronti della nuova dirigenza IFBB Italia, la squalifica subita da Gianpiero Cataldi, Simone Meiattini e Carla Cabau ai campionati mondiali maschili e femminili tenutisi recentemente in India e in Spagna.
    Per dovere di cronaca vi riporto integralmente i commenti:

    17 Dicembre 2003- "ERRATA CORRIGE: (TRI)CASCATI...": Leggo sulla rubrica "giornopergiorno" che gli atleti italiani inviati alle gare internazionali sono (ri)cascati nella squalifica per positività al controllo antidoping. Forse non avete controllato bene, perchè oltre a Cataldi (primo nella sua categoria), è stato squalificato anche Meiattini (terzo nella stessa categoria). Quindi gli atleti italiani sono (t)ricascati nell'antidoping. E se ci fosse stato il sorteggio tra quelli che non sono entrati in finale, come avveniva in passato, cosa sarebbe successo ? (Angelo/Forte dei Marmi)

    -15 Dicembre 2003- "...(RI)CASCATI IN PIENO...": Ancora una volta un titolo ed una prestazione significativa di un atleta italiano sono stati vanificati dal mancato rispetto delle procedure antidoping che ogni Federazione che fa capo alla IFBB è tenuta a rispettare nel momento in cui invia i suoi portacolori ad una competizione internazionale. Ci spiace dover constatare che Giampiero Cataldi si sia trovato ai Mondiali di Mumbay nella condizione di essere proclamato decaduto dal titolo conquistato. La IFBB International ha infatti pubblicato le classiche definitive a seguito dei controlli antidoping effettuati (www.ifbb.com) . Ed ora? Sul sito nazionale tutto tace, i trionfalistici proclami stanno lasciando spazio al silenzio più totale sulla vicenda. E Santonja, e Ben Weider non dicono niente?

    -2 Dicembre 2003- "...SIAMO CON GLI ATLETI, NON CON CHI NON LI TUTELA..." E' bene chiarire a chi aggredisce anonimamente, con maleducazione e livore, che non abbiamo nulla contro Carla Cabau; avremmo volentieri condiviso con la Ifbb-Italia la grande soddisfazione di vederla laureata vice campionessa mondiale nel pieno rispetto della normativa antidoping, che altri invece hanno ignorato di applicare. Purtroppo, è un dato di fatto che l'atleta italiana è stata tolta di classfica, non è certo una visione. E' la Ifbb-Italia che deve ora rispondere a Cabau ed a tutti i tesserati di fronte ad una inadempienza che l'ha privata di un piazzamento di assoluto valore. O no?

    -1 Dicembre 2003- "...E (PURTROPPO) IL PRIMO CASO E' ARRIVATO...": Ci duole segnalare che una delle atlete italiane in gara al Campionato Mondiale svoltosi in Spagna (Mondiali Femminili), CARLA CABAU, è stata trovata positiva al test antidoping effettuato in tale occasione. Il risultato di gara aveva visto Carla Cabau seconda classificata, ad un passo dal titolo iridato.Ma evidentemente non si erano fati i conti con il fatto di non essere stata mandata in Spagna in regola con quanto prevede la normativa in materia di anti doping. Che dire? Se in Italia la Federazione non effettua i test preventivi, se non ci si assicura che un atleta parta "pulito", se ci si affida allo stellone, o si spera che "...tanto il test non lo fanno...", allora stiamo freschi.... Non bastano lambade e balli esotici per esorcizzare il problema, serio, ed è avvilente che la Ifbb-Italia, punti sui "grossi" risultati, rischiando la faccia, sua e degli atleti, che vanno educati alla cultura dello sport pulito, non mandati semplicemente allo sbaraglio.

    Mi dispiace sinceramente per i nostri tre validissimi atleti, però il problema sottolineato - seppur enfatizzato in maniera miratamente provocatoria - non è da sottovalutare e neanche da tacere come mi pare si stia facendo ora (come in passato).
    Personalmente non so se i test preventivi sono stati fatti o se esiste una qualche forma di tutela della federazione nei confronti degli atleti che decidono di recarsi all'estero per disputare gare internazionali.
    Mi preme però sottolineare anche un altro, più importante aspetto, volutamente sorvolato da chi critica: il controllo antidoping, almeno in India, pare sia stato fatto a tutti e cinque i finalisti di ogni categoria!
    I risultati?

    Categoria -65Kg = Nessuno squalificato

    Categoria -70Kg = 1 squalificato (ex 2° classificato - Sud Africa)

    Categoria -75Kg = 3 squalificati (ex 1°-2°-3° classificati - Rep. Ceca, Svizzera, Spagna)

    Categoria -80Kg = 1 squalificato (ex 4° classificato - Ucraina)

    Categoria -85Kg = 4 squalificati (ex 1°-2°-3°-5° classificati - Italia, Azerbaijan, Qatar)

    Categoria -90Kg = 1 squalificato (ex 2° classificato - Qatar)

    Categoria +90Kg = 3 squalificati (ex 2°-4°-5° classificati - Siria, Palestina, Austria)

    Si tratta dunque di un problema non solo italiano, ma generalizzato: il 40% degli atleti testati viene trovato positivo al controllo antidoping.
    Ora tutti sappiamo qual'è la situazione a livello di doping negli sport ad alto livello ed in particolare del bodybuilding, quindi non parlerei di positivi e negativi ma piuttosto di positivi e non-positivi...
    Però è pur vero che, se vogliamo avere una seppur lontana speranza di farci riconoscere come sport serio, dovremo prendere atto del fatto che i controlli antidoping, buoni o cattivi che siano, vanno effettuati e superati.
    Lo ripeto...mi dispiace per Cataldi, Meiattini e per la Cabau ma considero questo un brutto momento per la credibilità del nostro sport in generale ed una pesante battuta di arresto nel piano di rilancio internazionale della IFBB Italia.
    Lo so, si tratta di un argomento da affrontare da molteplici sfaccettature, ma prima o poi occorrerà pure cominciare a farlo e a mettere nero su bianco propositi e buone o cattive intenzioni.
    Potremo anche riuscire ad arrivare alla tanto aspirata unità federale, ma alla fine il problema cruciale contro cui tutti dovremo sbattere la testa per ottenere una credibilità nei confronti dei mass media sarà proprio questo.
    Oggi come oggi, per l'opinione pubblica, la spada di Damocle che divide il giusto dal cattivo, l'eroe dall'imbroglione, il re dallo schiavo è proprio il tanto famigerato ed interpretabile controllo antidoping ufficiale del CIO...non possiamo far finta di niente ed ignorare questo stato di fatto, nascondere il problema sarebbe infantile e patetico oltre a non servire a niente...
    Voi che ne dite?
    Ciao Luca.

  2. #2
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    X 4ca:
    So che sei molto informato riguardo alla situazione del circuito professionistico con particolare riferimento alla realtà americana.
    Saresti in grado di fare una panoramica generale riguardo il controllo antidoping?
    Ricordo che qualche anno fa veniva eseguito anche al Mr Olympia, in seguito mi sembra fosse stato limitato solo ai diuretici - a causa di alcuni tristi episodi - poi tutto è caduto nell'oblio...
    Grazie Luca.

  3. #3
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    Originally posted by Rox68
    X 4ca:
    So che sei molto informato riguardo alla situazione del circuito professionistico con particolare riferimento alla realtà americana.
    Saresti in grado di fare una panoramica generale riguardo il controllo antidoping?
    Ricordo che qualche anno fa veniva eseguito anche al Mr Olympia, in seguito mi sembra fosse stato limitato solo ai diuretici - a causa di alcuni tristi episodi - poi tutto è caduto nell'oblio...
    Grazie Luca.
    allora prima di tutto il test ai proffessionisti e sempre stato limitato ai diuretici anfetamine e clembuterolo (a parte quel tentativo negl'anni 80) e come avevo scritto tempo fa, e mi era stato infondatamente contestato, il test e cmq serio poiche nn efettuato dalla federazione ma da un laboratorio privato spagnolo che cura questo aspetto nei riguardi di tutti gli sport percio al di sopra delle parti, fanno e rilevano cio che che gli viene chiesto.
    ora cio che hai riportato e un aspetto tracico della faccenda, del quale la veccia presidenza nn e del tutto pulita, infatti episodi di squalifiche ci sono stati anche anni fa.
    Su questo punto ci sarebbe molto da discutere e potrei pero dirti chela nuova presidenza cerca in tutti i modi di stare con gl'atleti e di mediare il piu possibile tra i rischi e il risultato, cosa che ultimamente la precedente presidenza aveva totalmente trascurato, cosa tipioca di chi cerca di sedersi dalla parte del "giusto" a qualunque costo, tutto per far vedere ad un pubblico disinteressato una poltrona cmq pulita, caon atleti che magari nn vengono nemmeno chiamati ai confronti ma che forse passerebbero il test, test che a loro nn viene fatto visto che nn si piazzano percio e un giochino alquanto sporco, per spiegarla in parole povere si portano atleti che nn si piazzano e percio nn fcendo il test nn hai squalifiche, infatti come scrivevo prima anche i piazzati della scorsa presidenza sono stati squalificati ma guarda caso nn menzionati sul sito.
    Posso aggiungere una critica sull'ingiustizia di questa pratica antidopping che come hai visto in questo caso a squalificato i primi tre riclassificando il quarto al primo posto e via dicendo insomma ragazzi che si trovano ad avere il titolo in mano senza aver passato cmq il test, come la mettiamo?
    e come la mettiamo col fatto che la maggiorparte di coloro che passano il test poi casualmente provengono da quei paesi dove le pratiche per passare il test sono state collaudatissime dai pesisti che passano quelli delle olimpiadi (dove il test viene fatto indistinatamente a tutti e nn ai primi tre) pratiche delle quali ne so qualche cosa personalemtne, visto il mio passato da pesista e la mia amicizia con un atleta ungherese (squalificao a SEUL)
    insomma ci tengo a risottolineare la volonta di Mondello di stare con gl'atleti e cercare per cio che e possibile di mediare questa ingiusta posizione da parte di chi cerca cmq di falsare il discorso, infatti sarebbe molto piu semplice diffidare di tutti , andare cmq a farsi la paraa in giro per il mondo (in vacanza) a spese della federazione (percio dei ragazzi) portando atleti inutili se nn hai fini di scusare la trasferta, in pratica quello che si era cominciato a vedere ultimamente.
    per quello che mi riguarda considero la classifica di prima, anche perche penso che se andassimo a vedere il quarto quinto ecc. nn troveremmo questa grande differenza da giustificare il tutto e in piu che dire delle altre categorie?
    insomma ci sarebbe tanto da dire e sopratutto ci vorrebbe qualcuno che smettesse di crogiolarsi dietro le dissaventure della nuova direzione visto che se dovessimo tirtare fuori cio che e stato fatto in passato nn troveremmo di sicuro il paradiso terrestre.


    ancora per il discorso dei pro e del test su dieuretici, be tutto e caduto nell'oblio per il semplice motivo che si e scoperto che i ragazzi cmq avevano scoperto pratiche ugualmente potenti che si erano rivelate ancor piu pericolose e che percio avrebbero rischiato col tempo di mietere ancor piu vittime, pericio prima che cio accadesse si e tolto.
    possiamo percio dire che ai fratelli weider questa finta lotta al doping che cmq miete vittime concrete, nn e di sicuro indirizzata a ripulire questi campionati ma solo una mossa politica per dire al CIO che anche loro sono meritevoli perche puniscono e ne hanno le prove, da qui a essere giusti ed equilibrati ci passa un'oceano
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  4. #4
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    poi scusa rox nn riesco a capire la tua posizione, nn sara mica di critica nei confronti della nuova presidenza no?
    altriemnto ti inviterei a scrivere qualciosina riguardante il passato anche sul sito di cui riporti il link, ammesso che pubblichi tutto il che nn credo
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  5. #5
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    Ti riporto, per brevità, quanto ho già scritto in merito nel forum di Giancarlo Scimeca e Silvia Matta.
    Il problema che intendevo proporre non è quello di giudicare la naturalità di tutti gli atleti o l'attendibilità assoluta dei controlli antidoping: non siamo certo dei novellini e quindi sappiamo benissimo che il peso specifico di un controllo è praticamente nullo se lo si guarda nell'ottica della bontà della prestazione atletica, purtroppo il discorso cambia radicalmente se lo si giudica con gli occhi imboniti dell'opinione pubblica.
    Se ai miei occhi e a quelli degli addetti ai lavori l'eccezionalità dei risultati di Gianpiero, di Simone e di Carla non è minimamente intaccata da questo inconveniente, per i media è un attimo passare da eroi a truffatori: il caso di Marco Pantani è l'esempio più lampante.
    Purtroppo, se vorremo avere almeno l'aurea di liceità per il nostro Bodybuilding e quindi sopravvivere come fenomeno di massa, dovremo in futuro abituarci all'idea di effettuare i controlli antidoping con gli stessi - magari discutibili - standard del CIO.
    Questo purtroppo comporterà in un primo momento l'aumento del budget necessario per affrontare la preparazione ad una competizione: secondo il mio personale punto di vista tale aumento sarebbe poi ampiamente compensato dal valore aggiunto che assumerebbe una eventuale vittoria, opportunamente pubblicizzata ponendo la giusta enfasi sul controllo antidoping superato.
    Non dobbiamo pensare che sia così difficile, con una mirata campagna, fare presa sulla naturale tendenza delle persone a voler credere a tutti i costi nell'eroe buono della situazione: basta pensare che ancora molte persone, addirittura in palestra, credono nei 500Kg di panca di Bruno Danovaro solo perchè ne hanno parlato televisioni e giornali oppure il grande successo del TestMed associato all'immagine di Costantino Galeazzo.
    Dovremmo nel tempo un po' tutti cercare di fare un salto di qualità guardando oltre le iniziali difficoltà e cogliendo poi i frutti di un eventuale buon esito della trasformazione: gli atleti dovranno rivedere e programmata in maniera mirata le proprie preparazioni; oggi conta solo il massimo risultato assoluto, domani occorrerà guardare al massimo risultato relativo, tenendo conto di qualche restrizione da adottare nella scelta dei prodotti e nella posologia temporale.
    I preparatori, che tanti risultati hanno raggiunto in questi ultimi anni, dovranno affinare le proprie conoscenze ponendosi nuovi obiettivi ed armonizzandoli con il livello di conoscenza già acquisito: sarebbe tra l'altro una sfida penso stimolante e, tra le altre cose, anche ben rivendibile in altri campi (leggasi altri sport...).
    Onestamente credo che di strade non ce ne siano molte altre: occorre fare buon viso e cattivo gioco, del resto viviamo in questa società con tutti i pro ed i contro che questo comporta...
    La colpa sarebbe di Weider e Santonja se al controllo antidoping (che tutti gli sport fanno...) il 40% degli atleti testati è risultato positivo? Mi sembra eccessivo.
    Le regole ci sono da parecchi anni e, se si intende partecipare alle competizioni dilettantistiche in cui è previsto tale controllo, vanno rispettate dagli atleti, punto e basta! Altrimenti si evita di andare, non che manchino altre possibilità di gareggiare in giro per il mondo.
    Neanche a dire che l'antidoping sia stato eseguito a sorteggio: l'hanno fatto tutti e cinque i finalisti di ogni categoria di peso! E, a controllo eseguito, la classifica è stata modificata di conseguenza: per cui il primo classificato non sarà natural, ma comunque ha superato il controllo antidoping previsto dal regolamento.
    Al di là del riconoscimento olimpico che potrà essere ottenuto o meno (difficilmente visti i risultati, ma vedrai ora le bacchettate alle federazioni incriminate...), se analizziamo con lucidità ed un minimo di lungimiranza il problema, il salto di qualità del Bodybuilding nei confronti dell'opinione pubblica di massa non potrà non passare per una capillare, pubblicizzata, anche se forzatamente ipocrita campagna antidoping nelle competizioni.
    Tanto vale prenderne atto e cominciare a lavorare in maniera seria ed autocosciente sul problema piuttosto che subirne solo le conseguenze.
    Chi è il più penalizzato in questa situazione, l'atleta che subisce la squalifica o la federazione che vede infangata al propria immagine e credibilità in campo internazionale per di aver portato, quale proprio rappresentante, un atleta non conforme ai regolamenti vigenti?
    Senz'altro la federazione è molto danneggiata: già all'epoca di Panzeri l'IFBB international, dopo il caso di Enzo Ferrari e non solo quello, richiamò duramente la dirigenza italiana minacciandola addirittura di estromettere l'Italia dalle competizioni internazionali.
    Il problema fu risolto in maniera molto semplice, ossia - come hai ben detto - non portando più gli atleti a gareggiare all'estero oppure portandone alcuni che, visto il livello medio, non avrebbero mai fatto il controllo con l'ovvia conseguenza di far perdere l'appetibilità di base dell'IFBB Italia.
    Io penso invece che, sotto sotto, diano una mano agli atleti a monitorare le preparazioni in maniera tale da evitare di essere colti in fallo...anche in questo siamo d'accordo!
    Si ritorna quindi al solito discorso: aumentano i costi e l'impegno tecnico di una preparazione, chi potrebbe permettersi di sostenere da solo, per primo tali oneri? Non servirebbe a nulla imporre clausule vassatorie agli atleti eventualmente positivi (anche perchè non servirebbero a ridare candore alla credibilità internazionale perduta), tanto vale provare ad aiutare preventivamente gli atleti che saranno portati all'estero e farsi una cultura di base del problema (a buon intenditor...).
    E forza Betto e tutti gli altri che si daranno da fare per creare un'unica forza nazionale.
    Ciao Luca.

  6. #6
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    il discorso sarebbe troppo lungo e toccherebbe punti comprensibili solo facendo riferimenti storici (sempre riguardanti lo sport)
    percio prima cosa confrontare pantani o altri atlati con cataldi mi sembra al quanto esagerato, da una parte abbiamo un atleta con contratti miliardari sotto gl'occhi di tutti dll'altra l'amico del bar che fa la garetta per dare un fine e un titolo alla sua passine, seppur il tutto e cresciuto e si e trasformato sotto il nome di campionato mondiale.
    Se nn voglaimo riconoscere questa differenza e fare il gioco dei weider che fanno finta di fare di tutto per entrare alle olimpiadi, cosa che nn accadra mai e che sincermanete nn ne vedo la necessita se nn per far si che i fratelli aumentino il loro giro d'affari a discapito di pratiche che sono stati i primi divulgatori.
    questo per dire che le tue sono tante belle parole e concetti che vanno a fr parte delle PAROLE FRITTE, chi ancora nn ha capito che il b.b. e uno spettacolo e che lo spettacolo cosi com'e andrebbe acettato fa il solito errore, con questo nn dico che si dovrebbe acettare o giustificare un uso smodato di faraci, e su questo ne abbiamo parlato abbastanza, ma che cmq se si va a vedere qualsiasi tipo di spettacolo nn ci si chiede cosa ci sia dietro altrimenti si dovrebbe fare il doping alle modelle di versace e hai fantini delle corse di cavalli.
    per quello che riguarda il fattore preparatori che possano ovviare a questo, bene il discorso era gia stato fatto e il sottoscritto col passato da pesista e percio con gl'innumerevoli test passati si era proposto e doveva nascere tutto un discorso che invece vuoi per un discorso di buona volonta che uno di disinteresse nn e mai nemmeno iniziato, infatti per mantenere la poltroncina e andare a farsi i giretti in giro per il mondo gratis, facendo i porci comodi che nulla hanno a che vedere con il b.b. ne pulito ne sporco, nn e necessario fare qualche cosa di concreto, ma e sufficente caricarsi 4 atleti sgangherati e partire per la vacanza, l'importante e nn farsi notare ne per un motivo ne per l'altro, vogliamo foraggiare e apoggiare un discorso del genere?
    nn c'e volonta dei ragazzi di cominciare un discorso valido ne la conoscenza da parte dei tecnici di come si posssa fare e qui sui vari forum online ne abbiamo varie prove, nemmeno tu mi sembra sia mai intervenuto per dare a questi ragazzi un indicazione su come affrontare il problema, infatti vedo solo inviti e critiche ma indicazioni zero, percio proviamo a vedere se si ha una minima idea di come poter risolvere e sviluppare qualche cosa senza l'uso di faramci, o era un discorso di imparare a nascondre che volevi lanciare?
    ti ricordo che cmq nemmeno santoja e pulito, pure la nazionale spagnola e piena di macchie nere percio hanno poco da rimproverare, inquanto agl'americani, be loro nemmeno ci vengono ai mondiali, ehehehehe weider i furbetti
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  7. #7
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    , percio proviamo a vedere se si ha una minima idea di come poter risolvere e sviluppare qualche cosa senza l'uso di faramci
    §7

  8. #8
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    Predefinito già; crescere imparando a nascondere?

    Onestamente credo che di strade non ce ne siano molte altre: occorre fare buon viso e cattivo gioco, del resto viviamo in questa società con tutti i pro ed i contro che questo comporta...
    Secondo te rox questo é l'unico modo per dare rilevanza a questo sport?

  9. #9
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    Ragazzi, per carità ogni posizione è rispettabilissima dal punto di vista personale.
    Per quanto mi riguarda ritengo sia inutile e patetico, seppur romantico, fare i Don Chisciotte contro i mulini a vento.
    Ma davvero pensiamo che interessi a qualcuno combattere seriamente il problema del doping?
    Non interessa proprio a nessuno! Anzi, per vendere spettacoli sempre più appetibili, occorre proporre prestazioni eccezionali, parenti strette degli ultimi ritrovati farmacologici.
    Il problema è solo di facciata: la nostra società è fondata sulla prestazione in tutti i contesti e a tutti i costi: lo sport è sempre stato una trasposizione in campo agonistico/spettacolare dei valori più sentiti nel corso della storia nelle società.
    Cercare di trovare una scappatoia, un sotterfugio per sopravanzare i concorrenti, magari senza dichiararlo apertamente, è un istinto primordiale del genere umano, quindi pensare i poter mettere un freno di ordine repressivo ad un istinto primario, è andare contro la natura stessa dell'essere umano.
    Non voglio star qui a fare filosofia o sociologia, ma chiunque abbia un minimo di esperienza agonistica sportiva ad alto livello sa bene che la cultura del doping è qualcosa di assolutamente indissolubile negli atleti dal concetto di prestazione.
    Se questo stato di fatto è chiaro a chi pratica sport a livello professionale, la stessa cosa non è così evidente per l'opinione pubblica e per coloro i quali lo sport - al massimo - lo guardano in televisione o lo praticano per mantenere la forma fisica: per cui chi tira le redini del carro si propone, allineandosi allo spirito imbonitore caratteristico della società moderna, di dare una facciata di candore all'agonismo sportivo attraverso il test antidoping.
    L'antidoping ha il solo scopo di donare un'aurea di liceità a tutto il mondo che ruota attorno agli sport e non ha niente a che vedere con la salvaguardia della salute degli atleti!
    Alla CIO non gliene frega proprio niente se la Griffith si ammala e muore a 40 anni per un morbo contratto sicuramente dalla somministarzione di GH non sintetico, non ne parla nessuno, solo qualche trafiletto sui giornali e poi il nulla.
    E stiamo parlando di una atleta di spicco, che ha fatto il vuoto attorno a sè ed i cui record sono lontanissimi dall'essere avvicinati ancora oggi dopo quasi 20 anni!
    Pensa se si parlerà mai di tutti gli sconosciuti...
    Al CIO (come a qualunque altra federazione) interessa molto di più di non essere travolti da scandali di positività di massa perchè, in tal caso, vacillerebbe l'impero economico costruito sulle spalle degli atleti in cui tutti mangiano bene.
    Purtroppo questo è lo stato dei fatti e negare la realtà non serve a nessuno, queste sono le regole dettate dalla società in cui tutti viviamo e non abbiamo alcun modo di poterle influenzare: o ci si adegua e si agisce di conseguenza, acquistando una verginità che a dire il vero non abbiamo mai avuto per i mass media, oppure verremo perennemente additati come untori del doping sfrenato, unici e soli traditori dei princìpi di De Coubertin.
    Se riuscissimo a riunire tutte le federazioni in un unico, forte e compatto organo federale, potremmo anche pensare di istituire davvero questi controlli nelle nostre competizioni...ripeto: purtroppo non a tutela dell'atleta in quanto essere vivente ma a tutela della sua e della nostra immagine.
    Vedrete che improvvisamente scomparirebbero quegli articoli e filmati televisivi in cui viene associato questo o quel campione del nostro sport all'utilizzo di pratiche dopanti. Controlli superati alla mano fioccherebbero le denuncie per diffamazione e danni...e le cause verrebbero vinte su due piedi senza possibilità di appello, con tanto di risarcimenti milionari e radiazioni dai rispettivi albi professionali.
    Vedrete che improvvisamente cambieranno registro...ma non perchè saremo cambiati noi, ma perchè cambierebbe - e di molto - l'immagine e la credibiltà (ipocrita) che potremo vendere all'opinione pubblica.
    Vorrei ricordare che queste mie affermazioni hanno un senso solo se riferite allo sport agonistico, non certo per chi si allena per il puro piacere di farlo o chi decide di partecipare ad una competizione per atleti "natural".
    Sono parecchio più scettico sull'opportunità di competere in gare professionistiche con preparazioni "natural": comunque sono caratterialmente aperto al dialogo e al confronto (civile), quindi sarei contento se 4ca me ne illustrasse le finalità che, onestamente, mi sfuggono.
    Invece trovo veramente interessante, e da prendere seriamente in considerazione, la posizione di 4ca riguardo l'opportunità di considerare il BB solo come uno spettacolo.
    Per finire volevo precisare che quello che scrivo non vuole assolutamente criticare o attaccare nessuno: sono solamente riflessioni personali. Non do consigli concreti agli atleti per il semplice motivo che sono consapevole di non avere le necessarie competenze specifiche per poterne dare, per cui preferisco astenermi piuttosto che allinearmi con i già troppi santoni presenti nel nostro mondo.
    Ciao Luca.

  10. #10
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    Bomba

    Purtroppo questo è lo stato dei fatti e negare la realtà non serve a nessuno, queste sono le regole dettate dalla società in cui tutti viviamo e non abbiamo alcun modo di poterle influenzare
    Vorrei partecipare alla discussione pur non facendo parte del sistema "agonistico" e "professionistico" ma in qualità di utente appassionato di BB con, quindi, con i dovuti limiti del caso.

    Da che io ho memoria di BB o di Culturismo c'è sempre stato questo imprescindibile binomio (bb-doping). Ovviamente il problema non è solo di BB ma abbraccia il mondo dello sport nella sua interezza, e io credo che fino a che c'è dietro il business (di ogni genere) va da se che nel profossionismo si pretende l'eccellenza....xké dietro ci sono dei bilanci, delle famiglie...ecc..

    Quello che non è concepibile è la proiezine di questo nella vita di uno "come me" (non agonista ma tipo che vuol/vorrebbe star in forma con un corpo con qualche forma). Ma questo forse e OT.

    Quindi il tema doping nello sport va nettamente SCISSO in doping agonistico e non agonistico.

    OVVIO che non ho la presunzione di essere in grado di affrontare il problema, ma evidentemente l'approccio in ambito professionistico forse è di + difficile soluzione perché troppo esteso e radicato bisognerebbe "cancellare la lavagna" e fare educazione sportiva e escludere il business dallo sport far in modo che LO SPORT sia quello che è: "UN ARTE NOBILE" non un mezzo/funzione per il DANARO.

    ...tornare indietro e cancellare il solco tracciato dai weider e seguito/percorso poi nell'evoluzione del BB.

    Lo sforzo della nuova dirigenza IFBB di cui parla 4ca è solo un passo nella direzione giusta. I tuoi proposti sulle federazioni pure...

    Ma forse e alla radice che andrebbe affrontato il problema dalle federazioni sportive degli stati...cioé dall'educazione sportiva in senso generale e complessivo.

    Ma fino a che lo sport è business forse la soluzione al problema è/sarà molto ma MOLTO lontana.




    Ciao, Jarod
    Peace & Pump

    J a r o d

  11. #11
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    Predefinito qualche passo in avanti il bodybuilding lo farebbe...

    rox tu fai un discorso cinico, ma intelligente, che si basa sui fatti e prende spunto da quello che capita negli altri sport, per cercare di far credere all'opinione pubblica che, il bodybuilding, sia pulito così come "risultano" puliti gli atleti degli altri sport....Tuttavia credo che sia un po' pretenzioso pretendere che la gente normale accetti il bodybuilding come sport pulito..infatti anche senza andare a sfiorare i livelli dei pro (come in effetti non sarebbe), così ad occhio sarebbero in molti a credere che, è il test antidoping che non funziona, piuttosto che capire qual è la realtà dello sport agonistico, ad alti livelli...Certo tu parli dei media, e in effetti un loro giudizio positivo potrebbe, a lungo andare, far molto per dare una credibilità pulita a questo sport...anche se forse sarebbe anche da analizare a quale tipo di media ti riferisci. Non ti devo certo spiegare io che un commento positivo di un giornale autorevole con un ampio audience non è certo uguale ad un commento positivo di un giornale del settore dove i lettori hanno per lo più già capito tutto dello sport agonistico...Vincere l'ignoranza e l'ingenuità dell'opinione pubblica, sia in un verso che in un altro, non è poi così semplice. Agli occhi della gente non è facile far credere che uno sport ritenuto pulito sia effettivamente sporco è più facile far credere che ci sia qualcuno che gioca sporco e che alla fine paga per tutto (vedi ciclismo-pantani). Così pure non sarà facile far credere che uno sport ritenuto "sporco" sia in realtà pulito come lo sono gli altri...Anche perchè forse questo passaggio per uno sport, concedimi il termine minore, alla grande opinione pubblica non interessa
    Ultima modifica di frank leone; 19-12-2003 alle 02:02 PM

  12. #12
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    /Vedrete che improvvisamente scomparirebbero quegli articoli e filmati televisivi in cui viene associato questo o quel campione del nostro sport all'utilizzo di pratiche dopanti. Controlli superati alla mano fioccherebbero le denuncie per diffamazione e danni...e le cause verrebbero vinte su due piedi senza possibilità di appello, con tanto di risarcimenti milionari e radiazioni dai rispettivi albi professionali.
    e tutto questo dall'unione delle federazioni???
    scusa ma mi scappa da ridere, nn so se hai presente il perche avviene la nascita di una nuova federazione e del perche gl'atleti ci si buttano.
    stiamo parlando di potere al quale difficilemtne ci si rinuncia, e proprio mentre ne discutiamo il presidente uscente ha appena aperto un'altra federazione, forte dei soldi che ha disonestamente trattenuto, infatti deposto dalla presidenza avrebbe dovuto : primo consegnare i soldi al nuovo eletto, visto che il denaro arriva dalle iscrizioni delle varie palestre e percio proprieta della federazione e secondo consegnare se nn altro le nuove isrizioni che qualche disinformato continua a spedire al vecchio indirizzo.
    Se nn si riesce a risolvere questo piccolo problema che e stato alla base della nascita di tutte le piu disperate federazioni, figuriamoci come si potra andare a risolvere altri punti piu remoti come il doping dove e adirittura a pannaggio del singolo individuo.
    Abbiamo moltissimi episodi dove vediamo che l'atleta al momento dell'auge nasconde, nega, fa finta di cadere dalle nuvole sulle pratiche che ci sono alle spalle di un successo di un record, ma appena viene toccato da alcuni episodi che o per ragioni politiche o per ragioni econimiche lo sconvolgono ecco che spunta il faramco e la pressione da parte di federazioni club ecc che spinge all'uso per raggiungere il traguardo, insomma un'arma a doppio taglio che viene usata da atleti e media allo stesso modo e sopratutto quando fa comodo.
    Ho scritto questo perche sia compreso che l'atleta nn e sempre e cmq una vittima ma si giostra questa palla a sua convenienza, prima per il risultato poi per ricatto, abbiamo visto che e accaduto con gl'atleti o meglio le atlete dei paesi dell'est, che le faceva apparire come vittime , cavie di governi tiranni, ma anche nel nosto paese, forse nn ve lo ricordate fine ottanta il pesista che denuncio la federazione e le fiamme oro di avregli somministrato farmaci che gli avrebbero causato dei problei alla schiena ecc ecc. fatto che mi ha visto testimone e percio a conoscenza della stupidita e dell'opportunismo che certi atleti sorprendentemente dimostrano, mi sembra che ultimamente sia accaduto qualche cosa di simile con cipollini percio vedete che nemmeno ci si puo fidare degl'aleti figurarsi dei dirigenti.
    Ora come ora la IFBB ha un presidente che e al di sopra di queste pratiche, lo conosco bene e posso garntirvi che potere e denaro nn solo le cose che lo influenzano nelle sue decisioni, forse dovra ancora sgrezzarsi dal lato politico, infatti da buon appassinato le azioni politiche nn saranno di sicuro uno degl'aspetti che ha affinato, crede ancora che l'atleta sia importante e percio avevo sottolineato la sua posizione nei confronti delle gare e di come portarci i ragazzi, conosco bene anche la nuova presidente dell'AICAP (o come si chiama ora) anche lei mi sembra al di sopra di queste beghe politiche percio per questi due dirigenti potrei auspicare un'unione, ma cosa accade per tutti gl'altri per coloro che vogliono usare il potere per scopi diversi da quelli che coloro che vedo questo come uno sport si aspettano?
    nn parliamo di altri sport poiche gl'interessi sono talmente alti da poter cambiare aspetto panoramico ad una citta, il b.b. e una molto piu povero, INFATTI CI SI MANTENEVA APPENA UNA FAMIGLIA, percio il tutto dovrebbe essere visto in modo diverso, unire e nn dividere, ma se per pochi spiccioli sono sufficenti a creare questi atriti, come s'invertira questa tendenza a divivdere?
    Ultima modifica di 4ca; 19-12-2003 alle 02:56 PM
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  13. #13
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    Non intendevo dire che questo si otterrebbe dalla nascita di un'unica federazione: ho avuto modo di conoscere anch'io molti dei personaggi di cui parli, per cui è ovvio che di strada da fare ce n'è tanta ed in salita.
    Però, come tu stesso ben dici, si stanno facendo largo sempre più persone nuove: questo cambio generazionale pare che stia facendo emergere gente animata da buone intenzioni e, soprattutto, disposta al dialogo perchè consapevole che, di questo passo, tra pochi anni si rischia di chiudere la baracca.
    Quando parlo di riunire le federazioni non intendo riferirmi, nello specifico, alla costituzione di un unico ente federale cancellando gli altri. La riunione vera si ottiene quando tutte le sigle vanno nella stessa direzione, quando le decisioni più importanti si prendono in comune e vengono rispettate da tutti, ossia quando potremmo definirci un gruppo compatto, se non fisicamente, almeno ideologicamente.
    Se si valuterà che la strada da prendere dovrà essere, ad esempio, quella dell'antidoping, tutti dovranno andare in questo senso e farlo in maniera seria; se si valuterà diversamente, ognuno si comporterà di conseguenza.
    Comprendo che, al giorno d'oggi, ipotizzare una situazione di questo tipo appare ancora più utopistico che pensare ad un'unica federazione, però è anche vero che, per salvaguardare a tutti i costi la diversità e la libera iniziativa in tutto, spesso si fa tanta confusione...e nella confusione i furbi sguazzano!
    Quindi libera iniziativa per le problematiche minori, unità e coesione per le cose di maggior portata.
    Ciao Luca.

    PS.
    4Ca....Perchè non provi ad esprimere le tue opinioni (che reputo molto molto interessanti) e proporle in prima persona o tramite qualcuno dei partecipanti - a tua scelta - nelle prossime riunioni interfederali?
    E' un progetto ancora in fase di definizione e molti aspetti importanti non sono stati ancora toccati, quindi idee intelligenti su cui riflettere e ragionare insieme sono le benvenute.

  14. #14
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    quando mondello viene qui parliamo molto dell'ultimo punto che hai sollevato ma nessuno s'i magina che quello che a soprpresa esce da questre valutazioni la difficolta se nn l'impossibilita di controllare gl'atleti in primis, che si creda o no sono quelli piu imprevedibili, testardi e irremovibili lontano dalle gare, sperduti e vulnerabili nelle settimane che precedono l'evento, solo in pochi casi e nemmeno tra i proffesionisti si sono potuti vedere dei ragazzi maturi decisi e sicuri di cio che vogliono o di cio che fanno, durante una gara si puo vedere un gruppo di persone in balia di preparatori piu o meno competenti, ragazzi che si barcamenano tra cibo bevande e altri pasticci che qualcuno fa credere loro essere la noccioina di pippo, infiammati per presunte inesattezze di giurie a sentir loro "incompetenti", sempre le solite storie e le solite beghe, ora dimmi tu come si puo far maturare tutto questo.
    Hai notato quante pro card sono state rilasciate ultimamente grazie al discorso elezioni?
    il presidente uscente pur di ragruppare voti ha distribuito pro card come in un tavolo di tresette, card che tradizionalmente dovrebbe essere conquistata in competizione e nn per presunti meriti, e hai notato come si sono lanciati a prendersela, segno di maturita?
    se nn si riesce a far capire questo punto se nn si riesce a far maturare i ragazzi in quel senso come credi si possa ricominciare un discorso di base ?
    e sopratutto riunire degl'atleti che sono abituati a migrare in federazioni che li proclama campini del mondo, e infatti in italia siamo pieni di campioni del mondo che valgono poco niente, quando uno e campione del mondo di un qualsiasi altro sport e UN CAMPIONE DEL MONDO unico nell'anno, questo per dirti che se nn cambiamo questa mentalita sara difficile cambiare il resto sara difficile far in modo che il concetto di base cambi e si affronti la preparazione ad una gara cosi come si fa in tutti gli sport e percio insisto nel programmare, nel tirare fuori cio che questo sport richiede e nn avere una gruppo di cicciotti che ad un certo punto si trasforma in atelti.
    Si dovra capire queli sono gl'aspetti importanti di questo sport e agire di conseguenza, una preparazione mirata e programmata porta senzaltro ad un risultato ma cio richiede una unica linia cosi come si fa negl'altri sport, e nn un guppetto di guru che rema l'uno contro l'altro cercando unicamente di fare buisness, chi promettendo chi spacciando chi formulando cicli magici, insomma tutto questo guasta ma sara quasi impossibile da cambiare sopratutto perche nn c'e la volonta.
    Guardiamo agl'altri sport si comincia sempre da una base e da li si cresce se poi uno ha delle doti o delle caratteristiche particolari si segue in modo diverso, il nostro mondo invece e fatto di promesse chi ha soldi va dal guru di turno e con spese pazzesche crede di risolvere il dilemma e qui i vari sarcev & co. ci squazzano, insomma fino a quando nn sarmo in grado di controllare questo o di coordinare questo scordiamoci tutto il resto, io continuo a vedere preparatori che nn sono minimamente al corrente di come si formula un programma ne come si coordina con l'alimentazione ne tanto meno la chimica, si lascia fare tutto ai faramci, percio a partire da qui con quale metodo si puo combattere il doping?
    la risposta e : nessun metodo poiche tolti i farmaci nn resta niente altro, l'esempio piu lampante e TOCCI, lui togle i faramci e mette una montagna di integratori del c.....o levando quasi completamente l'allenamento e il trucco e fatto, chiunque abbia un inimo di conoscenza del corpo umano sa che qualche cosa accade e se leviamo il grasso e ci muoviamo meno possibile qualcuno qualche cosa la puo far vedere, ma il concetto di base nn cambia, in ogni caso sono sempre le doti genetiche a farci vedere cosa accade, quello che invece bisognerebbe fare e programmare in modo che il tutto cambi si trasformi e questo puo avvenire solo con programmi mirati e prolungati, se e di disciplina che questo sport ha bisogno sara una delle cosa da allenare, se e di riposo che quest'atleta ha bisogno, anche questo sara un pun to da scoprire, quanto, quando e in che modo sara una cosa che miglirando dara progresso, cosi per la forza, e per il cibo, e da questo che il nostro sport e formato e percio sorpresa sorpresa da kolti aspetti della giornata, per questo e per altri motivi il tutto nn finisce in palestra ma contina a casa, ed ecco scoperto perche in palestra ci si puo stare anche 10 minuti, poiche il tutto continua per 24 ore.
    il tutto e stato ovviato con i farmaci e allora se nn riposiamo abbastanza prendiamo qualche cos per far in modo che il tutto accade ugualemtne, se mangiamo troppo be prendiamo qualche cosa che faccia in modo che cmq venga consumato o trasformato, se tratteniamo i liquidi perche nn sappiamo creare certi equilibri, be chissene frega abbiamo una bella schiera di diuretici che ci aiutano.
    insomma questo per dire che questo come altri sport richiede dedizione, una dedizione forse diversa ma sempre dedizione e, se un giocatore di calcio tennis o altro passa delle ore sul campo di allenamento per noi e diverso nn sono importanti le ore passate in palestra, anzi piu sono peggio e, ma e importante tutto il resto percio il nostro campo d'allenamento sono le 24 ore, e per chi nn vuole o nn puo o nn riesce a farlo?
    e fuori cosi come sarebbe fuori negl'altri sport, da qui puo nascere l'aiuto chimico che diventa un aiuto e nn il tutto, nn quello che causa ripara o esalta.
    crederte che quello che ho elencato sopra nn possa compensare il gh insulina dnp e chi piu ne ha piu ne metta?
    be vi sbaglaite e di grosso, e quella l'uncia vera lotta al doping nn di sicuro quella che fanno i carabinieri i magistrati e le federazioni ipocrite, poi il test servira sempre e cmq per spingere i ragazzi alla pratica che lo sport richiede, e nessuno si aspetta che nn ci mettano sempre una pozzione magica, ma come hai detto e nell'uomo quello di ricercarla, ma e anche dell'uomo e quello intelligente cercare un metodo, un programma, una tattica, una tecnica per far si che il tutto riesca, ci sono tati molti passaggi che hano creato lo sport proffessionistico e or e il tempo della qualita e n della chimica anche se quella cmq aiuta.
    Poi il M.o rimmarra sempre uno spettacolo, il circo, andremmo a federe il fenomeno quallo che si potrebbe vedere solamente con effetti speciali al cinenema, ma quello nn dovrebbe canbiare l'aspetto del discorso di base, e tutta un'altra cosa.
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  15. #15
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    Originally posted by 4ca
    quando mondello viene qui parliamo molto dell'ultimo punto che hai sollevato ma nessuno s'i magina che quello che a soprpresa esce da questre valutazioni la difficolta se nn l'impossibilita di controllare gl'atleti in primis, che si creda o no sono quelli piu imprevedibili, testardi e irremovibili lontano dalle gare, sperduti e vulnerabili nelle settimane che precedono l'evento, solo in pochi casi e nemmeno tra i proffesionisti si sono potuti vedere dei ragazzi maturi decisi e sicuri di cio che vogliono o di cio che fanno, durante una gara si puo vedere un gruppo di persone in balia di preparatori piu o meno competenti, ragazzi che si barcamenano tra cibo bevande e altri pasticci che qualcuno fa credere loro essere la noccioina di pippo, infiammati per presunte inesattezze di giurie a sentir loro "incompetenti", sempre le solite storie e le solite beghe, ora dimmi tu come si puo far maturare tutto questo.
    Hai notato quante pro card sono state rilasciate ultimamente grazie al discorso elezioni?
    il presidente uscente pur di ragruppare voti ha distribuito pro card come in un tavolo di tresette, card che tradizionalmente dovrebbe essere conquistata in competizione e nn per presunti meriti, e hai notato come si sono lanciati a prendersela, segno di maturita?
    se nn si riesce a far capire questo punto se nn si riesce a far maturare i ragazzi in quel senso come credi si possa ricominciare un discorso di base ?
    e sopratutto riunire degl'atleti che sono abituati a migrare in federazioni che li proclama campini del mondo, e infatti in italia siamo pieni di campioni del mondo che valgono poco niente, quando uno e campione del mondo di un qualsiasi altro sport e UN CAMPIONE DEL MONDO unico nell'anno, questo per dirti che se nn cambiamo questa mentalita sara difficile cambiare il resto sara difficile far in modo che il concetto di base cambi e si affronti la preparazione ad una gara cosi come si fa in tutti gli sport e percio insisto nel programmare, nel tirare fuori cio che questo sport richiede e nn avere una gruppo di cicciotti che ad un certo punto si trasforma in atelti.
    Si dovra capire queli sono gl'aspetti importanti di questo sport e agire di conseguenza, una preparazione mirata e programmata porta senzaltro ad un risultato ma cio richiede una unica linia cosi come si fa negl'altri sport, e nn un guppetto di guru che rema l'uno contro l'altro cercando unicamente di fare buisness, chi promettendo chi spacciando chi formulando cicli magici, insomma tutto questo guasta ma sara quasi impossibile da cambiare sopratutto perche nn c'e la volonta.
    Guardiamo agl'altri sport si comincia sempre da una base e da li si cresce se poi uno ha delle doti o delle caratteristiche particolari si segue in modo diverso, il nostro mondo invece e fatto di promesse chi ha soldi va dal guru di turno e con spese pazzesche crede di risolvere il dilemma e qui i vari sarcev & co. ci squazzano, insomma fino a quando nn sarmo in grado di controllare questo o di coordinare questo scordiamoci tutto il resto, io continuo a vedere preparatori che nn sono minimamente al corrente di come si formula un programma ne come si coordina con l'alimentazione ne tanto meno la chimica, si lascia fare tutto ai faramci, percio a partire da qui con quale metodo si puo combattere il doping?
    la risposta e : nessun metodo poiche tolti i farmaci nn resta niente altro, l'esempio piu lampante e TOCCI, lui togle i faramci e mette una montagna di integratori del c.....o levando quasi completamente l'allenamento e il trucco e fatto, chiunque abbia un inimo di conoscenza del corpo umano sa che qualche cosa accade e se leviamo il grasso e ci muoviamo meno possibile qualcuno qualche cosa la puo far vedere, ma il concetto di base nn cambia, in ogni caso sono sempre le doti genetiche a farci vedere cosa accade, quello che invece bisognerebbe fare e programmare in modo che il tutto cambi si trasformi e questo puo avvenire solo con programmi mirati e prolungati, se e di disciplina che questo sport ha bisogno sara una delle cosa da allenare, se e di riposo che quest'atleta ha bisogno, anche questo sara un pun to da scoprire, quanto, quando e in che modo sara una cosa che miglirando dara progresso, cosi per la forza, e per il cibo, e da questo che il nostro sport e formato e percio sorpresa sorpresa da kolti aspetti della giornata, per questo e per altri motivi il tutto nn finisce in palestra ma contina a casa, ed ecco scoperto perche in palestra ci si puo stare anche 10 minuti, poiche il tutto continua per 24 ore.
    il tutto e stato ovviato con i farmaci e allora se nn riposiamo abbastanza prendiamo qualche cos per far in modo che il tutto accade ugualemtne, se mangiamo troppo be prendiamo qualche cosa che faccia in modo che cmq venga consumato o trasformato, se tratteniamo i liquidi perche nn sappiamo creare certi equilibri, be chissene frega abbiamo una bella schiera di diuretici che ci aiutano.
    insomma questo per dire che questo come altri sport richiede dedizione, una dedizione forse diversa ma sempre dedizione e, se un giocatore di calcio tennis o altro passa delle ore sul campo di allenamento per noi e diverso nn sono importanti le ore passate in palestra, anzi piu sono peggio e, ma e importante tutto il resto percio il nostro campo d'allenamento sono le 24 ore, e per chi nn vuole o nn puo o nn riesce a farlo?
    e fuori cosi come sarebbe fuori negl'altri sport, da qui puo nascere l'aiuto chimico che diventa un aiuto e nn il tutto, nn quello che causa ripara o esalta.
    crederte che quello che ho elencato sopra nn possa compensare il gh insulina dnp e chi piu ne ha piu ne metta?
    be vi sbaglaite e di grosso, e quella l'uncia vera lotta al doping nn di sicuro quella che fanno i carabinieri i magistrati e le federazioni ipocrite, poi il test servira sempre e cmq per spingere i ragazzi alla pratica che lo sport richiede, e nessuno si aspetta che nn ci mettano sempre una pozzione magica, ma come hai detto e nell'uomo quello di ricercarla, ma e anche dell'uomo e quello intelligente cercare un metodo, un programma, una tattica, una tecnica per far si che il tutto riesca, ci sono tati molti passaggi che hano creato lo sport proffessionistico e or e il tempo della qualita e n della chimica anche se quella cmq aiuta.
    Poi il M.o rimmarra sempre uno spettacolo, il circo, andremmo a federe il fenomeno quallo che si potrebbe vedere solamente con effetti speciali al cinenema, ma quello nn dovrebbe canbiare l'aspetto del discorso di base, e tutta un'altra cosa.
    Condivido quasi tutto quello che dici, ci vorrebbero tante persone che la pensano come te e che abbiamo la forza e la convinzione di portare avanti queste idee.
    La speranza è comunque l'ultima a morire, chissà se impegnandoci e parlando apertamente con le persone riusciremo ad ottenere un seppur piccolo risultato?
    Ciao Luca.

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