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Discussione: 2 Torri 2003: Risultati ed analisi tecnica

  1. #1
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    Predefinito 2 Torri 2003: Risultati ed analisi tecnica

    Sono appena rientrato a Roma dalla trasferta di Bologna.
    Sono le 4.00 del mattino ma voglio rubare qualche altro minuto al mio sonno per comunicarvi i risultati ufficiali del 2 Torri 2003.
    Per l'analisi tecnica dettagliata (categoria per categoria) vi do appuntamento a domani...

    ASSOLUTO

    1) Gianpiero CATALDI
    2) Maurizio CESELLI.........(+95Kg)
    3) Federico FOCHERINI....(+95Kg)
    4) Dennis GIUSTO............(95Kg)
    5) Maurizio CARBONI........(85Kg)
    6) Diego MARTINEZ...........(85Kg)
    7) Ennio DOTTO................(95Kg)
    8) Corrado MAGGIORE......(75Kg)
    9) Angelo GIUSTINIANI.....(75Kg)

    DONNE PRESTIGE (27 atlete)

    1) Lora BARBAZZA
    2) Carlotta NORI
    3) Silvia SCAGLIONE
    4) Claudia FERRADINI
    5) Daniela TREVISOL
    6) Maria Rosaria PISANO

    H/P BODY EVOLUTION

    1) Pietro DEDIOL
    2) Marco PIUBELLO
    3) Andrea BERTONA
    4) Massimo IANNELLI
    5) Carmelo GULLI'
    6) Alessandro GALLI
    7) Antonio VERGIANI
    8) Giuliano BABINI

    Solo un piccolo commento a caldo...
    Avete dato un'occhiata alle classifiche dell'assoluto?
    8 atleti su 9 sono della "vecchia guardia", o meglio, nomi "noti" e pubblicizzati del bodybuilding italiano.
    Sarà che il nostro sport non ha nuove leve in grado di impensierire i vecchi senatori o che i giudici (tutti atleti o ex atleti, tranne qualche rara eccezione...) hanno avuto un occhio più accondiscendente verso i compagni famosi.
    Giudicare categorie di 30 persone , tutte ad altissimo livello non è semplice ed il rischio di far cadere l'occhio sul nome piouttosto che sul reale potenziale fisico è dietro l'angolo...
    Si è celebrato il funerale definitivo della categoria prestige: delle 6 finaliste, 3 erano più sull'hard e 3 sul soft...le posizioni si sono alternate...
    Marco Piubello sconfitto nettamente dall'eccezionale atleta di colore Pietro Didiol, unica vera sorpresa di un 2 Torri all'insegna della più salda tradizione...ma la superiorità era talmente manifesta che neanche un cieco avrebbe potuto sbagliare...
    A domani...

  2. #2
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    Predefinito Due Torri...impressioni

    In generale, grande manifestazione, bella struttura (anche se troppo vicino a 3 mega centri commerciali...) e pubblico numeroso (ma un po' freddino).
    Come dicevo, molta gente, sopratutto "stranieri" (non bolognesi ) ma molto composta; non che mi piaccia la folla esagitata, ma qualche applauso, fischio e incitamento in più non avrebbe guastato; In certi momenti sembrava di assistere ad un torneo di biliardo.
    Organizzazione non impeccabile, in alcuni momenti fra presentatori e la regia luci e musica si è sfiorato il dilettantismo (del resto gli atleti erano veramente tanti....)
    Atleti: tanti e mediamente di alto livello; chi ha visto il pre gara si sarà reso conto della mole di lavoro per i selezionatori; del resto sono pagati per questo, no?
    Sulla classifica, ovviamente quella del pubblico è diversa da quella ufficiale; uno dei pochi momenti in qui il pubblico si è scatenato ( fischi e buuu) è stata la proclamazione del vincitore assoluto : il puffo Cataldi davanti all'immenso Ceselli ( per non parlare dello scarso Focherini: terzo - immeritatato); Di più non dico anche perchè ero abbastanza lontano (nonostante il megaschermo).
    Le rutin degli atleti sono state ridotte e tagliate da una regia "assassina" che non sempre si è dimostrata imparziale riguardo ai tempi( polemico Martinez al riguardo); sono comunque state abbastanza "rutinarie" (battutona!), normali, a parte quella di Focherini, originale e divertente, da grande sciomèn (peccato per il suo stato di forma).
    Capitolo ospite: che dire, un grande, che, nonnostante i suoi 65 anni, e un trapianto d'anca ( mi pare d'aver capito così) ha fatto la sua figura: Serge Nubret
    I suoi tempi tecnici avrebbero necessitato di un pizzico di pazienza in più da parte di organizzazione e pubblico; è stato fischiato per l'attesa, i tempi da "prima donna", ma alla fine ovazione e tutti in piedi.
    Fine dello show, ore 22 (non ce la facevamo più!...)

  3. #3
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    . il puffo Cataldi davanti all'immenso Ceselli ( per non parlare dello scarso Focherini: terzo - immeritatato); Di più non dico anche perchè ero abbastanza lontano (nonostante il megaschermo).
    be definire puffo cataldi e dimostrare di nn aver capito niente, cosa vuol dire l'immenso ceselli che avrebbe dovuto vincere qualcuno per l'immensita?
    mai visto concorrenti piu piccoli essere piu proporzionati e meglio preparati e meritare la vittoria in confronto a atleti piu imponenti?
    prima di fare certe crittiche cerchiamo di avere l'umilta di capire cio che si critica, che in questo caso saimo noi che abbiamo capito che di b.b. nn ne capisci molto
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  4. #4
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    Io ho visto cataldi e ceselli da vicinissimo e in varie pose, posso dire che hanno 2 fisici completamente diversi, ceselli e' immenso per quanto riguarda il cingolo scapolo omerale, cataldi, piu' piccolo, ma leggermente piu' proporzionato, inoltre le spalle di ceselli sono esagerate ma lisce, mentre quelle di cataldi sono striate come tutto il resto.per le gambe direi che sono a un livello simile, spaccate e glutei striati.
    martinez e carboni, altro dilemma, chissa' forse a volte martinez si pone con un po' troppa arroganza, per i loro fisici non so che dire perche ' nel bakstage ero da diego , e ho visto solo lui, carboni l'ho visto solo sul palco, se esprimessi un giudizio potrei essere un po' di parte.....

  5. #5
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    Originally posted by 4ca

    prima di fare certe crittiche cerchiamo di avere l'umilta di capire cio che si critica, che in questo caso saimo noi che abbiamo capito che di b.b. nn ne capisci molto
    Secondo me, l'intrinseca natura del BB è quella di porsi al giudizio altrui, competenti e meno competenti.
    Ovviamente i più competenti sono (almeno dovrebbero esserlo) i giudici, e così Cataldi è il vincitore (bene, bravo).
    Ciò non toglie che io non possa esprimere la mia opinione, quale spettatore; anzi, sono, in un certo senso, tenuto a farlo, visto che chi si espone, "chiede" l'approvazione o meno del pubblico.
    Così è stato per me e per la maggioranza del Palamalaguti, gremito, mi auguro, non solo di incompetenti.
    Sul giudizio "del popolo" sono d'accordo anch'io che spesso è fuorviato o senza basi strutturali; non per questo dev'essere messo a tacere, soprattutto in un pubblico forum.

    okey, quindi
    detto cio'...l'hai vista la gara? o almeno i concorrenti, prima della competizione?
    [c-|]

  6. #6
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    Io purtroppo non l'ho vista...ma da diverse fonti piu' o meno competenti mi e' stato riferito che forse Ceselli meritava di piu'...
    Cmq nessuno ha delle foto da postare??

  7. #7
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    Originally posted by kranio
    Secondo me, l'intrinseca natura del BB è quella di porsi al giudizio altrui, competenti e meno competenti.
    Ovviamente i più competenti sono (almeno dovrebbero esserlo) i giudici, e così Cataldi è il vincitore (bene, bravo).
    Ciò non toglie che io non possa esprimere la mia opinione, quale spettatore; anzi, sono, in un certo senso, tenuto a farlo, visto che chi si espone, "chiede" l'approvazione o meno del pubblico.
    Così è stato per me e per la maggioranza del Palamalaguti, gremito, mi auguro, non solo di incompetenti.
    Sul giudizio "del popolo" sono d'accordo anch'io che spesso è fuorviato o senza basi strutturali; non per questo dev'essere messo a tacere, soprattutto in un pubblico forum.

    okey, quindi
    detto cio'...l'hai vista la gara? o almeno i concorrenti, prima della competizione?
    [c-|]
    da questo a chamare un'atleta che trallaltro ha appena vinto un mondiale IFBB (MAI VINO DA NESSUNO O QUASI) PUFFO ce ne passa, perci se la tuo opinione fose stata piu rispettosa nn ci sarebbe stata alcuna critica, sorvoliamo sulla competenza del pubblico del palamalaguti criticabile tanto qualto quellO del MANDALAI BAY, PERCIO CAMBIA I TERMINI e di quello che vuoi
    Ultima modifica di 4ca; 25-11-2003 alle 05:18 PM
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    ichiban
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  8. #8
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    Originally posted by 4ca
    ...... PERCIO CAMBIA I TERMINI e di quello che vuoi
    madonna miaaa......
    Intanto non era mia intenzione offendere nessuno, il puffo dato a Cataldi è lo stesso di "piccoletto" o roba simile dati a Priest, cose che si dicono così, daiii, quando uno è alto un metro e cinquanta........mi dispiace sia stato visto un intento volutamente offensivo dove non c'era; inoltre il nomignolo è dato in un ovvio contesto di confronto, non in senso assoluto.
    (ma Cataldi non era fuori dalle competizioni da alcuni anni? - parole sue)
    Comunque oh, se ti offendi in questo modo, mi asterrò da altri interventi......



  9. #9
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    (ma Cataldi non era fuori dalle competizioni da alcuni anni? - parole sue)
    Comunque oh, se ti offendi in questo modo, mi asterrò da altri interventi.
    ma se ha vinto i mondiali IFBB 2 settimane fa?
    come ti tieni aggiornato dei fatti....................

    poi nn puoi usare altri termini altrimenti devi assolutametne astenerti?
    nn ci sono altri termini per definire un atleta piuttosto basso, poi Cataldi nn e un metro e cinquanta, e piu alto di uno e sessanta percio nn esagerare, in piu puffo a Priest nn l'ho letto scritto da nessuna parte solo nei commenti poco sensati, cmq se nn sai usare altre terminologie puoi fare a meno di postare certo
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  10. #10
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  11. #11
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    Bologna, 22/23 Novembre 2003
    11° Grand Prix Open “Due Torri”
    Organizzatore: Franco Fabbri
    Golden Sponsor: Panatta Sport
    Montepremi: 45.000 Euro così suddivisi

    ASSOLUTO BODYBUILDING Montepremi 27.000 Euro
    1° Classificato 10.000 Euro
    2° Classificato 7.000 Euro
    3° Classificato 3.500 Euro
    4° Classificato 2.000 Euro
    5° Classificato 1.500 Euro
    6° Classificato 1.000 Euro
    7° Classificato 1.000 Euro
    8° Classificato 1.000 Euro

    ASSOLUTO BODY EVOLUTION Montepremi 10.000 Euro
    1° Classificato 5.000 Euro
    2° Classificato 3.000 Euro
    3° Classificato 2.000 Euro

    CATEGORIA FEMMINILE “PRESTIGE” Montepremi 8.000 Euro
    1° Classificato 4.000 Euro
    2° Classificato 2.500 Euro
    3° Classificato 1.500 Euro

    Sono previste quattro categorie di peso per il bodybuilding tradizionale:

    Categoria Leggeri..............sino a 75Kg
    Categoria Medi.................. sino a 85Kg
    Categoria Mediomassimi....sino a 95Kg
    Categoria Massimi..............oltre i 95Kg

    Per la categoria femminile “Prestige” è prevista un’unica categoria.
    Per la formula H/P Body Evolution sono previste invece tre categorie, suddivise in base alla statura degli atleti, con una tolleranza di peso variabile:

    Categoria Format................sino a 170cm......Tolleranza = +3Kg
    Categoria Style....................sino a 170cm......Tolleranza = +5,5Kg
    Categoria Class...................sino a 170cm......Tolleranza = +7Kg

    Anche quest’anno non è presente la competizione tra gli Over 40 e, vista l’età media degli atleti, una categoria di questo tipo sarebbe stata gradita da molti.
    La giuria chiamata all’arduo compito di valutare gli atleti è formata da Adriano Antonelli, Enrico Baldantoni, Tina Bellini, Cristian Caccaro, Nicola Camera (Pt), Leo Caminotto, Placido Miano, Marco Neri (Capo Giuria), Antonio Paoli, Costantino Polesel, Rossella Pruneti, Simonetta Rebecchi, Isabella Rosselli, Paolo Santinello, Mauro Sarni, Massimo Spattini, Pier Venturato.
    Parto da Roma il sabato mattina in automobile ed arrivo a Bologna prima di pranzo: l’aria gaudente ed uggiosa della capitale emiliana è sempre la stessa, una via di mezzo tra il sapore casereccio di paese e l’efficienza multirazziale della grande città...credo che nessuno possa restare indifferente al fascino pagano di Bologna.
    Ma torniamo a noi...
    Dopo il pomeriggio passato tra i portici e le vetrine bolognesi, riprendo la tangenziale per raggiungere Casalecchio di Reno, la località a pochi Km da Bologna in cui si svolgerà la competizione: mi fermo al Hotel Zola (interamente prenotato dall’organizzatore Franco Fabbri per atleti, accompagnatori ed addetti ai lavori), giusto il tempo di fare una doccia, lasciare i bagagli e subito raggiungo il “Palamalaguti” dove, dalle 17.30 alle 22.00, si svolgeranno le operazioni di peso.
    Nonostante la foschia, il clima non è freddo come ci si aspetterebbe a fine novembre, il Palamalaguti è una struttura davvero notevole, dotata di un parcheggio immenso, un vero e proprio Palazzetto dello Sport insomma.
    Le operazioni di peso sono da sempre un momento psicologicamente importante per gli atleti, si intrecciano le preoccupazioni di non rientrare nella categoria prevista, le discussioni sulla effettiva precisione del metro e della bilancia utilizzata, gli sguardi buttati qua e là buttati nel tentativo di individuare possibili avversari in forma e, cosa che sembra essere diventata sempre più importante, dal nome conosciuto...
    Il Presidente della Giuria Marco Neri ha deciso di adottare una linea intransigente, ossia “tolleranza zero”: anche soli 100g in più determinavano il salto di categoria. Questa circostanza, seppur uguale per tutti, ha determinato molte lamentele tra i partecipanti, soprattutto per la competizione di Body Evolution: in questo caso infatti, oltre alla pesatura inflessibile, si abbinava un’operazione di misurazione particolarmente minuziosa, effettuata però su una di quelle bilance dotate di base basculante per la pesatura e di un metro fisso, solidale al corpo dell’attrezzo, per la misurazione. Perdonatemi la descrizione tecnica dovuta probabilmente ad una sorta di deformazione professionale, però non bisogna essere necessariamente ingegneri per comprendere che, se il metro è immobile, fissato al corpo della bilancia, ed il piano della bilancia si abbassa sotto il peso dell’atleta, la misurazione dell’altezza risulterà sempre sbagliata per difetto e tale errore sarà proporzionale al peso dell’atleta stesso.
    Quindi se la scelta, più o meno condivisibile, deve essere quella della tolleranza zero, altrettanto rigore avrebbe dovuto essere usato nella scelta degli strumenti di misurazione, altrimenti che senso avrebbe? Sarà per la prossima volta....
    A parte questo particolare, comunque non trascurabile in vista delle altre competizioni di qualsiasi federazione, le operazioni di peso si sono svolte in maniera efficiente e scorrevole, ognuno aveva il proprio ruolo...addirittura Isabella Rosselli aveva il compito di controllare il costume di gara indossato dalle atlete della categoria “Prestige”, in modo che venissero rispettati gli standar di decenza previsti dal regolamento: permettetemi uno sgarro alla professionalità, questo credo sia stato l’unico momento in cui ho rimpianto di non far parte della giuria...
    Non starò ad annoiarvi raccontandovi della cena tutti insieme in un ristorante accanto all’albergo o dei giudizi riguardanti la trasmissione del Mr. Olympia...passiamo direttamente alla gara.
    Il Palamalaguti già prima dell’inizio del pregara, previsto per le 9.00, è preso d’assalto da appassionati del bodybuilding provenienti da ogni parte d’Italia per assistere a questa che, senza ombra di dubbio, è la competizione più importante dell’anno sia per la quantità e la qualità dei partecipanti, sia per il prestigio ed il montepremi. A corollario della manifestazione moltissimi stand allestiti dalle ditte più famose del nostro settore, da quello del golden sponsor Panatta Sport a quelli delle principali aziende dell’integrazione alimentare e dell’abbigliamento sportivo.
    Sono presenti tutti i maggiori nomi del bodybuilding italiano: oltre ai partecipanti, tra cui spicca Gianpiero Cataldi (fresco vincitore dei Campionati del Mondo IFBB nonchè ex vincitore assoluto dello stesso 2 Torri cinque anni fa), Federico Focherini, Dennis Giusto e Piero Nocerino, vi sono anche Costantino Galeazzo (campione del mondo WABBA, vincitore del Mr. Universo NABBA di categoria ed assoluto e del 2 Torri 2002), Ricky Ramazzina (campione del mondo WABBA, vincitore del Mr. Universo NABBA e due volte vincitore del Trofeo 2 Torri), Enzo Ferrari (vincitore a Bologna 3 anni fa), Stefano Biondi, Thomas Benagli, Viviana Violante, Mauro Sassi, Alessandro Grassi, Giuseppe Albi, Claudia Bianchi, Antonella Lizza, Mauro Sarni (in giuria), Costantino Polesel (in giuria), Pier Venturato (in giuria), Silvia Matta, Fedora Marzoli, Cristiana Casoni e l’ospite d’onore della serata, il mitico Serge Nubret che, nonostante i 65 anni ed una recente operazione all’anca, ha sfoggiato un invidiabile stato di forma in una esibizione dai toni e dalla coreografia suggestivi.
    Sicuramente avrò dimenticato qualcuno, ma vi garantisco che la lista dei nomi sarebbe talmente lunga da annoiare anche il più appassionato dei lettori; oltre agli atleti erano naturalmente presenti gli staff federali delle più importanti federazioni italiane, anche per il contemporaneo svolgimento, tra il pregara e la gara, del 2° incontro interfederale che ha come obiettivo principale quello di avvicinare le parti, stimolare il dialogo e la coesione tra le federazioni nell’intento comune della promozione del bodybuilding e della sua salvaguardia a livello culturale ed istituzionale.
    Parlerò in altra sede degli argomenti affrontati in questa riunione, delle difficoltà e delle nuove proposte emerse, ora torniamo alla gara...
    Puntualissimo, alle 9.00 in punto inizia il pregara. Nel mio commento non farò distinzione tra pregara e gara, vi riporterò la classifica finale, l’analisi tecnica e personale delle varie categorie.

  12. #12
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    H/P BODY EVOLUTION
    I primi a salire sul palco sono gli atleti della competizione Body Evolution nelle tre categorie previste Format, Style e Class, suddivise secondo i canoni che ho riportato all’inizio.
    Il pregara avrebbe lasciato prevedere la compilazione e la premiazione distinta delle 3 categorie con disputa, in un secondo momento, dell’assoluto per l’assegnazione del montepremi.
    Al contrario, seguendo un copione alquanto singolare, durante la gara non sono state date le classifiche finali delle tre categorie, bensì sono stati chiamati direttamente 3 atleti per categoria ed invitati ad effettuare routine e confronti per l’assoluto.
    Vorrei precisare che il numero totale degli atleti era tutt’altro che indifferente, per la precisione:

    Format (sino a 170cm +3Kg): 21 atleti
    Style (sino a 178cm +5,5Kg): 21 atleti
    Class ( oltre i 178cm +7Kg): 7 atleti

    Per un totale di ben 49 atleti!
    Ora, considerando l’importanza degli sponsor, considerando la disponibilità economica di una manifestazione di questo tipo, considerando il peso di immagine e promozionale che oggi ha (ed avrà sempre di più in futuro) l’immagine del bodybuilder H/P e considerando che, in definitiva, il ricordo più bello che rimane all’atleta è il trofeo, la coppa, la medaglia di premiazione: ritengo che si sarebbe potuto fare uno sforzo maggiore, destinando più fondi a favore dei trofei che mi sono sembrati miseri e carenti in numero rispetto al livello qualitativo e quantitativo della competizione.
    Resta il fatto che le categorie Body Evolution, di fatto, non sono state premiate e non è stata data una classifica ufficiale se non, per deduzione, quella dei primi tre classificati evincendola dal piazzamento nell’assoluto.
    Prima di passare al commento delle singole categorie Body Evolution, vale la pena ricordare che i criteri di giudizio che dovrebbero essere seguiti per le competizioni H/P sono leggermente diversi, per filosofia, rispetto a quelli adottati nelle competizioni di bodybuilding tradizionale: prevedono una maggiore attenzione alle caratteristiche di proporzione e simmetria (tra la parte superiore ed inferiore del corpo e tra i due lati del corpo), di struttura (rapporto tra ampiezza delle clavicole e giro vita, conformazione scheletrica ed articolare) e di preparazione alla gara (definizione, vascolarizzazione e separazione muscolare) rispetto alla valutazione della massa muscolare pura che, per la natura stessa della formula H/P, non potrà mai essere eccessiva.

    CATEGORIA FORMAT (sino a 170cm +3Kg)
    Categoria agguerritissima con ben 21 atleti partecipanti, praticamente tutti all’altezza della situazione: numerosissimi ed articolati i confronti tra gli atleti.
    Nonostante la presenza contemporanea di atleti aventi caratteristiche fisiche differenti, emergono senz’altro 5-6 atleti, anche se la lotta per le prime due posizioni sembra una questione personale tra il n.146 Carmelo Gullì ed il n.109 Ettore Sparma. Per il terzo posto utile per entrare nell’assoluto c’è battaglia tra il n.141 Giuliano Babini, il n.33 Gianluca Fiorenti, il n.150 Massimo Iannelli ed il n.5 di cui, purtroppo, non sono riuscito ad avere il nome.
    Gullì e Sparma presentavano entrambi preparazioni molto curate: Gullì era probabilmente il più tirato della categoria, con gambe e polpacci ottimi per massa, densità e vascolarizzazione, dotato di una linea armonica seppur non slanciata: l’unica pecca da curare era una certa tendenza a non contrarre l’addome durante le obbligatorie e le rilassate.
    Ettore Sparma presentava invece una struttura più ampia rispetto a Gullì, mostrando uno svuiluppo generale equilibrato anche se forse era un pelino meno tirato dell’avversario.
    Il terzo posto era, a mio avviso, appannaggio di Giuliano Babini, dotato di un fisico veramente elegante e curato nei particolari, con glutei e femorali in evidenza per forma e separazione il tutto condito da ottime capacità di posatore che ne esaltavano le indubbie qualità.
    Giuliano si è presentato stavolta più preparato per quanto concerne la definizione anche se la sua densità muscolare non era ancora al livello dei primi due classificati.
    Per il 4° e 5° posto personalmente prevedevo una certa incertezza tra Fiorenti e Iannelli, con serie possibilità anche per l’atleta n.5 che sembrava migliorare posa dopo posa.
    Massimo Iannelli, già vincitore lo scorso anno, è ormai un veterano di queste competizioni anche se stavolta, nonostante un ottimo sviluppo globale ed una notevole linea, non si presentava certo preparato al meglio, tanto da risultare il meno definito del gruppo.
    Al contrario Fiorenti ed il n.5 si presentavano tirati e con una discreta linea, pur senza raggiungere lo sviluppo di Iannelli.
    L’idea di far uscire tutti gli atleti dal palco dopo la presentazione serale e di chiamare i tre qualificati per l’assoluto solo dopo la presentazione di tutte e tre le categorie del Body Evolution non ha permesso al pubblico di focalizzare la scelta fatta dai giudici, ma chi ha assistito a tutto il pregara e al gran numero di confronti effettuato non potrà essere rimasto soddisfatto dal verdetto, soprattutto alla luce di quelli che dovrebbero essere gli standard valutativi delle competizioni H/P.
    Il risultato infatti, evinto dalla classifica dell’assoluto, è stato il seguente:

    1° Massimo Iannelli
    2° Carmelo Gullì
    3° Massimo Babini

    Con Ettore Sparma incredibilmente fuori dai tre e Iannelli altrettanto incredibilmente primo nonostante la preparazione non proprio ottimale che, in teoria, avrebbe dovuto notevolmente penalizzarlo.

    CATEGORIA STYLE (sino a 178cm +5,5Kg)
    Categoria affollata e combattutissima come la precedente (sempre 21 atleti).
    Vince senza troppi problemi Marco Piubello, dall’alto di un fisico curato nei minimi dettagli, femorali paurosi, preparazione ottima come al solito e padronanza di palco assicurata da quasi 20 anni di esperienza di gara.
    La lotta si concentra subito per le altre due posizioni valide per disputare l’assoluto.
    Una considerazione: a volte trovarsi accanto al vincitore incontrastato di una categoria può non essere uno svantaggio ma, al contrario, può trasformarsi in un notevole vantaggio soprattutto quando la categoria presenta un line up particolarmente folto.
    Bisogna avere un occhio particolarmente allenato a giudicare le competizioni per andare a pescare atleti che sono disposti a parecchie decine di metri di distanza l’uno dall’altro.
    In questo caso la classifica finale ha visto:

    1° Marco Piubello
    2° Andrea Bertona
    3° Alessandro Galli

    Questi tre atleti, per una questione di numero di gara, erano disposti uno accanto all’altro con la sola intromissione di Andrea Fossa che non era in forma per questa competizione.
    Solo così posso spiegarmi il motivo per cui sono stati scartati atleti come il n.76 (purtroppo senza nome), dotato di un tiraggio inarrivabile per tutti (Piubello compreso) con glutei striati all’inverosimile, oppure il n.2 Stefano Generotti (dalla parte opposta dello schieramento) dotato di un fisico molto armonico con gambe di qualità superiore.
    Il 2° classificato Andrea Bertona è comunque un atleta notevole, dotato di un’ottimo sviluppo e di una buona linea che non ha rubato nulla entrando in finale.
    Per quanto concerne Alessandro Galli: ottima linea e discreto tiraggio, ma notevolmente leggero rispetto a molti altri partecipanti.

    CATEGORIA CLASS (oltre 178cm +7Kg)
    Appena si è composto il line up della categoria sull’immenso palco del Palamalaguti un boato di ammirazione ed approvazione si è alzato da tutti i presenti sulle tribune, indipendentemente dal tifo di ciascun spettatore.
    Il n.152 Pietro Dediol ha sbalordito i presenti con una linea da fuoriclasse con spalle larghissime e vita inesistente, densità muscolare da marziano, definizione spellata con glutei disumani.
    Pietro è un atleta di colore naturalizzato italiano ed ha vinto non solo la categoria ma anche l’assoluto praticamente senza posare, le uniche piccole pecche possono essere ricercate, ad essere pignoli, nello sviluppo dei polpacci e nella cura dei femorali ma, nonostante proprio questi fossero i punti forti di Marco Piubello, l’ex campione dello scorso anno ha accettato molto sportivamente, da vero fuoriclasse quale è, la superiorità di Pietro Dediol proclamandolo egli stesso vincitore.
    Per la cronaca al secondo posto nella categoria Class si è piazzato Antonio Vergiani, dotato di un buon tiraggio e di un discreto sviluppo dei glutei ma, ad onor del vero, questa categoria è stata la peggiore per livello medio a parte, ovviamente, lo straordinario Pietro Dediol.
    L’altro atleta selezionato per l’assoluto, Raffaele Nosinese, forse pensando di non essere rientrato tra i primi non si è presentato alla gara serale.
    La classifica dell’assoluto è la seguente:

    1° Pietro DEDIOL
    2° Marco PIUBELLO
    3° Andrea BERTONA
    4° Massimo IANNELLI
    5° Carmelo GULLI’
    6° Alessandro GALLI
    7° Antonio VERGIANI
    8° Giuliano BABINI

  13. #13
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    CATEGORIA BODYBUILDING SINO A 75Kg
    Categoria molto affollata con ben 24 atleti tutti in ottima forma e pronti a darsi battaglia.
    Dopo cinque anni di assenza dalle competizioni si ripresenta in gara Angelo Giustiniani ma, nel pregara, il suo stato di forma non gli dava molte chance di successo, appariva anzi senza smalto muscolare ed un po’ appannato nonostante l’ottima condotta di gara.
    Dopo interminabili confronti sembrava a tutti chiaro che a giocarsi la vittoria sarebbero stati il n.105 Cosimo Romeo, dotato di una linea eccellente, valorizzata da dettagli muscolari di rilievo, da una preparazione minuziosa e da polpacci e femorali da infarto abbinati ad articolazioni sottilissime; il n.82 Nicola Barlotta, tiratissimo e dotato di una notevole struttura scheletrica; il n.52 Sandro Brocca, migliorato per qualità rispetto allo scorso anno, abbina volumi notevolissimi ad una grande densità muscolare, eccellente nelle pose di contrazione perde rispetto agli altri in quanto a struttura e linea; il n.89 Francesco Lani, dotato di buoni volumi generali supportati da una discreta preparazione; il n.169 Corrado Maggiore, ampio e discretamente voluminoso, anch’esso migliorato rispetto al 2002 ma che forse perde ancora qualche punto nella definizione rispetto ai primi.
    Buono anche per linea e definizione il n.43 Filippo Masucci.
    Durante la gara serale Angelo Giustiniani è apparso notevolmente migliorato, senza quel velo di ritenzione che ne aveva compromesso la prestazione nel pregara.
    I risultati finali sono stati i seguenti:

    1° Corrado MAGGIORE
    2° Angelo GIUSTINIANI
    3° Sandro BROCCA
    4° Francesco LANI
    5° Nicola BARLOTTA
    6° Cosimo ROMEO

    Giustiniani all’annuncio del suo secondo posto pareva visibilmente contrariato e, personalmente, sarei curioso di conoscerne il motivo poichè, se è vero come è vero che nel 99% dei casi la classifica si decide al pregara, Angelo Giustiniani sarebbe dovuto essere fuori dal podio, e non di poco...
    Se è stato scontento Giustiniani, non so cosa avrebbero dovuto fare Cosimo Romeo e Nicola Barlotta che, secondo non solo il mio parere ma anche di quello di illustri vicini di sedia, si sarebbero dovuti contendere la vittoria.
    Aspetto con ansia i cartellini (ed i nomi) dei giudici di questa categoria...

    CATEGORIA BODYBUILDING SINO A 85Kg
    Tanto per cambiare categoria da paura...è uno spettacolo vedere ben 28 atleti allineati (si fa per dire...) sullo stesso palco di gara.
    Stavolta voglio partire subito dalla classifica:
    6° Classificato: Fabio PASSERINI, conferma il 6° posto del 2002 in virtù di una linea invidiabile ed un’ottima qualità generale, soprattutto della schiena, abbinata ad una indubbia eleganza.
    5° Classificato: Giulio CHIARABELLESI, buon atleta dotato di un discreto sviluppo generale, pare sorpreso anche lui di ritrovarsi in finale.
    4° Classificato: Mado KHALED, ottimo bagaglio muscolare ma meno impressivo e tirato dello scorso anno; molto buono frontalmente, perde punti nelle pose di schiena in cui evidenzia una scarsa cura per i particolari (vedi Glutei) che, ai livelli raggiunti oggi, fanno la differenza.
    Molto contrariato all’annuncio del verdetto.
    3° Classificato: Simone MEATTINI. Vogliamo dire che si è trattato di una svista dei giudici? Scherzi a parte...non è che Simone avesse vinto la categoria la aveva solo stravinta, almeno a parere di chiunque abbia avuto modo di consultare in merito. Volume, densità, definizione da vendere non riesco proprio a capire quale difetto i giudici abbiano ritenuto così importante per relegarlo al terzo posto.
    Però ho un mio convincimento: se avessero detto ad alcuni giudici che Simone un paio di settimane prima era arrivato 3° al mondiale IFBB nella stessa categoria vinta da Cataldi, il loro giudizio sarebbe stato molto molto diverso... Voi non credete?
    2° Classificato: Diego MARTINEZ. Salito di categoria rispetto allo scorso anno, si presenta a Bologna mostrando i soliti ottimi volumi, la solita abilità nel posing ed una preparazione più curata rispetto a quella a cui purtroppo ci aveva abituato negli ultimi anni; più buona, è vero, ma ancora non sufficiente per impensierire i primi due classificati di questa categoria...ma vi ripeto, il nome e la reputazione, in una gara in cui giudicano quasi solo ex atleti può pesare più della preparazione.
    1° Classificato: Maurizio CARBONI, che bissa il successo di due anni fa presentandosi con un ottimo tiraggio (seppur inferiore rispetto a quello del suo precedente trionfo), un’ottima massa, con gambe ottime per qualità e quantità ma molta meno densità e drammaticità generale rispetto a Meattini.
    Fuori dai sei finalisti da segnalare le prestazioni di Pasquale Vetrella, atleta partenopeo dalla linea inavvicinabile e dall’ottima preparazione, forse ancora un po’ “leggero” per questa categoria e poco grintoso nella condotta di gara; di Gianni Montebello, vincitore due anni fa e finalista nel 2002, non al top della condizione e, in un line up così nutrito ed agguerrito, basta poco, davvero poco a restare fuori...

    CATEGORIA BODYBUILDING SINO A 95Kg
    16 atleti in questa combattuta categoria, in cui si sono trovati di fronte il vecchio ed il nuovo corso della cultura fisica italiana: da una parte Ennio Dotto (44 anni) e Dennis Giusto, dall’altra le nuove leve, nella fattispecie Marco Zammol e Roberto Ruvanzeri.
    Come si è concluso il confronto? Ma allora siete degli ingenui...
    A parte le battute, Dennis (1° classificato) era in buona forma, non eccezionale ma buona sì, penalizzato un po’ da un velo di ritenzione idrica (soprattutto nel pregara) e dalla tendenza, comune tra l’altro, a “spanciare” con l’addome; la massa è però quella di sempre, eccezionale dunque, migliorata la linea e la simmetria anche se non sono certo un punto di forza di Dennis.
    Ennio Dotto (2° classificato) è sempre lo stesso, nonostante gli anni che passano, forse un po’ meno tirato e meno drammatico dello scorso anno, ma sempre dotato di ottimi volumi e di proporzioni e linea non proprio ottimali.
    Veniamo ai nomi nuovi: Marco Zammol (3° classificato). Linea eccellente, preparazione accurata e separazione muscolare chirurgica; in evidenza gambe spaventose per forma e separazione e glutei striati, perde leggermente per una certa carenza di spessore e dettaglio nella bassa schiena.
    Roberto Ruvanzeri (4° classificato), migliorato rispetto alla vittoria del campionato mondiale WPF; cosce, femorali, polpacci e glutei fenomenali per forma, massa e definizione, clavicole larghe ed ottima linea.
    Roberto è un atleta mite, dall’aspetto gradevole, forse ancora un po’ da riempire sulla parte alta del petto e sulle braccia, deve soprattutto migliorare la grinta sul palco: pensate che durante il pregara sembrava stesse lì per caso e lo ho sorpreso addirittura a sbadigliare mentre gli altri atleti si davano battaglia per mettersi in evidenza...sono vantaggi che non si possono concedere a vecchi lupi del palco.
    Buon 5° posto per Antonio Rosanella e 6° per Enrico Verrusio, buoni atleti e ben preparati ma oggettivamente lontani dal livello dei primi.

  14. #14
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    CATEGORIA BODYBUILDING OLTRE I 95Kg
    Solo una decina di atleti ma di ottima levatura. Tutti si aspettano la battaglia tra Maurizio Ceselli e Federico Focherini ma in realtà la battaglia inizia e finisce allo stesso tempo.
    Un boato di stupore ha accolto l’entrata sul palco di Maurizio “Hulk” Ceselli, non so quanto pesasse, avevo sempre affermato in questo forum ed in altre sedi che Maurizio sarebbe stato imbattibile nella categoria sino a 95Kg, ma stavolta si è presentato non stratirato, ma comunque molto preparato a Bologna, sicuramente nella migliore condizione della sua vita.
    E non solo: era grosso, immenso, con le forme muscolari americane che tutti gli riconosciamo, sembrava uscito davvero da una serie di fumetti della Marvel come ricorda il suo soprannome.
    Dove potrebbe migliorare? Ancora c’è qualche margine nel tiraggio, c’è assolutamente da contenere la tendenza a non controllare l’addome: anche nelle più elementari pose obbligatorie (vedi doppi bicipiti frontali) Maurizio “spancia” rischiando di compromettere la linea altrimenti eccellente e, di tanto in tanto, si scorda di tirare le gambe...per fortuna che c’è Massimo Monaco che provvede a ricordarglielo urlandogli parole irripetibili...
    La sera prima della gara avevano trasmesso il Mr. Olympia in televisione...faccio questa domanda a chi ha visto la gara: credete che Ceselli avrebbe sfigurato?
    Povero Federico Focherini quindi...neanche quest’anno riesce a coronare il sogno di vincere il 2 Torri e, a dire il vero, se dovesse far fede la condizione palesata durante il pregara anche il secondo posto sarebbe stato un bel regalo di Natale per Federico. Appare più appannato e molto meno incisivo del solito, sempre la solita eccellente routine, ma la vena non è quella dei giorni migliori forse anche perchè, da persona intelligente quale è, ha capito anche lui che anche per quest’anno non ci sarà nulla da fare.
    Si riprende un po’ nella gara serale dando battaglia, ma più per contenere l’attacco di Paolo Tamarri (3° classificato) che per insidiare Ceselli.
    Tamarri ha messo in mostra linea e definizione da vendere, pur regalando svariati Kg agli avversari si è giocato una per una le sue valide carte salendo meritatamente sul podio.
    4° posto per Nico Ceschina, più tirato rispetto ai mondiali WPF ma parecchio meno voluminoso, mostra dettagli da vendere (bassa schiena soprattutto) ed una struttura di prim’ordine che, se ulteriormente riempita, potrà lanciarlo ai vertici della categoria.
    5° posto per Paolo Cimatti, dotato di una buona linea e di una preparazione più che decorosa ma che nulla può contro avversari di queste dimensioni.
    6° posto per Piero Nocerino che, a 41 anni, riesce ancora a centrare la finale in una competizione di questo livello: ottima la preparazione ed il carisma, i soliti pregi ed i soliti difetti strutturali e di dettaglio della schiena che gli hanno sempre precluso la strada dei traguardi più alti.

    CATEGORIA FEMMINILE “PRESTIGE”
    E finalmente la croce e delizia del bodubuilding, l’incubo inconfessato dei giudici di gara, la principale fonte di discussione di tecnici, preparatori, organizzatori e di qualunque persona orbiti attorno alla cultura fisica: la categoria “donne”, qui presente nella sua forma più mefistofelica e vaga, la categoria “Prestige”.
    No, non è il preludio dell’ennesimo film di Fantozzi purtroppo, ma è la realtà di un compromesso completamente fallito che, da due anni a questa parte, scontenta tutti e tutte mettendo nel ridicolo chiunque tenti di dare un senso logico ai criteri di giudizio da adottare e che, con perseveranza diabolica, ancora si continua a proporre nonostante tutti siano contrari (tranne Rodolfo Panatta, evidentemente...).
    Tutto ed il contrario di tutto, come mi piace definirla, come potranno poveri giudici (che già qualche discreta cantonata la hanno presa ogni qual volta si è trattato di giudicare una categoria dall’esito non manifestamente scontato) giudicare 27 agguerritissime amazzoni dalle caratteristiche fisiche più disparate?
    Si va dalla sensualità vellutata di Sandra Caputo, che tra l’altro mi è davvero simpatica e che ho trovato comunque notevolmente migliorata rispetto alle sue ultime apparizioni sul palco: ha avuto il merito di dare un suo taglio (rispettabile) all’interpretazione del regolamento e di risvegliare l’attività ormonale endogena dei presenti; alla preparazione Hard di almeno un paio di concorrenti, passando per tutte le possibili, immaginabili combinazioni.
    Quali numeri usciranno sulla ruota di Bologna?
    Sarebbe tranquillamente potuto essere questo il metro di giudizio e, credetemi, nessuno avrebbe mai sospettato di nulla visto che, allo stato attuale, tutti i giudizi possono ritenersi validi in assenza di standard di riferimento univoci ed universalmente riconosciuti.
    Tanto per rendere l’idea, durante lo svolgimento del pregara, io, Silvia Matta ed Alessandro Grassi stavamo commentando tra noi la categoria e, pur riconoscendo la nostra competenza in materia, ci siamo trovati contrapposti da tre modi differenti di interpretare i canoni da adottare...
    Veniamo alla gara, non tanto per la classifica di compromesso, quanto per dare una valutazione atletica delle partecipanti.
    1° Classificata, come lo scorso anno, Lora Barbazza: atleticamente molto molto bella, presenta un’ottima linea e notevoli volumi ben supportati ed armonizzati da una struttura scheletrica di prim’ordine, forse con gambe leggermente sotto tono rispetto ai suoi standard abituali...ma forse pretendiamo troppo.
    2° Classificata Carlotta Nori, dotata di un fisico estremamente equilibrato, di una struttura ampissima, un’ottima ma non estrema definizione, con glutei e spalle in grande evidenza nonostante le masse muscolari mediamente contenute.
    3° Classificata Silvia Scaglione: Barbie, come viene affettuosamente soprannominata, ha volutamente dato un taglio soft alla preparazione, ammorbidendo sapientemente i volumi muscolari e valorizzando una struttura che, seppur minuta, resta comunque di ottima fattura.
    Nonostante l’aurea di femme fatale ed una femminilità forse sin troppo ostentata che le ha procurato più di una nemica, nonostante gli articoli di propaganda sulle riviste del settore (Cultura Fisica), che ho sempre odiato e che, tra l’altro, hanno sempre avuto un effetto indisponente (vedi Luigi Colbax lo scorso anno), bisogna ammettere che la sostanza atletica c’era e sembrava proprio che Silvia ce la potesse fare a portare a casa la vittoria, ma la ruota di Bologna ha scelto altrimenti...
    4° Classificata Claudia Ferradini. Nonostante la simpatia di Claudia e quella del suo ragazzone Daniele, mi sono sorpreso di vederla così in alto in classifica: atleticamente molto meno brillante che in altre occasioni e gambe sotto tono (soprattutto nella parte frontale) credevo non le consentissero di entrare nelle sei finaliste. Ma è solo una mia opinione, ok Claudia?
    5° Classificata Daniela Trevisol soft, soft, soft...
    6° Classificata Maria Rosaria Pisano: sicuramente la più hard del gruppo delle finaliste, non tanto per le masse muscolari ma senza dubbio per la preparazione e la definizione messa in luce che, tra l’altro, la rendevano più spigolosa anche nei lineamenti del viso.
    Nonostante una routine improbabile, era sicuramente la più preparata di tutte le partecipanti: personalmente credo che non sperasse troppo di entrare nelle sei, considerando la gioia manifestata quando ha sentito chiamare il suo numero tra le finaliste; gioia prontamente trasformatasi in delusione all’annuncio del 6° posto in effetti...o la si escludeva del tutto o il podio non doveva proprio sfuggirle!
    Fuori dalle sei finaliste Rosalba Sanarica, seconda lo scorso anno, dotata di una struttura eccezionale ma stavolta fuori condizione, soprattutto nelle gambe; Pamela Garbin, sembrava un ottimo compromesso tra tiraggio, muscoli e femminilità in pieno spirito “prestige” infatti...fuori dalla finale; Alessandra Tanteri, campionessa italiana NABBA e compagna di Alessandro Grassi, stesso discorso della Garbin in un complesso leggermente più soft; ancora...una ragazza mora bellissima di cui non so il nome nè ricordo il numero di gara, però era la prima alla sinistra del line up guardando il palco ed aveva, purtroppo, vistosi tribali tatuati sulle braccia; aveva tutto: sensualità e femminilità da vendere, linea aggraziata, teneva bene il palco, muscoli tonici con parete addominale e glutei in evidenza, definizione non marcata ma presente, sarebbe stata il volantino pubblicitario ottimale delle “Prestige” (visto che questo è quello che il golden sponsor cerca)...ero riuscito a mettere d’accordo su di lei anche Silvia Matta ed Alessandro Grassi ma avevo detto loro: “scommettete che non la chiameranno in nessun confronto e la classificano ultima, alla faccia del regolamento e di tante parole sulle Prestige?”. Non so se è arrivata ultima, ma di sicuro non è stata chiamata in alcun confronto...a buon intenditor...

  15. #15
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    ASSOLUTO BODYBUILDING
    Per contendersi l’assoluto sono stati chiamati, come ogni anno, i primi due classificati di ogni categoria di peso a cui si è aggiunto, in qualità di ex vincitore assoluto del 2 Torri, Gianpiero Cataldi, fresco vincitore del Campionato del Mondo IFBB.
    Premetto che in questo caso non posso dare un giudizio obiettivo poichè non mi trovavo in una prospettiva visiva ottimale: Cataldi è sempre lo stesso solo più piccolo e, stranamente, sembrava fosse meno ripped di qualche anno fa, nonostante l’impresa del mondiale in India.
    Personalmente vedevo Ceselli per linea, simmetria, masse; Cataldi si avvantaggiava per la definizione e per una condotta di gara più attenta e professionale.
    Qualche fischietto qua e là lo hanno sentito tutti, ma nulla di grave non credo sia stato l’errore più grande di questa serata, ammesso che di errore si sia trattato...
    Che Cataldi dovesse vincere era già scritto, doveva essere l’imprimatum definitivo alla coronazione del professionista di grido da lanciare negli States da Betto Mondello e dalla nuova dirigenza IFBB...speriamo possa raccogliere il massimo dei successi e contribuire a rilanciare l’immagine del nostro sport.
    Insieme a lui sono pronti anche Costantino Galeazzo (che promette fuochi d’artificio per il prossimo anno), Ricky Ramazzina, se troverà gli stimoli e le condizioni congiunturali giuste per pensare di prepararsi a dovere e Maurizio Ceselli stesso, perchè con la linea, le forme muscolari e le masse che ha messo in evidenza a Bologna, le carte per sfondare le ha proprio tutte.

    1) Gianpiero CATALDI
    2) Maurizio CESELLI.........(+95Kg)
    3) Federico FOCHERINI....(+95Kg)
    4) Dennis GIUSTO............(95Kg)
    5) Maurizio CARBONI........(85Kg)
    6) Diego MARTINEZ...........(85Kg)
    7) Ennio DOTTO................(95Kg)
    8) Corrado MAGGIORE......(75Kg)
    9) Angelo GIUSTINIANI.....(75Kg)

    Ore 22.15 la gara è finita...
    Ci sarebbe ancora molto da dire, come elogiare la trovata di far scendere gli atleti tra il pubblico durante gli assoluti e quella, ancora migliore, di intervistare a caldo gli atleti per dare un tocco umano al nostro sport che, a questi livelli, di umano parrebbe avere ben poco.
    E’ vero che si allungano un po’ i tempi ma è altrettanto vero che si spezza la terrificante monotonia della gara in maniera intelligente e creativa.
    Nota agrodolce per concludere: ho visto diverse buone routine, molto più che in passato, castrate dalla decisione presa su due mani di accorciare l’esecuzione da 90 a 60 secondi, vanificando gli sforzi coreografici degli atleti e togliendo quel minimo di spettacolarità che già ci manca normalmente.
    Nota su cui riflettere: c’erano almeno due notissimi atleti che presentavano protesi abbastanza vistose ed antiestetiche nei tricipiti ed uno anche sulla parte alta dei pettorali (con tanto di cicatrici).
    I giudici, da ex atleti smaliziati, non hanno potuto non vedere anche perchè si trattava di atleti di grido che hanno avuto un trattamento non dico di favore, ma quanto meno riguardoso, nei punteggi.
    Si è preferito far finta di non vedere, si è preferito evitare di classificare questi atleti all’ultimo posto ed anzi...
    Ora io mi chiedo, a cosa serve sforzarsi per dare una dignità, un riconoscimento, un’unità federale al questo nostro presunto sport se poi, all’atto pratico, quando si tratta di avere le palle per prendere una posizione coerente e decisa, si abbassa lo sguardo facendo finta di niente.
    Ditemi ex atleti, che fossero allora veri quei pazzi che parlavano di ipotrofia gonadica come effetto collaterale del testosterone?
    Quale segnale vogliamo dare per il futuro? Non di certo di non applicarsi protesi qua e là, che nessuno ora si azzardi a dirlo, visto che poi si premia chi ne ricorre all’uso invece di penalizzare.
    Vorrà dire che il segnale per il prossimo anno sarà: “applicatevi le protesi dappertutto” tanto nessuno vi dirà nulla anzi, nella migliore delle ipotesi, vi acclameranno come vincitori.
    Grazie ex atleti ci avete fatto capire perchè la cultura fisica è ridotta così male...
    Notate bene non voglio criminalizzare gli atleti, tutti possono sbagliare, ma concedetemi la facoltà di non condividere la scelta di premiare chi sbaglia da parte di coloro che dovrebbero invece dare le linee guida, incentivando dunque a sbagliare ancora e di più.
    Nota umana: l’esibizione di Stefano Rametta, ex campione italiano ed europeo, costretto su una sedia a rotelle da un grave incidente in moto. Mostrando una volontà ed un carattere davvero invidiabili, Stefano si è esibito mostrando di possedere ancora un fisico notevole nonostante la menomazione: tra l’altro abbiamo assistito all’intero pregara uno accanto all’altro e ci siamo trovati concordi in quasi tutti i pronostici...e Dio sa quanto servono nuovi giudici capaci ed imparziali.
    Ho visto Stefano prendere appunti su un quaderno sugli atleti in gara, fare un a sua attenta classifica, motivarla con lucidità e grande spirito di osservazione...chissà se in futuro non ci troveremo accanto sullo stesso tavolo della giuria?
    Spero tanto di si e mi darò da fare affinchè questo si realizzi...
    Non sarà niente o sarà poca cosa, ma è comunque qualcosa che aiuterà Stefano a guardare al futuro con maggiore serenità.
    Alla prossima...
    Luca.

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