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Discussione: sviluppo forza massimale/resistente

  1. #1
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    Predefinito sviluppo forza massimale/resistente

    Se ho capito bene quanto scritto in questo articolo: Quante serie e ripetizioni ? L'arte delle serie e delle ripetizioni per sviluppare la forza bisogna fare un numero di serie e ripetizioni con pesi molto consistenti (relativamente al soggetto in questione ovviamente), ma senza arrivare al punto in cui non si riesce a procedere con l'esercizio per la fatica, poiché ciò significherebbe che il muscolo ha accumulato troppo acido lattico non potendo più reclutare fibre II
    Quando l'esercizio non è più allenante perché il corpo si è adattato bisogna aumentare carico/velocità delle ripetizioni.
    TUT sempre tra 15 e 30 secondi.

    È un'estrema sintesi corretta?

    Altra domanda: essendo la forza resistente e quella massimale (o submassimale) sviluppate con modi d'allenamento differenti, è comunque possibile sviluppare entrambe dico bene? Cioè aumentare la forza resistente non significa "remare contro" un aumento di forza massimale o viceversa giusto? Semplicemente in un modo alleno fibre I nel'altro IIa e IIb

  2. #2
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    Citazione Originariamente Scritto da verde Visualizza Messaggio

    Altra domanda: essendo la forza resistente e quella massimale (o submassimale) sviluppate con modi d'allenamento differenti, è comunque possibile sviluppare entrambe dico bene? Cioè aumentare la forza resistente non significa "remare contro" un aumento di forza massimale o viceversa giusto? Semplicemente in un modo alleno fibre I nel'altro IIa e IIb



    no, non è possibile.
    Se vuoi raggiungere la performance nella forza massimale non puoi ricorrere ad allenamenti che rientrino troppo nel meccanismo lattacido pena il decremento dei massimali stessi ed il rallentamento della risposta neuromotoria.
    Considera pure che il passaggio da una specialità di potenza ad una di resistenza è più semplice - fermo restando il possibile limite genetico, a livello di fibre, in tale direzione da parte di chi lo effettua - però è pressoche irreversibile.
    Se un velocista passa alla velocità prolungata di solito non torna competitivo nella specialità originaria, così come il passaggio dal PL al bb è più concretamente realizzabile rispetto al contrario.
    Se invece vuoi ottenere un buon compromesso ed essere discretamente efficace in entrambe le qualità della forza - ci sono molte discipline sportive, soprattutto tra quelle di multi specialità, che richiedono la coesistenza di qualità di questo genere - puoi raggiungere questo risultato ma sarai appunto buono in tutto ma non ottimo in qualcosa e sempre che la tua predisposizione genetica lo contempli.
    ...i pesi pesano, non c'è niente che pesi quanto un peso...

  3. #3
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    il passaggio da una specialità di potenza a una di resistenza è irreversibile? Nel senso che dopo essersi allenati per la resistenza non si riesce più a far crescere in maniera consistente fibre di tipo II?
    Questo in che misura si intende? Io ho fatto alcuni anni di corsa campestre, quindi prettamente resistenza, questo mi renderà molto più arduo uno sviluppo nel senso della forza in questo momento? O si intende solo per gente professionista e quindi molto più sviluppata nella resistenza di quanto lo fossi io?
    Inoltre la corsa campestre non utilizza molto le braccia, quindi tale irreversibilità sarebbe solo relativa ai muscoli delle gambe o riguarderebbe anche la parte superiore del corpo?

    A questo punto mi sorge un altra domanda: È possibile allenare gambe alla resistenza e contemporaneamente braccia alla forza?

    Per quanto riguarda il riassunto che ho fatto dell'articolo è corretto? o ho interpretato male l'articolo/ci sono punti che ho capito male?
    Citazione Originariamente Scritto da verde Visualizza Messaggio
    Se ho capito bene quanto scritto in questo articolo: Quante serie e ripetizioni ? L'arte delle serie e delle ripetizioni per sviluppare la forza bisogna fare un numero di serie e ripetizioni con pesi molto consistenti (relativamente al soggetto in questione ovviamente), ma senza arrivare al punto in cui non si riesce a procedere con l'esercizio per la fatica, poiché ciò significherebbe che il muscolo ha accumulato troppo acido lattico non potendo più reclutare fibre II
    Quando l'esercizio non è più allenante perché il corpo si è adattato bisogna aumentare carico/velocità delle ripetizioni.
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  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da verde Visualizza Messaggio
    il passaggio da una specialità di potenza a una di resistenza è irreversibile? Nel senso che dopo essersi allenati per la resistenza non si riesce più a far crescere in maniera consistente fibre di tipo II?
    Questo in che misura si intende? Io ho fatto alcuni anni di corsa campestre, quindi prettamente resistenza, questo mi renderà molto più arduo uno sviluppo nel senso della forza in questo momento? O si intende solo per gente professionista e quindi molto più sviluppata nella resistenza di quanto lo fossi io?
    Inoltre la corsa campestre non utilizza molto le braccia, quindi tale irreversibilità sarebbe solo relativa ai muscoli delle gambe o riguarderebbe anche la parte superiore del corpo?

    A questo punto mi sorge un altra domanda: È possibile allenare gambe alla resistenza e contemporaneamente braccia alla forza?

    Per quanto riguarda il riassunto che ho fatto dell'articolo è corretto? o ho interpretato male l'articolo/ci sono punti che ho capito male?

    se hai letto con attenzione quanto ti ho scritto ti sarai accorto che ho fatto dei paragoni tra specialità compatibili, quali velocista/velocista prolungato/mezzofondista ecc , pl/bb , per cui la corsa campestre con le braccia poco centra, prova ne sia che io - mezzofondista da giovane - sono comunque un discreto bench presser; il problema però lo avverti sulla muscolatura interessata dalle specialità di resistenza, vale a dire che se mi fossi dedicato allo squat non sarei stato in grado - in virtù o meglio a causa dei miei trascorsi - di ottenere gli stessi risultati di tipo alattacido raggiunti nella bench press.
    Allo stesso modo, se sei pratico di atletica leggera, avrai saputo di velocisti transitati ai 400mt, di ottocentisti che sono passati ai 5000 e di mezzofondisti della pista che, in seguito, hanno corso la maratona; hai mai conosciuto - ad alti livelli s'intende - esempi opposti?
    ...i pesi pesano, non c'è niente che pesi quanto un peso...

  5. #5
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    ok e per quanto riguarda la mia domanda originale?
    Citazione Originariamente Scritto da verde Visualizza Messaggio
    Se ho capito bene quanto scritto in questo articolo: Quante serie e ripetizioni ? L'arte delle serie e delle ripetizioni per sviluppare la forza bisogna fare un numero di serie e ripetizioni con pesi molto consistenti (relativamente al soggetto in questione ovviamente), ma senza arrivare al punto in cui non si riesce a procedere con l'esercizio per la fatica, poiché ciò significherebbe che il muscolo ha accumulato troppo acido lattico non potendo più reclutare fibre II
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    È un'estrema sintesi corretta?

  6. #6
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    riguardo alla prima domanda la tua sintesi è corretta. Nel lavoro rivolto alla forza non si dovrebbe mai arrivare al cedimento muscolare, perlomeno negli esercizi fondamentali ai quali ci si dedica per l'incremento, l'efficienza ed il mantenimento della forza stessa.
    Diverso è il discorso del cedimento tecnico, che non ha nulla a che vedere con quello muscolare tipico del bb e che viene attuato in alcune programmazioni specifiche, consistente nel reiterare l'esercizio, le serie o le ripetizioni fintanto che il gesto motorio non risulta - secondo i casi - meno fluido o meno veloce o meno apprezzabile proprio da un punto di vista tecnico.
    ...i pesi pesano, non c'è niente che pesi quanto un peso...

  7. #7
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    ok, ora la domanda è, se sono all'ultima serie, posso comunque spingere fino al cedimento muscolare? Tanto non dovrò farne altre perciò anche se non recluto più fibre II il loro lavoro hanno finito di farlo, o ciò intaccherebbe poi la fase di crescita muscolare successiva?

    Se invece arrivo al cedimento muscolare per ogni serie che faccio sto allenando fibre I?

    È normale che facendo esercizi nella modalità per la forza (niente cedimento muscolare) io abbia la percezione di essermi allenato scarsamente, rispetto a quando magari li faccio per la resistenza (arrivare dopo ogni serie al cedimento muscolare)? Nel secondo caso a fine allenamento sento tutta la massa muscolare allenata pulsare e leggermente indolenzita anche per un'ora dopo l'allenamento, nel primo caso invece, già dopo 5 minuti mi sento "nuovo" come prima di essermi allenato... È giusto che sia così?

  8. #8
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    Se lavori in ottica di forza, ovvero con l'obiettivo della forza massimale, il cedimento va evitato anche perché il conseguente affaticamento del SNC che ne consegue ostacola quell'adattamento necessario alla progressione della forza. Tutti i protocolli per la forza si basano su percentuali dell'RM che lasciano del margine (buffer) al fine di consentire la progressione all'interno del ciclo.
    Per quanto riguarda la sensazione di pompaggio, lavorando con buffer e tipicamente con basse rep , in effetti nell'allenamento della forza è meno presente. Dipende se ti dà più soddisfazione sentirti bello gonfio o riuscire ad aggiungere qualche kg al tuo massimale al termine di un ciclo. Dove c'è gusto non c'è perdenza :-)
    Ultima modifica di Saladino; 06-12-2014 alle 09:08 AM
    Sal

    Onore al braccio che muove il telaio
    Onore alla forza che muove l'acciaio

  9. #9
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    Citazione Originariamente Scritto da Saladino Visualizza Messaggio
    Per quanto riguarda la sensazione di pompaggio, lavorando con buffer e tipicamente con basse rep , in effetti nell'allenamento della forza è meno presente. Dipende se ti dà più soddisfazione sentirti bello gonfio o riuscire ad aggiungere qualche kg al tuo massimale al termine di un ciclo. Dove c'è gusto non c'è perdenza :-)
    un attimo, da quello che ho capito finora è proprio l'allenamento della forza che ha come conseguenza l'ipertrofia, nell'articolo infatti era scritto che le fibre II sono molto più ipetrofizzabili delle fibre I... quindi dedurrei che sia l'allenamento di forza a determinare massa in più.
    Invece ora mi stai dicendo che in un modo mi sento "bello gonfio" (ossia aumenta la massa no?) col cedimento muscolare e quindi allenando fibre I, nell'altro modo aggiungo kg al massimale (ossia aumenta la forza) senza cedimento muscolare.
    Il che è in contraddizione con quanto era scritto (o per lo meno con quanto credevo di aver capito). Quindi l'aumento di massa consegue al cedimento muscolare o viceversa al non raggiungimento di cedimento muscolare?

  10. #10
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    Il cedimento è una tecnica non centra nulla con l'aumento della massa.

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