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Discussione: Perchè bisogna cambiare ogni tot la scheda?

  1. #1
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    Predefinito Perchè bisogna cambiare ogni tot la scheda?

    mi sono recentemente interessato al mondo del bodybuilding, e da due mesi vado in palestra regolarmente.
    Faccio una scheda suddividendola in 5 giorni a settimana:
    lunedi: spalle
    martedì: petto
    mercoledì: schiena
    giovedì: addome
    venerdì: bicipiti e tricipiti

    Dopo aver costruito una scheda di allenamento, la sto facendo appunto da due mesi.
    Un mio amico mi ha detto però che ogni tot andrebbe cambiata.
    La mia domanda è: perchè cambiarla? Qual è il motivo che porterebbe allo stallo?
    E inoltre: in cosa va cambiata? Quale aspetto della scheda devo variare?
    Grazie mille.

  2. #2
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    Ciao, ma le gambe non le fai?

  3. #3
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    supponiamo che tu venga assunto in una fabbrica come operaio ed assegnato a un compito pesante ma sostanzialmente ripetitivo (non so, riempire un serbatoio con sacchi da 20kg, è solo un esempio).

    le prime due settimane vorresti mollare dai dolori, poi il tuo corpo si adatta e tu riesci a svolgere il tuo compito con sempre maggiore tranquillità. torni a casa stanco, passi la domenica sul divano, ma in buona sostanza stai bene e ti sei notevolmente rafforzato.

    supponiamo che mese dopo mese i sacchi aumentino progressivamente il loro peso. la trafila è la stessa, mettiamo 200 sacchi al giorno, ma il peso aumenta. da 20 a 25, poi 30, poi 35 e così via. il tuo corpo continua ad adattarsi, tu reggi e diventi sempre più forte. a casa mangi di più e diventi più grosso.

    poi un bel giorno, neanche tanto lontano,, i sacchi arrivano a 40kg, e tu non ce la fai più. il corpo non si adatta più. è arrivato al suo limite. vai dai capi, insisti, scioperi per limitare il peso dei sacchi a 35. loro te lo concedono. tu riprendi i sacchi da 35 ma sei sempre più stanco, non è più come prima. ti esaurisci. resti a casa in malattia, dimagrisci, ti consumi. a casa sei sempre più nervoso, il pensiero di andare a lavorare ti fa impazzire.

    questa è la metafora del mantenere sempre la stessa scheda.

    ipotizziamo ora che, dopo tre mesi, il tuo caporeparto ti cambi l'organizzazione del lavoro. non sono più 200 sacchi al giorno, ma 100 e con meno strada da fare. con 100 sacchi, riesci anche ad arrivare a 50kg di peso ognuno. tre mesi così, arrivi a un limite di 55, e prima che il tuo corpo dica basta, il caporeparto cambia ancora. 300 sacchi ma da 18kg. ogni volta le prime due settimane sei a pezzi, ma poi ti adatti. quando ti adatti, il tuo caporeparto cambia di nuovo, e così via, a cicli sempre diversi.

    in pochi anni diventi fortissimo, grossissimo, sei sempre fresco, e arrivi a portare 200 sacchi al giorno per 50kg, cosa che all'inizio sembrava impossibile.

    il concetto è tutto qui.

  4. #4
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    Cavolo perdij, dovresti fare lo scrittore, o quantomeno il poeta.

  5. #5
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    pe non fa adatta il tuo corpo e sottoporlo sempre a nuovi stimoli, aumentando l'intensità, i carichi o inserendo periodi di forsa di massa o di definizione cotta è magnata

  6. #6
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    chiarissimo.

    Si può dire che bisogna alternare una scheda di forza e una di resistenza?
    Quindi una scheda da puntare su poche ripetizioni e alti carichi (forza) e la successiva da calare la forza ma aumentare la resistenza? Per poi ricominciare con la scheda successiva con magari le stesse ripetizioni che fai in forza ma con un carico maggiore?
    Ho fatto questa ipotesi.

  7. #7
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    mi permetto di linkarti un pocket-article del sito AIF, su questo argomento
    http://www.accademiaitalianaforza.it...dello-stimolo/

  8. #8
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    ho letto l'articolo e rimango dell'idea che ho dato una giusta risposta

  9. #9
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    concordo. Non dice niente di nuovo. Seguire la scheda fino ad adattamento.
    Quando ci si adatta però bisogna cambiarla!!!
    E quello che vorrei sapere di preciso è: in che aspetti va cambiata? Passando ad esempio da resistenza a forza (e viceversa), o in altri aspetti?

  10. #10
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    allena le gambe
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  11. #11
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    Citazione Originariamente Scritto da Perdij Visualizza Messaggio
    supponiamo che tu .......
    il concetto è tutto qui.
    propongo perdij ambasciatore dell'unicef !!!

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  12. #12
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    Citazione Originariamente Scritto da eraser Visualizza Messaggio
    propongo perdij ambasciatore dell'unicef !!!
    lol!



    l'articolo di somoja è molto interessante, e si inserisce perfettamente in quello che è un nuovo approccio (ma neanche tanto nuovo, ormai) al mondo dei pesi, portato avanti da AIF e dai suoi componenti (ma non solo).
    questo approccio mette in cima alla lista aspetti come il gesto tecnico, gli schemi motori, il ruolo del sistema nervoso centrale, l'ipertrofia funzionale etc.
    è un universo a primo acchito più complesso di quello che si incontra di solito iscrivendosi in palestra, ed è una filosofia differente. se il dibattito su quanti muscoli possono venire a seguire un metodo piuttosto che un altro durerà ancora per molto tempo, c'è di certo che nel mondo della forza questo nuovo modo di pensare i pesi sta dando indubbiamente i suoi frutti. tanto per fare un esempio, nel powerlifting italiano la squadra attualmente più titolata segue questi metodi, sotto la guida di Ado Gruzza.

    mi permetto di ridurre il pensiero di somoja ad alcuni esempi più immediatamente divulgativi (terra terra):

    - è inutile smettere di fare la panca piana e inserire quella con manubri se ancora non hai imparato a fare bene la panca piana.

    - è inutile cambiare la programmazione della panca piana da 3x10 a 5x5 a piramidali e così via se ancora non hai imparato bene a fare la panca piana.

    - non bisogna dire "a me la panca piana non fa crescere i pettorali" se ancora non hai imparato a fare bene la panca piana.

    - datti il tempo necessario a imparare la panca piana, altrimenti non potrai avere progressi significativi in questo esercizio.

    - se stai stallando nella panca piana, forse non è colpa della programmazione ma dell'esecuzione. perfezionandola, supererai lo stallo

    come si vede, in questo modello (ma non è un modello, sono molto impreciso a dire così), il punto non viene messo sul peso, sul volume, sull'intensità etc., o comunque non come prima cosa. all'apice si trova la qualità tecnica dell'alzata, tutto il resto viene di conseguenza.

  13. #13
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    perdij hai detto una cosa molto interessante.
    Ovvero, lo stallo non deriva spesso dalla "monotonia" della scheda ma dalla qualità della tecnica usata nel fare l'esercizio.

  14. #14
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    grazie ma non l'ho detto io, l'ha detto somoja (ma io già lo sapevo perché me l'aveva già detto prima )

  15. #15
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    ok
    mi permetto di rispondere a quei due che mi hanno detto di allenare le gambe.
    Non so che dirvi, le ho grosse di natura, preferisco non allenarle, almeno fino a quando non sarò più grosso anche nella parte superiore del corpo.
    Quello che voglio evitare è di diventare enorme sotto e minuscolo sopra, sarebbe ridicolo

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