Originariamente Scritto da
Tonymusante
ma è ovvio che il peso è a calare, poichè la percentuale di carico sollevata deve sempre essere proporzionale al numero di reps eseguite, magari con un certo buffer; in caso contrario, o ti troveresti a gestire un peso impossibile per fare 10/12 reps - come appunto nell'esempio azzeccato di dtubo - oppure saresti partito con un peso inefficace (e quindi non allenante) nelle serie iniziali con il numero di ripetizioni più basso.
Il piramidale inverso - che vi si concordi, lo si adotti oppure no - parte dalla logica opposta a quella del piramidale classico: ovvero postula che ha poco senso arrivare ad eseguire una singola o doppia ad alta intensità, dopo aver effetuato tutta una serie di ripetizioni ad alta componente lattacida (es. 5-4-3-2-1 opp. 12-10-8-6-4-2).
Pertanto capovolge il discorso e prevede un breve e progressivo warm up fino alla serie di maggior intensità che da inizio al lavoro e dunque da eseguire in condizioni di integrità e freschezza, per poi procedere al decremento dei carichi ed a serie con maggior numero di reps le quali, proprio perchè rivolte ad un allenamento ipertrofico lattacido o addiriittura di resistenza, possono essere svolte anche in condizioni di affaticamento via via progressivo e, a seconda dei casi, vicino al cedimento.
In tal modo tutte le serie risulterebbero allenanti - almeno nelle intenzioni di coloro che pianificano tale sistema - ciascuna specificamente rivolta a componenti e parametri diversi.
Ne esistono molteplici varianti, come del resto per il più noto piramidale ascensionale, a seconda della tipologia di atleta o utente chiamato ad eseguirlo.
Ho scritto qualcosa in proposito, nel capitolo dedicato appunto ai sistemi piramidali, nel 3d intitolato " Metodi e sistemi applicativi nell'allenamento delle specialità di forza", in evidenza nella sez. PL di questo forum e che ovviamente può essere adattato e rivisitato, rimodulandolo di conseguenza, qualora l'obiettivo non sia esplicitamente un programma dedito alla forza.
Un saluto
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