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Discussione: 15^ Coppa Italia FIPL di powerlifting

  1. #1
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    Predefinito 15^ Coppa Italia FIPL di powerlifting






    potete seguire l'evolversi della manifestazione sullo streaming, dal sito federale (www.powerliftingitalia-fipl.it) a partire dalle ore 15.00 di mercoledì 14 fino a domenica 18 c.m.
    ...i pesi pesano, non c'è niente che pesi quanto un peso...

  2. #2
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    io sono al palazzetto sia oggi, sia domenica, non gareggio, ma do una mano e saluto un po' di amici, chiunque volesse farsi una birra venga a cercarmi
    Nessun uomo ha il diritto di essere un dilettante in materia di preparazione fisica. E' una vergogna per un uomo invecchiare senza vedere la bellezza e la forza di cui il suo corpo è capace.

  3. #3
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    Son finiti i tempi cupi con le donne e con i lupi








    Non è facile affrontare da coach una manifestazione che frequenti ormai da anni, venendo da una stagione appagante per i risultati degli atleti della squadra e sapendo che ora tutti attendono delle conferme e non puoi più contare sul fattore sorpresa.
    Quella del 2015 è stata l'edizione di Coppa Italia che ha probabilmente vantato il maggior numero di adesioni e l'arco temporale di durata della manifestazione più lungo (5 gg.); è anche però l'edizione in cui si registra il picco nella partecipazione femminile in gara equipped (47 donne), con praticamente tutte le migliori al nastro di partenza per dei raggruppamenti che si annunciavano a dir poco competitivi con alta probabilità di esiti all'ultima alzata e per una manciata di coefficienti wilks.


    Una serie di coincidenze registratesi nell'ultimo anno ha condotto il mio team ad un'autentica moria di contendenti uomini, solo 2 per la precisione gli atleti di sesso maschile che ho iscritto ( un uomo e un lupo, per la precisione ma questa è un’altra storia), in un novero comunque ridotto rispetto agli anni scorsi di Tony's da schierare ( 7 in tutto).
    Come noto, in Coppa Italia i punteggi di squadra vengono attribuiti sui migliori 6 atleti di ogni team, purché almeno due di sesso differente dai compagni: dunque, 4 maschili + 2 femminili oppure il contrario o 3 + 3.
    Nella fattispecie, rientro nella seconda categoria e devo quindi ringraziare i due virili superstiti e puntare deciso sulla performance delle "mie" 5 indomite donne, tra le quali estrapolare 4 risultati.
    Per uscire insomma dalle cupe risacche della graduatoria e da un sonnolento anonimato, devo puntare su donne, uomini e lupi!



    Le T-girls sono distribuite in due gruppi: le donne master 1, dove ne ho iscritte ben tre e le seniores -52kg., dove ne annovero altre due.
    Sara, Roberta e Valentina, tutte reduci da una stagione densa di soddisfazioni, sono attese ad una conferma e date tra le favorite nelle rispettive categorie; Teresa e Francesca devono lottare per regalare a loro stesse i propri personali ed al team punti preziosi.
    I traguardi sono molteplici, pur se non eguali per tutte loro: record o primati personali, piazzamenti, podi o vittorie nei migliori auspici ma anche punteggi wilks per la tipologia di gara che li richiede e per il ranking assoluto e di classe d'età, infine convocazioni nazionali per talune.
    Dipende da loro in massima parte, dalle validissime avversarie che le affrontano con analoghe motivazioni e da quel pizzico di imponderabile che da gusto ad un contest e ne rende ancor più incerto l'esito, figlio a sua volta dell'evoluzione della preparazione svolta nel corso della stagione ma anche di quell'insieme di eventi occasionali, imprevedibili o persino fortuiti tipici della pedana, dell'emozione della prova e dell'immediatezza di qualche intuizione.


    Donna Sara è la veterana di mille battaglie. La sua categoria non comporta problematiche di classifica ma, forse proprio per questo, la obbliga ad una reiterata lotta contro se stessa.
    La spasmodica ricerca dei record e del superamento dei propri personali è tipico di chi insegue una meta impersonale, senza possibilità di giocare di rimessa sulla fatalità e sugli errori di chi affronti.
    La sua prima lotta è contro lo squat, alzata per lei altamente ostica che la penalizza nel computo del totale; risolto quello, la corsa sui record le impone tuttavia di migliorare picchi di risultato già altissimi.
    Così fallisce inspiegabilmente l'entrata di panca per rifarsi al secondo tentativo e costringendoci a puntare al record in terza con un balzo di ben 10 kg.
    L'alzata finale di 101 kg. è il nuovo record di panca nella -84kg. master I, II e III e per pochi giorni addirittura senior, fino a quando cioè la Barbieri non lo porterà a 102.5kg.
    Nello stacco l'obiettivo è noto: stabilire un nuovo primato italiano nei -84kg., eguagliando l'alzata che gli valse, lo scorso luglio, il nuovo record del mondo master III di deadlift nei -72kg.
    Solleva 175kg. in ultima prova e, con il primato di stacco, migliora anche il record italiano sul totale che già le appartiene.










    Per Powerlilly la tenzone è molto più ardua poiché, senza nulla togliere alle altre, la categoria master I donne è quella qualitativamente più forte tra le femminili previste dal regolamento di Coppa Italia.
    Il lotto delle concorrenti conta 11 atlete, in rappresentanza di 4 categorie di peso dalla -47 alla -63kg., delle quali ben 7 hanno vestito a più riprese la maglia azzurra, conquistando medaglie di vario colore.
    La sua stagione che l'ha vista finora partecipare agli Europei open, dove ha raggiunto il 6° posto e che la vedrà prossimamente in pedana ai Campionati del Mondo che avranno luogo in Lussemburgo, la obbliga ad un ruolo e ad una responsabilità che finora non le apparteneva.
    L'atleta è decisa e concentrata, come sempre negli appuntamenti che contano, nonostante un warm up da dimenticare dove le accade di tutto (resta sotto nello squat prima di entrare in pedana, fallisce un preliminare di panca e sbatte, nel tentativo di replica, su delle safety bars ad altezza non sua), mettendo in comprensibile apprensione il povero master Tony.
    Sulla pedana di gara, però, il risultato è diverso: con una partenza ribassata, per via degli accadimenti appena descritti, inanella una serie di squat a 135/145/153kg. che la conducono a ritoccare per la terza volta in 6 mesi il record master I di squat nella -52kg.; in panca, dopo una falsa partenza, si assicura gli 80kg. prima di fallire il tentativo di record a 85.5kg.; infine nello stacco, con tre prove valide e chiudendo a 155kg., mantiene il primo posto con cui ha condotto la gara, ottenendo il suo secondo totale di sempre ed un punteggio wilks che la posiziona al secondo posto dell'Assoluto femminile, dietro l'ineguagliabile Antonietta Orsini.









    Nelle successive posizioni della classifica, Lady Terry lotta da par suo, pur senza stabilire personali ma mostra di essere pronta ad un difficile cammino con un obiettivo lontano ma per noi già ben definito, che speriamo prenderà corpo, al più tardi, nel corso del 2017.








    Le donne della classe seniores erano invece raggruppate nella giornata di sabato, sia pur divise in 3 categorie: -52, -57, +57kg.
    Per quanto mi riguarda le mie due tonyne erano comunque entrambe inserite nel primo dei macrogruppi citati e trattavasi infatti di Powerthay e Lafran.
    Per quest'ultima, conosciuta in realtà virtuale sul forum di bbhomepage, che aveva esordito al Classic di giugno, si profilava un debutto parzialmente equipped; solo fasce nello squat, poi raw in panca, infine corpetto nello stacco.
    Francesca si allena in solitaria nel salotto di casa, pubblica e trasmette video per la correzione del gesto atletico e, in una sola occasione finora, aveva avuto modo di allenarsi con il resto della squadra e ricevere, in quell'occasione, i primi rudimenti sull'attrezzatura.
    La sua è una gara surreale, iniziata molto tempo prima con se stessa nel tentativo - peraltro riuscito - di perdere peso, proseguita sperimentandosi in uno sport per lei nuovo, con un assetto diverso da quello assunto in passato nell’allenamento generico dei pesi ed ora pure con l'aggravante gear in versione soft.
    Commette errori quasi scontati ma mostra forza fisica e psicologica, non si abbatte, è tenace ed alla fine, con un insperato stacco di 110kg., supera i 300 punti wilks e regala 5 punti all'economia del gioco di squadra.
    Tra pochi mesi - ne sono convinto - la musica sarà diversa e, pur con tutte le comprensibili difficoltà da affrontare, riuscirà a regalare soddisfazioni e risultati a se stessa ed al team.




    In questa categoria la T-girl da battere era Valentina/Powerthay.
    Ad un anno dal suo esordio, verificatosi proprio nella Coppa Italia dello scorso anno, può già mettere nel suo palmares risultati e titoli da far invidia: record junior di stacco all'esordio e successivo di panca nel campionato di specialità, titolo di specialità di stacco, 2 titoli a squadra con le sue compagne proprio agli Assoluti di panca e di stacco, podio agli Assoluti nella gara completa e successiva convocazione in nazionale, titolo italiano Classic e - fiore all'occhiello - medaglia d'oro nella WEC, al suo debutto in maglia azzurra, dove per la prima volta si è cimentata nella categ. -52kg.
    Proprio il tentativo di farla rimanere in tale categoria, dove a mio avviso potrà raccogliere nel breve e medio periodo notevoli gratificazioni, l'ha condotta alla Coppa Italia eccessivamente sotto peso per il suo standard (51.2kg.), soprattutto in considerazione del prolungato periodo di permanenza entro questo limite ponderale.
    In pedana non ha lo smalto mostrato nel mese precedente in Spagna, perde chili già acquisiti nello squat, eguaglia la panca senza migliorarla.
    Tuttavia è nel momento decisivo, quando il gioco si fa duro e occorre mettere in cantiere punti senza ulteriore possibilità di recupero, che viene fuori la grinta e la determinazione che ha spesso mostrato, mettendo in luce oltre alle qualità atletiche una tempra non comune in ragazze di 24 anni.
    Occorre un suo personale nella prova di stacco per completare la triade di successi femminile della compagine tonica e Valentina ne è consapevole; il suo passato di agonista nella boxe thailandese, l'incoraggiamento dei suoi compagni e la presenza discreta ma decisiva di Roberta, la sua compagna più esperta, diventano decisive nel momento topico: 140/150/152.5kg., con 3 alzate impeccabili che risaltano un ulteriore margine evidente già ora ma che prudentemente, per esigenze tattiche e non correre rischi inutili, si avrà modo di confermare nelle occasioni che seguiranno.
    Come le ho spiegato nel backstage, prima di stabilire record occorre dimostrare il proprio valore al momento opportuno nelle situazioni che contano e la gara e la conseguente lotta per le posizioni di vertice sono all’attualità l'obiettivo principale.
    Quando parlavo Powerthay annuiva ma in realtà queste cose dentro di se le conosceva e, aldilà di quella imprevedibilità dei risultati che da il pathos alle gare, ha già dimostrato di saper vincere due importanti e ravvicinate gare attrezzate, come la WEC e la Coppa italia, completando il filotto con il titolo raw conquistato qualche mese prima.
    Come sempre gli impegni e gli esami più difficili sopraggiungeranno ora; per intanto e con esclusivo riferimento a questa categoria, vi lascio alle immagini del video FIPL, già caricato sul canale federale yt, preferendo nel caso di specie non pubblicare foto che mi costringano ad antipatiche pastoie burocratiche per la richiesta di eventuali autorizzazioni verso puntigliosi e improvvidi fotoreporter d'occasione, atteso peraltro che il filmato menzionato rende l'idea dell'evolversi della competizione e del suo esito in modo senza dubbio più efficace di qualsivoglia immagine inerte, con buona pace di qualunque paparazzo.


    https://www.youtube.com/watch?v=P8xrNClHlDk





    Ma - chiederete voi - cosa ne è del cosiddetto sesso forte di stampo tonico? quale impresa epica da narrare, quale resoconto emozionante da stendere, quale pietanza succulenta da servire?
    In campo maschile schieriamo un master tony omonimo del coach narrante, che altri non è che Mastro Claudius della Mirandola, archimedico pitagorico inventore.
    Egli è ben noto per le sue ingegnose, machiavelliche invenzioni che, come dalla fucina di Vulcano, riforniscono i T-boys dei più articolati e futuribili ritrovati per i loro inarrestabili progressi atletici.
    In pochi sospettano che dietro quelle sembianze apparentemente miti di tranquillo borghese del pl, si celi in realtà un idroelettromanualcarpentubistapalapicotecnotelemat ico!
    La sua gara è solo di facciata, in quanto la sua presenza appare vieppiù subdola, mirando il faber Claudius de quo, in incognito e travestito da atleta a carpire i segreti della pedana e del ferro, così da escogitare, al contrario di un alchimista medievale, il disco filosofale che tramuti il prezioso oro in ferro, consentendo ai tonici di apporre più chili sul cavaliere nero di allenamento.



    mastro Claudius nella sua bottega da alchimista





    Ma non di soli uomini e donne è dotata la selezione tonica.
    Potremmo dunque descrivere ciò che gli umani non potrebbero capire, non per vicende extraterrestri ma piuttosto appartenenti al regno animale, in particolare alle terre dei lupi.
    Ed è proprio lui, lupo Giuseppe - che non è Lupo Alberto dei fumetti ne l'Alberto Lupo televisivo degli anni '70 - ma, più semplicemente, Wolf ad entrare nella storia della SAP per le sue imprese in pedana.
    Famelico ed insaziabile, alla continua ricerca di record e primati personali, divora squat e panche alternando alzate impeccabili ad altre ignominiose, storie memorabili ed eventi da dimenticare.
    Ma è nello stacco che il nostro lupo silano sacrifica al powerlifting una parte preziosa delle sue zampe, ottenendo un insperato pr a 230kg. ma accasciandosi invero su stesso e su l'infido bilanciere con una smorfia di dolore, uscendo poi zompettando e ferito, come un degno esemplare di lupus canis impallinato da un bracconiere.

    E così fu che la storia narrò le imprese di tal lupo bandito, dal pelo grigio ma non sbiadito, che marciava ardito, con passo spedito verso un bilanciere imbandito di pesi e che solea conoscer a menadito, per un risultato dal sapore acre e condito di ghisa, da lasciar sbalordito, appoggiando il carico da restarne impedito, seppur lo sforzo per non apparir infastidito fosse tradito dal volto tosto impallidito.
    Oh gran virtù de lo lupo tonico, che erranti gesta condussero, come un soldato, in quella data e senza una dieta a lasciare in dote il proprio dito!



    lupo fumante

    Ultima modifica di Tonymusante; 28-10-2015 alle 04:28 PM
    ...i pesi pesano, non c'è niente che pesi quanto un peso...

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