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Discussione: La capacità di esprimere forza massimale

  1. #1
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    Predefinito La capacità di esprimere forza massimale

    Volevo condividere con voi una riflessione personale frutto della mia recente frequentazione del mondo del powerlifting agonistico.
    Da circa quattro mesi ho iniziato ad allenarmi a tempo pieno con la squadra di powerlifting della mia città e recentemente ho preso parte alla mia prima gara FIPL di stacco da terra.

    Nella nostra squadra ho conosciuto due ragazzi, Gianluca e Simone.
    Gianluca gareggiò lo scorso anno staccando da terra 250 kg raw al peso corporeo di 82 kg.
    Simone ha gareggiato quest'anno staccando 225 kg raw al peso corporeo di 74 kg.

    Questi due atleti hanno entrambi un passato sportivo alle spalle, quello che però rende la loro prestazione particolarmente interessante, al di là del carico sollevato, è che nessuno di loro ha mai avuto una formazione tecnica specifica sullo stacco da terra, nè lo ha mai esercitato in maniera particolare.
    Inoltre nessuno di loro ha masse muscolari particolarmente sviluppate in relazione all'altezza.
    Hanno deciso di partecipare alla gara, hanno allenato lo stacco e hanno sollevato quel peso che vedete. Impressionante il quanto, ancora più impressionante però è il come.

    Gianluca stacca regular con la schiena a C fino all'altezza del ginocchio, per poi "srotolarla" fino a chiudere l'alzata (valida).

    Simone stacca sumo, tira il bilanciere tutto di dorsale con una notevole asimmetria tra lato destro e sinistro, fino a chiudere l'alzata (valida). Simone è persino reduce da un infortunio che l'anno scorso lo ha costretto a restare fermo con il busto ingessato per parecchio tempo.

    Questo inverno ho visto un programma televisivo su discovery channel (superhuman di stan lee) dove sottoponevano a test scientifici delle persone dotate di capacità fuori dalla norma. In quell'episodio veniva esaminato un uomo dotato di una forza esagerata, in grado letteralmente di arrotolare delle padelle antiaderenti con la sola forza delle mani, oppure di piegare degli oggetti di grande robustezza. Questa persona non aveva masse muscolari degne di particolare menzione. I test che gli scienziati eseguirono su di lui evidenziarono che a livello muscolare questa persona non aveva niente di straordinario: la sua forza smisurata consisteva unicamente nella capacità di reclutare in maniera pressochè istantanea tutte le fibre muscolari di cui era dotato.

    Osservare Simone a San Zenone mi ha fatto ripensare a quell'uomo che piegava padelle con le mani.
    In questo momento in cui si spendono tanti sforzi per diffondere la formazione tecnica corretta, vedere atleti di questo genere fa comunque riflettere.

    Riflettendo su questo con il mio coach, siamo giunti alla conclusione che la tecnica corretta è sicuramente fondamentale per esprimere tutto il proprio potenziale, ma non è direttamente collegata ai kg sollevati in assoluto.
    Siamo convinti che se Simone e Gianluca migliorassero la tecnica di esecuzione potrebbero tirare fuori ancora parecchi kg dalla loro prestazione: non dimentichiamoci che il vincitore della -93 raw, tale Tom Martin, ha staccato 352.5 kg raw. Questo significa che i margini di miglioramento ci sono, e possono essere ampi, anche per chi solleva oltre 200 kg senza particolari sforzi.
    Lo stesso concetto di forza, prima di essere concepito come conseguenza dell'aumento delle masse muscolari, dovrebbe essere inteso come capacità di attivare tutte le masse muscolari di cui siamo già in possesso.
    E' corretto quindi considerare la tecnica un fattore secondario nella capacità di espressione delle forza massimale?
    Alla luce di tutto questo, no, indipendentemente da quanto una persona è in grado di sollevare in maniera "istintiva".
    Però bisogna distinguere: persone dotate di capacità come Gianluca e Simone sono rare e le riconosci subito, perchè sono in grado di sollevare carichi eccezionali in pochi mesi di allenamento. Per loro quindi, re-impostare da capo uno schema motorio significa "buttare" pochi mesi di allenamento, e quindi in fondo ci può stare.
    Ma se vi state allenando già da più di un anno e ancora non avete raggiunto neanche i 200 kg di stacco da terra, allora sappiate che non siete come loro, non appartenete alla categoria dei "dotati". Quindi se pensate che sia corretto considerare la tecnica un aspetto secondario, preparatevi a buttare nella spazzatura anni interi di allenamento inutile.
    Ognuno di noi custodisce il talento che gli occorre per cambiare il proprio destino

  2. #2
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    seguii un paio di anni fa una lezione di cultura fisica del prof Andrea Umili (misi anche il resoconto qui sul forum): in breve ci spiegò la differenza tra la componente organica della forza (la massa muscolare: sono grosso, quindi sollevo più peso) e la componente neurale (capacità di reclutare il maggior numero possibile di fibre muscolari nel minor tempo possibile). La forza dipendeva al 20% dal primo fattore, all'80% dal ben più importante secondo aspetto. Concetto che poi riaffrontai nel corso fipl spiegato da Fausto Caruana, neuroscienzato: il motoneurone (quell'interruttore presente nel cervello che attiva una fibra muscolare) deve poter innervare la parte più ampia possibile di un determinato muscolo (o di un compartimento muscolare) per poter permettere un'importante espressione di forza. Il concetto l'ho poi ritrovato nel libro di Paolo Evangelista, dcss, dove si raffiguravano in modo simpatico le fibre muscolari come degli omini indaffarati nello spingere un peso... La massima espressione di forza avveniva quando questi omini agivano tutti insieme, tutti allo stesso modo e tutti nella stessa direzione. In pratica... la capacità di attivazione neurale e la capacità di coordinazione neurale comandano l'espressione della forza massimale. Trattammo anche il modo per sviluppare tale "capacità di attivazione": ne uscì che il periodo migliore per allenarla era l'età adolescenziale, quando il s.n.c. non si era ancora del tutto consolidato. In tale periodo effettuare sport o esercizi di reclutamento massimale muscolare (salto in lungo, balzi, senza per forza ricorrere ai pesi, malvisti se praticati a tale età, purtroppo) permette di aumentare la capacità di reclutamento muscolare (imparo a contrarre il 100% del mio muscolo e imparo a farlo nel tempo più breve e più coordinato possibile), capacità che poi mi porto avanti con il crescere e l'aumentare dell'età. Possiamo vedere il s.n.c. in fase di sviluppo come uno scatolone che si appresta ad esser sigillato. Se nel periodo di "apertura" infiliamo dentro più cose possibili (tra le quali una miglior capacità di attivazione) poi lo scatolone, una volta chiuso, sarà ovviamente più pesante e pieno. In caso contrario, la via è molto più ardua e, spesso, difficilmente destinata al successo
    Nessun uomo ha il diritto di essere un dilettante in materia di preparazione fisica. E' una vergogna per un uomo invecchiare senza vedere la bellezza e la forza di cui il suo corpo è capace.

  3. #3
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    E' davvero tanto l'80% rispetto al tempo di cui si parla di questo fattore.
    Secondo me l'attuale focalizzazione sulla tecnica è corretta, ma tralasciare il discorso dell'attivazione ha portato ad alcuni fraintendimenti.

    Innanzitutto il messaggio che si cerca di comunicare è che per sollevare dei bei carichi sia necessaria una tecnica corretta: questo è sicuramente vero se si pensa il carico rispetto al proprio potenziale. Il problema però è che solitamente il carico viene pensato in valore assoluto rispetto al proprio peso corporeo, e questo modo di pensare genera (come nei casi che ho riportato sopra) situazioni paradossali.

    Finchè abbiamo di fronte un individuo "standard", che arriva a staccare dopo un anno (o anche più anni) carichi "standard" (es. 2 volte il proprio peso corporeo) si può ragionevolmente sostenere che la tecnica è quella che gli permetterà di raggiungere carichi di livello intermedio (ricordando che per definire il livello intermedio nello stacco si considera solitamente un carico intorno a 2.5 volte il proprio peso corporeo).

    Questa però è un'approssimazione che si mantiene vera solamente fin quando il livello di attivazione muscolare di questo individuo è "standard". Ma perchè il discorso sia valido sempre, bisognerebbe invece considerare il potenziale dell'individuo, che però (rispetto al carico) è difficilmente quantificabile.

    Questo perchè se non ragioniamo così, vuol dire che ogni volta che arriva un individuo "fuori dalla norma" con una capacità di attivazione "fuori dalla norma", significa che tutto il discorso sulla tecnica diventa di colpo secondario. E allora vedi persone perplesse che si domandano "ma come, io mi faccio tanti pipponi per mantenere il peso sui talloni, per avvicinare il baricentro al bilanciere, eccetera eccetera, e poi arriva questo che solleva di botto tutti questi chili di pura potenza? Ma allora a cosa serve la tecnica?

    Spesso, a mio avviso, a furia di parlare di tecnica o di massa muscolare, si perde di vista il "fulcro" del discorso: quell'80% dell'attivazione muscolare è una percentuale pesantissima, significa un qualcosa che incide davvero molto sulla capacità di esprimere forza massimale (questa volta intesa proprio in valore assoluto, come comunemente la si pensa), più della tecnica e più della massa.

    Quindi cosa volevo dire alla fine di questo sproloquio?

    Ovviamente che la tecnica è importante sempre, a prescindere da quanto sollevi, perchè è quella che ti permette di andare oltre il tuo potenziale. E' più il tuo potenziale è basso, ovvero più le tue capacità sono standard, più la tecnica di esecuzione diventa fondamentale per raggiungere quei carichi che, in valore assoluto, definiscono il livello intermedio e oltre.

    La differenza è che per i "non standard" la tecnica di esecuzione è ciò che gli permette di passare da risultati intermedi a risultati stellari, mentre per tutti gli altri comuni mortali la tecnica è ciò che permette di passare da risultati "standard" (livello principiante) a quelli di livello intermedio (e ovviamente oltre, col tempo e la dedizione necessari).

    Probabilmente ad alcuni farà poco piacere pensare le proprie capacità come "standard" ma di fatto è così, perchè quelli "non standard" si riconoscono subito: sono persone che staccano da terra 3 volte il proprio peso corporeo senza allenamenti specifici per lo stacco da terra dopo qualche mese; sono coloro che staccano 250 kg dal rack in sagittale alla loro prima gara e squattano validi.
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  4. #4
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    Io credo ci sia anche un fattore mentale, non tanto di capacità in termini assoluti, mi spiego meglio... Io sono una pippa nello stacco, sollevo 60kg, per un motivo (oltre al fatto che son debole ), ho paura di spaccarmi la schiena in due, potrei sollevare di più? Certamente, ma mi blocco e la schiena non tira più e il mio cervello mi dice di smettere... alla panca sollevo 100kg, perchè non ho paura di farmi male, ci arrivo convinto... Quindi, a parer mio, una buona percentuale è dettata anche dallo stato mentale e dalla convinzione che uno mette in ciò che fa... Poi che esistano delle attitudini in ciò che si fa è ovvio, in tutto c'è chi è più portato per una determinata cosa...
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  5. #5
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    Sicuramente anche questo aspetto è rilevante, riguardando lo stacco fortemente asimmetrico di Simone io al suo posto avrei lasciato il bilanciere per paura di farmi male, lui invece non se n'è reso conto, probabilmente perchè ha una attivazione talmente elevata che il suo corpo, durante l'alzata, era un unico fascio di fibre

    E comunque, per dovere di cronaca, Simone quel giorno si era svegliato alle 4, aveva la febbre, dato che era qualche etto oltre la categoria dei -74 kg, prima del peso ha dovuto anche correre, fare burpies ed altro per rientrare. E ripeto non è un powerlifter e nemmeno un bodybuilder. Questi sono persone dotate. Frequentare l'ambiente del powerlifting agonostico, a differenza di starsese seduti dietro ad un monitor o frequentare le palestrine dei ragazzini, fa capire che queste persone non solo esistono, ma che sono anche molto più numerose di quello che si pensa.
    Ultima modifica di Tetsujin; 17-03-2014 alle 05:02 PM
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  6. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da Tetsujin Visualizza Messaggio
    ............... Questi sono persone dotate. Frequentare l'ambiente del powerlifting agonostico, a differenza di starsese seduti dietro ad un monitor o frequentare le palestrine dei ragazzini, fa capire che queste persone non solo esistono, ma che sono anche molto più numerose di quello che si pensa.


    ahahah sembra quasi che con questa frase tu abbia toccato il nervo scoperto di qualche povero trollazzo indispettito!

    Tornando seri, domani provo a scrivere pure io due righe sull'argomento, che è molto interessante e ha avuto spunti di rilievo sia da parte tua che di Dark; .....che poi, se si inizia, difficile che le righe siano proprio due ma faremo il possibile per "sintetizzarci".
    ...i pesi pesano, non c'è niente che pesi quanto un peso...

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