Risultati da 1 a 9 di 9

Discussione: Ernia iatale

  1. #1
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    Predefinito Ernia iatale

    Ciao a tutti. Sono anni che non mi affaccio su questo forum, ma ho notato che è cresciuto spaventosamente e spero di poter trovare qualcuno con lo stesso problema in oggetto.
    Vi racconto la storia, scusandomi fin d'ora se dovessi dilungarmi troppo.
    La mia carriera di squattista e stacchista sembra destinata ad essere definitivamente interrotta a causa di questo problema anatomico che si è presentato ai primi di marzo di quest'anno. Per fortuna sono stato tempestivo a riconoscere che qualcosa non andava nel mio organismo.
    Come accennato, un paio di mesi fa ho iniziato a sentire un fastidio lieve al fianco destro (zona fegato). Subito analisi (perfette), poi ecografia (tutto ok); dopo alcuni giorni il dolore si è spostato anche in zona sottosternale, qundi ho eseguito gastroscopia.
    Risultato: piccola ernia iatale da scivolamento + duodenite. La dottoressa sospetta sia dovuta a qualche sforzo in palestra. Inizio subito la cura farmacologica con Lansoprazolo, che già mi crea problemi: non riesco a digerire, cefalea continua, stipsi. Dopo due settimane di inferno, in cui perdo due Kg, la dottoressa mi consiglia l'Omeprazolo. Altre due settimane da dimenticare. Altri due Kg persi, dovuti anche alla dieta da neonato alla quale sono obbligato.
    Continuo tuttavia ad allenarmi, cercando di non usare carichi submassimali, lavorando prevalentemente in stripping e recuperi brevi. Noto un netto miglioramento del benessere dopo l'allenamento -nonostante mi sia stato sconsigliato- tuttavia l'alimentazione rimane un problema serio. Frustrato dagli ennesimi Kg persi, mi rivolgo ad un chirurgo per cercare una soluzione efficace (lavoro come magazziniere, quindi sono sempre in movimento e sotto stress). Mi cambia nuovamente farmaco: pantoprazolo + domperidone per lo svuotamento gatrico. Ed ecco finalmente che tutto cambia: gli effetti collaterali scompaiono e mi sento decisamente meglio.
    Andiamo al dunque: allenamento e alimentazione.
    Questo chirurgo, sfatando diverse credenze, mi dice che non dipende dagli sforzi in palestra, ma che è un problema largamente diffuso e il più delle volte ASINTOMATICO. Il problema è il reflusso, quindi si parla di malfunzionamento del cardias. Non voglio dilungarmi oltre: mi ha detto che posso allenarmi TRANQUILLAMENTE, senza naturalmente esagerare coi carichi.
    Naturalmente si trovano poche informazioni riguardo allenamento/ernia iatale, forse perché la maggior parte degli "sventurati" non ha idea di cosa significhi l'attività fisica; quel poco che si trova, è un collage di pareri fortemente contrastanti.

    Ho una buona conoscenza di allenamento e alimentazione, ho frequentato corsi alla NBBF, un paio di seminari ISSA e FIF, nonché divorato i libri "cult" del settore e provato "di tutto, di più", finché non ho abbandonato il mondo dei Guru e tornato al sano allenamento senza fronzoli. Il mio peso forma è di 72 Kg x 173 cm; ora sono sceso a 66 a causa di queste dannate pasticche, e sarà difficile recuperare (non è possibile sostenere una dieta ipercalorica in queste condizioni).
    Vorrei quindi iniziare questo post confrontandomi con voi, ascoltando consigli, scambiando ricette e, soprattutto, testimonianze al riguardo. La mia alimentazione è parecchio cambiata, e mi piange il cuore costeggiare il rack dello squat senza potermici infilare dentro e buttare sulle spalle i Kg di una volta. Tuttavia, solo la sperimentazione COSCIENTE e un confronto con altri mi consentirà di poter continuare ancora ad allenarmi nell'unico modo che mi appassiona.
    Amici erniati, fatevi sotto!

  2. #2
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    ciao
    c'è un utente: uberfranz che soffre di ernia iatale e, dopo un periodo di cura, è tornato ad allenarsi in modo serio con stacchi e squat

  3. #3
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    Speriamo che si legga questa discussione e abbia delle dritte da darmi; mi incoraggia sapere che è tornato ad allenarsi in modo serio!

  4. #4
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    il punto è che dipende dal tipo di ernia iatale (immagino sia una comune ernia da scivolamento), dal grado di scivolamento e dall'entità del reflusso gastro esofageo (oltre che dalla tua risposta alla terapia)
    l'ernia iatale è una patologia + frequente di quanto si pensi ma in molti soggetti è asintomatica o paucisintomatica il problema non è l'ernia di per sè quanto il RGE appunto

    se non erro la % di guarigione a 8 settimane dall'inizio della terapia medica (quella che stai facendo tu è la terapia consigliata e probabilmente più funzionale in assoluto) è molto buona con una piccola quota di recidive a distanza
    in poche parole se tra qualche settimana dovessi osservare una scomparsa dei sintomi potresti ricominciare ad allenarti in modo "normale" ricordandoti naturalmente che esistono delle condizioni che facilitano il reflusso:
    - aumento della pressione addominale (sollevamenti pesanti e\o con cintura), stipsi
    - assunzione di alcuni alimenti\varie (caffè, cioccolato, alcool, fumo) o l'assunzione di pasti molto abbondanti
    - abitudini di vita (coricarsi subito dopo i pasti)

    viceversa, se dovessi continuare ad avere sintomi probabilmente il tuo medico ti consiglierà di intervenire chirurgicamente perchè:
    - la tua aspettativa di vita è lunga e la malattia sarebbe ingravescente nel corso degli anni
    - la chirurgia micro-invasiva attuale ha pochi effetti collaterali e alte % di riuscita, soprattutto sui giovani.
    Ultima modifica di °°sOmOja°°; 26-04-2011 alle 10:19 PM

  5. #5
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    Infatti il problema è proprio il reflusso che provoca dolore retrosternale; credo che l'ernia sia presente da anni (come hai detto tu, e come ha detto il medico, è molto diffusa e asintomatica). Per adesso il problema è proprio l'alimentazione. Sono iperossidatore e faccio fatica coi pasti abbondanti, e mi sono sgonfiato parecchio. c'è il problema non trascurabile della duodenite correlata che limita ulteriormente il range di cibi da poter assumere. Certo, le mie abitudini alimentari sono sempre state discrete (avevo una certa debolezza per caffé, vino e cacao); non mi pesa eliminare certe schifezze -in realtà da tempo avevo intenzione di eliminare il caffé).
    In allenamento non ho alcun dolore particolare, tranne -strano- nei dips alle parallele e nelle trazioni a presa larga -esercizi che mi sono sempre piaciuti particolarmente-
    Per adesso ho sostituito lo squat con gli affondi (il peso è minore e pure la pressione addominale)
    Per la bassa schiena, lo stacco a gambe semitese (ovviamente, metà del carico e controllo assoluto del movimento).
    Per il petto, uso i manubri su panca inclinata.

    Tornando al problema: ovviamente il medico, per adesso, non ha parlato di operazione. I pareri sono piuttosto contrastanti, ma sinceramente l'unica cosa che mi spaventa della laparoscopia sono quei due mesi successivi a pappine e almeno 6 mesi di stop da qualsiasi attività fisica produttiva. E poi...chissà quanto costa...
    Ultima modifica di darkdragon; 27-04-2011 alle 12:54 PM

  6. #6
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    purtroppo non ho esperienza sufficiente per consigliarti
    per quanto riguarda l'allenamento potrebbe trattarsi di una fase come ti ho detto (se la cura funziona tra qualche tempo potresti tornare ad essere asintomatico)
    i pasti piccoli e frequenti potrebbero fare al caso tuo

    in bocca al lupo e tienici aggiornati!

  7. #7
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    Purtroppo il calo di peso continua in modo che pare incontrollabile. Sono convinto che sia dovuto alla carenza di vitamina B12 e malassorbimento proteico (cosa che mi sembra plausibile, vista l'inibizione dell'acido). I livelli di forza, stranamente, non sono scesi in modo sensibile -mi aspettavo una catastrofe).
    Oggi il medico del lavoro mi ha eseguito una prima misurazione della pressione. minima a 40! Non ci potevamo credere. Ho fatto uno spuntino ed è salita a 60. Sempre molto bassa, e comunque i pasti sono regolari -anche se meno abbondanti-. L'ultima strada è quella di interrompere temporaneamente il pantoprazolo per vedere se torno stabile.

  8. #8
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    sono decisioni che devono essere prese in modo oculato dal tuo medico
    immagino tu abbia eseguito delle indagini radiologiche e\o endoscopiche vero? la diagnosi di ernia iatale com'è stata fatta?

    il malassorbimento proteico non credo dipenda dall'inibizione dell'acidità (che comunque non è azzerata e in ogni caso la digestione e assorbimento proteico sono prevalentemente duodenali a ph alcalino), la vit. B12 viene assorbita grazie al fattore intrinseco prodotto dallo stomaco ma gli inibitori di pompa interferiscono solo in parte con questo processo e l'assorbimento è comunque prevalentemente a livello dell'ileo
    piuttosto i tuoi problemi di digestione ti portano a mangiare meno un pò per la paura dei sintomi, un pò per l'aumentato senso di ripienezza post-prandiale

    controlla le analisi del sangue o richiedine (ma sono sicuro che chi ti ha in cura sappia esattamente cosa fare visto che si tratta di patologie frequenti), se l'ematocrito non è alterato (in caso di carenza di B12 dovresti avere un'anemia macrocitica, se invece c'è un sanguinamento occulto, oltre ad una colorazione nerastra delle feci peraltro presente solo per sanguinamenti cospicui, dovresti avere un'anemia microcitica ipocromica)

    sposto la discussione nella sez. scientifica

    p.s. in ogni caso il forum ha solo una finalità di condivisione di informazioni, nessuno ha la pretesa di fare diagnosi e ancora meno di suggerire terapie
    Ultima modifica di °°sOmOja°°; 28-04-2011 alle 02:26 PM

  9. #9
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    Si, ho eseguito analisi del sangue, ecografia e gastroscopia. Mancano solo marker tumorale e test celiachia (cose che mi sono state prescritte, anche se per la celiachia avevo già provato ad eliminare glutine per una settimana, senza aver riscontrato miglioramenti).
    C'è da dire che le analisi del sangue sono state effettuate prima del ciclo di assunzione dei farmaci (11 marzo).
    Come ben fai notare, sembra tutto dipendere dal duodeno che non lavora correttamente. Stavo pensando anche ad un eventuale catabolismo (certo, molto anomalo) a causa della mia pretesa di mantenere il livello di forza e massa regolari.
    Certo, potrebbe entrare in gioco anche la tiroide...Insomma, un bel giro di analisi.
    Il forum è importante per la condivisione e l'archiviazione di informazioni utili. Ovviamente sono i medici ad imporre terapie: purtroppo, però, quelli a cui mi sono rivolto non hanno la minima idea di come si svolga la nostra attività sportiva, e soprattutto sottovalutano il livello di dialogo profondo che instauriamo col nostro organismo (quindi l'ovvia conoscenza delle corrette norme alimentari).

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