Stamattina sono andato alla mia "solita" donazione di sangue.
Nella sala assieme a me, c'erano altri 2 donatori, un inserviente, un'infermiera ed una dottoressa.
Ad un certo punto è stato intavolato un discorso a proposito dell'AIDS.
Il tutto è nato dal fatto che prima di donare occorre rispondere a delle domande scritte su un foglio, e poi firmarlo.
Una di queste domande chiede esplicitamente se il donatore ha avuto rapporti sessuali a rischio oppure è venuto a contatto con sangue infetto, dall'ultima donazione sino a quel momento.
Un donatore ha chiesto: "Dottoressa, ma se io ieri sera avessi avuto un rapporto sessuale a rischio, e nel questionario scrivo il contrario, voi avete la possibilità di verificare che il mio sangue non sia infetto da HIV?".
La risposta è stata: "NO, perchè prima di poter vedere il virus nel sangue, occorrono almeno 3 settimane. Per questo ci basiamo sulla buona fede di ciascun donatore".
A questo punto ho fatto io una domanda: "Ma quanto tempo passa da quando si dona sangue a quando poi quel sangue viene usato?".
Risposta: "Non lo sappiamo, forse lo utilizziamo anche stasera se dovesse esserci urgente bisogno di quel determinato tipo di sangue. Il sangue donato si conserva in sacca per un periodo massimo di 40 giorni, ma non c'è un periodo minimo di conservazione".
Ora capirete il mio sconcerto all'udire questa notizia. Voglio dire, ma non si può fare una legge per cui il sangue donato deve essere conservato per almeno un mese prima di poter essere usato nelle trasfusioni? In questo modo ci sarebbe l'opportunità di fare una semplice analisi per verificare la presenza quantomeno del virus HIV.
Che ne pensate?
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