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Discussione: Insulinemia e crescita muscolare

  1. #1
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    Predefinito Insulinemia e crescita muscolare

    Apro questa discussione nella speranza che qualcuno sappia meglio di me in che modo l'iperinsulinemia influisce sullo sviluppo delle masse muscolari e della forza. Premetto che ho conoscenze di fisiologia abbastanza buone (essendo farmacista) e che in generale conosco con sufficiente esattezza la funzione dell'insulina all'interno dell'organismo umano. Alcune persone (quelle come me geneticamente predisposte allo sviluppo del diabete tipo2) hanno fin da giovani una forma di intolleranza al glucosio associata da alti tassi di insulina e insulino-resistenza.
    So per esperienza che questo porta allo sviluppo di una maggiore massa grassa, soprattutto nella fascia addominale, ma ignoro se questo influisca più o meno nello sviluppo muscolare. Esistono BBer diabetici che voi sappiate? Avete articoli da segnalare a proposito?
    Le uniche informazioni al riguardo le ho trovate sui siti della dieta a zona, che raccomanda l'equilibrio insulinico come fattore fondamentale di crescita muscolare. Cosa che è praticamente impossibile per quelli come me (la mia insulina è superiore del 20% alla norma già a digiuno la mattina, figuriamoci nelle misurazioni post-prandiali). Quindi da queste premesse, quelli come me è meglio se fanno nuoto?

  2. #2
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    Se parti dal presupposto ormai accertato che l'esercizio fisico aerobico ed anaerobico ha risvolti positivi sull'insulino resistenza e sul miglioramento dell'utilizzo del GLUT-4, io non vedo il problema.

    Ovvero, io penso che la patologia metabolica abbia un'influenza nel ritardo dello sviluppo muscolare (basti pensare anche all'interferenza fra l'equilibrio leptina-adiponectina sviluppato a livello viscerale dai diabetici) ma non lo ostacoli del tutto.

    In definitiva, io penso che sia non solo opportuna, ma necessario avere una dieta appropriata e un movimento fisico di entrambe le caratteristiche.

    Fatta questa supercazz°la, non so se ho risposto...

  3. #3
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    In parte si, grazie

  4. #4
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    io proprio in questi giorni cercavo qualcosa su allenamento dei diabetici..qualcuno ha qualche fonte?

  5. #5
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    Citazione Originariamente Scritto da ranagrassa Visualizza Messaggio
    .....Quindi da queste premesse, quelli come me è meglio se fanno nuoto?
    Ciao,
    ho in cura personalmente diversi pazienti affetti da diabete di tipo 1 e 2 e applico su di loro un approccio "olistico" nella cura: sono fermamente convinto che corpo e mente debbano vivere in equilibrio e che si debba approcciare alle cure non solo attraverso i farmaci.
    Per queste ragioni ho riscontrato notevoli benefici con l'attività fisica.

    Lo sport, in particolar modo gli sport di resistenza (ad esempio la corsa, il ciclismo, il nuoto e lo sci di fondo), permettono all'organismo di regolare la glicemia senza ricorrere alla trasformazione dei carboidrati in grassi. Ciò è possibile in quanto il glicogeno epatico e quello muscolare vengono utilizzati come energia durante l'attività fisica. In seguito ai pasti, dato che le riserve di glicogeno non sono al massimo, il glucosio, viene trasformato in glicogeno per ristabilire le riserve nei muscoli e nel fegato. In seguito all'attività sportiva prolungata ci si può quindi permettere un pasto con carboidrati ad alto indice glicemico.

    Purtroppo l'insulina nel tuo caso non aiuta allo sviluppo di massa muscolare, anzi sotto l'effetto dell'insulina il consumo dei grassi come fonte energetica da parte dell'organismo diminuisce sensibilmente. Quindi i grassi in eccesso, non necessari per il metabolismo delle cellule, vengono immagazzinati sotto forma di trigliceridi nel tessuto adiposo.

    Il mio consiglio è di praticare attività fisica aerobica, ma questo non significa che devi abbandonare i pesi: struttura un allenamento a circuito in modo da mantenere le pulsazioni in soglia aerobica e alterna cyclette a macchine, per poi tornare al tapis e poi ai pesi.

    Ciao
    CG

  6. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da Cesare.G Visualizza Messaggio
    In seguito ai pasti, dato che le riserve di glicogeno non sono al massimo, il glucosio, viene trasformato in glicogeno per ristabilire le riserve nei muscoli e nel fegato. In seguito all'attività sportiva prolungata ci si può quindi permettere un pasto con carboidrati ad alto indice glicemico.
    Ciao Cesare !

    Immagino che questa condizione Tu la ottenga con una dieta da fasting, ovvero ipocalorica. Viceversa, i livelli di glicogeno sia epatico che muscolare non sono affatto depletate.

    In ogni caso, secondo te, proprio per sfruttare i benefici migliori, non sarebbe opportuno utilizzare movimenti anaerobici con organizzazione dell'allenamento il più depletativa possibile (full-body con reps al limite del lattacido) anziché utilizzare movimenti aerobici ?

    Anche perché mi sembra che gli sport che hai citato siano al limite dell'aerobiosi (cioè utilizzano anche meccanismi anaerobici).

    Che ne pensi ?

  7. #7
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    BB diabetici non so se ce ne siano in giro, però c'è un nuotatore americano professionista (Gary Hall junior) diabetico. Tra l'altro se non erro faceva i 50m, quindi non uno sforzo aerobico (sebbene il nuoto richeda sempre e comunque lunghi allenamenti aerobici anche per gli sprinters). Comunque girando su internet si trovano un bel po' di testimonianze di atleti diabetici che si cimentano sia in attività tipicamente aerobiche che anaerobiche (anche dotati di grosse masse muscolari).
    Ultima modifica di orizon81; 07-11-2007 alle 11:13 AM

  8. #8
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    Felice

    Il diabete di tipo 2 è caratterizzato dall'iperglicemia (aumento del glucosio nel sangue) che è determinata da alterazioni complesse sia delle secrezione, sia dell'attività insulinica. L'iperglicemia quindi è causata da una minore capacità dell'insulina di attivare l'utilizzazione dello zucchero da parte di muscoli, fegato e tessuto adiposo e dalla incapacità delle cellule del pancreas endocrino a produrre una quantità di insulina sufficiente per superarne la inefficienza.

    La dieta che prescrivo per pazienti affetti da diabete di tipo II non è ipoglicidica (con pochi zuccheri) ma ipocalorica (con poche calorie).

    Non è raro che il diabetico abbia i trigliceridi e/o il colesterolo troppo alti. Quindi mi impongo, con la dieta, di metterlo al riparo dal rischio di arteriosclerosi e di infarto indipendentemente dai riscontri del glucosio nel sangue.



    Lo sport aerobico, è stato notato, porta alla riduzione dello zucchero nel sangue, ad un aumento della massa muscolare a discapito di quella grassa, alla riduzione del peso corporeo e della pressione arteriosa, ad un aumento del colesterolo “buono” (HDL).

    Non tutti gli sport sono uguali sul piano metabolico e diversi sono anche i vantaggi che i diabetici possono trarne. Le parole “aerobico” e “anaerobico” si riferiscono alla capacità dei muscoli di “bruciare” il glucosio in presenza o in carenza di ossigeno. Nel primo caso il glucosio sarà “bruciato” completamente fornendo molta energia e senza lasciare scorie (metabolismo ecologico ed economico) e inoltre ha la caratteristica di un’alta resa energetica. In caso di esercizi svolti con metabolismo prevalentemente anaerobico il glucosio sarà “bruciato” solo in parte producendo poca energia e una scoria, cioè l'acido lattico. Naturalmente gli sport più adatti al diabetico sono quelli aerobici specie se effettuati a media intensità in modo da allenare, ma non affaticare il cuore.


    Tuttavia qui parliamo di pazienti affetti da diabete.
    La nostra amica dice di non averlo ancora conclamato, per cui le consiglio di mantenere i pesi (dato il suo amore per la disciplina) e di inserirli in un circuito dove, per forza di cose si avrà un allenamento aerobico-anaerobico, che sarà comuque di grande beneficio.
    Eviterei il puro allenamento anaerobico per i motivi sopra riportati e per il fatto che nelle sue condizioni di salute, è importante fin da subito abituare l'organismo all'efficienza. Questa si ottiene solo con l'implementazione del lavoro aerobico.



    Tra numerosi atleti diabetici, vi ricordo i seguenti:

    B. CLARCK, Campione USA di hockey su ghiaccio
    H. RICHARDSON, diabetico dall’età di 14 anni, tennista di COPPA DAVIS
    M. HALBERT, medaglia d’oro alle olimpiadi di ROMA nei 1500 metri
    C. HEINDERICH, campione USA di sky acrobatico
    G. MABBUTT, ala destra della Nazionale di calcio inglese degli anni ’80
    P. ZETTEMBERG, calciatore dell’ANDERLECHT e della nazionale svedese
    G. ISALBERTI, pallavolista di livello nazionale
    L. SALTAMERENDA, canoista vincitore di numerose gare nazionali e internazionali
    Ultima modifica di Cesare.G; 07-11-2007 alle 11:38 AM Motivo: Ho aggiunto un po' di "a capo" per migliore leggibilità

  9. #9
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    Avevo immaginato che la dieta che prescrivevi non fosse ipoglucidica bensì ipocalorica. Solo in quel modo le scorte di glicogeno potevano essere a livelli minori.

    Per ciò che riguarda l'attività fisica, mi domando viceversa se non sia più produttivo utilizzare anche pesi in associazione con sport puramente aerobici a medio-bassa intensità.

    Nel caso in cui il lattato non venga prodotto a livelli elevati potrebbe essere utile per una migliore tonificazione muscolare, no ?

    E' altrettanto vero che il livello di glucosio ematico potrebbe essere elevato dal riutilizzo del lattato in glucosio a livello epatico (ciclo di Cori), però, se il range di set/rep ed l'impiego di esercizi opportuni, la produzione di lattato potrebbe non essere così elevata.

  10. #10
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    Tutto corretto, tattoos!

    Ciao
    CG

  11. #11
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    Grazie 1000, Cesare !

  12. #12
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    Grazie ragazzi, un sacco di informazioni utili!
    Io mi alleno prevalentemente con full body (tranne i periodi nei cui faccio allenamenti finalizzati a qualcosa di particolare) e nei periodi nei quali sono in ipocalorica faccio 25 minuti di camminata in salita alla fine dell'allenamento con i pesi. Mi trovo bene, anche se per la verità la mia massa sembrava maggiore quando ero più grassa...
    Pertanto credo di aver aumentato la mia quantità di muscoli, ma a livello visivo sembro più piccola. Per questo mi domandavo come potesse influire metaboicamente l'insulina. E comunque non si può dimagrire e aumentare la massa contemporaneamente, e alla fine sono contenta così. Invece quello che è aumentata e di molto è la forza, prima ero molto più debole.
    Le vostre informazioni sono preziose e vi ringrazio, si trova sempre gente in gamba su questo forum!

  13. #13
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    Citazione Originariamente Scritto da Cesare.G Visualizza Messaggio
    ...
    Il mio consiglio è di praticare attività fisica aerobica, ma questo non significa che devi abbandonare i pesi: struttura un allenamento a circuito in modo da mantenere le pulsazioni in soglia aerobica e alterna cyclette a macchine, per poi tornare al tapis e poi ai pesi.

    Ciao
    CG
    Citazione Originariamente Scritto da Cesare.G Visualizza Messaggio
    ...
    Tuttavia qui parliamo di pazienti affetti da diabete.
    La nostra amica dice di non averlo ancora conclamato, per cui le consiglio di mantenere i pesi (dato il suo amore per la disciplina) e di inserirli in un circuito dove, per forza di cose si avrà un allenamento aerobico-anaerobico, che sarà comuque di grande beneficio.
    Eviterei il puro allenamento anaerobico per i motivi sopra riportati e per il fatto che nelle sue condizioni di salute, è importante fin da subito abituare l'organismo all'efficienza. Questa si ottiene solo con l'implementazione del lavoro aerobico.
    ...
    Questo però vuol dire che ranagrassa dovrà abbandonare il bodybuilding che invece si basa sull'esercizio anaerobico di potenza.

    Ciao,
    Vitrum

    P.S.
    Tim Belknap, famoso culturista americano degli anni 70 e 80, è diabetico.

  14. #14
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    Citazione Originariamente Scritto da vitrum Visualizza Messaggio
    Questo però vuol dire che ranagrassa dovrà abbandonare il bodybuilding che invece si basa sull'esercizio anaerobico di potenza.
    No.
    Le variabili future sono infinite e il discorso non può essere generalizzato.

    Ciao
    CG

  15. #15
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    Cosa intendi per variabili future?
    Vuoi forse dire che in futuro, se la ricerca andrà avanti, ranagrassa potrà riavvicinasi al bodybuilding?

    Ciao,
    Vitrum

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