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Discussione: Rischi salute BB?

  1. #1
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    Predefinito Rischi salute BB?

    Nn so se sia la sezione giusta, cmq io io e' da poco che faccio pesi seriamente (nn frequento una palestra) nn faccio uso di integratori..

    visto che il nostro corpo a differenza di quello del 95% delle persone che conosco, funziona in maniera piu' .. come dire ... piu' regolare, cioe' si conosce perfettamente cosa puo' fare al massimo, si ha un alimentazione standardizzata senza sorprese, diciamo, funziona come un macchinario ben sincronizzato...

    io ho visto solo benefici da quando "pratico"...

    raffreddori... quasi nulla (una volta 2 o 3 all'anno nn me li toglieva nessuno...) idem per maldigola e febbre..

    diciamo che queste cose nn mi hanno mai mandato a letto col brodino, ma ultimamente, proprio nn le sento...

    in ogni caso!.. il fatto che facciamo sforzi al limite di quello che il corpo puo' sopportare, puo' portare problemi gravi ( nn strappi slogature tendiniti..etc ettc), tipo al Cuore?, ictus? diciamo i tipici coccoloni che senti del tipo che faceva jogging e che tutti reputavano salutista e super in forma?

    conoscete gente che e' ... emmh.. morta nel BB?

    sembrero' allarmistico, ma talvolta, magari a fare croci la vista mi si oscura quasi,.. e cmq si sente la pressione del sangue ...

    Emboli? emoraggie?

    bon.. questo era il mio dubbio... rimango in attesa per risposte (spero rassicuranti)

  2. #2
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    Diciamo che il rischio, indipendentemente da alimentazione e sport praticato, c'è sempre. E' innegabile. Migliorando questi due fattori il rischio si riduce, ma esiste sempre.

    Se pensi alle morti di sportivi (anche degli ultimi giorni) controllati clinicamente e monitorati da specialisti, non puoi che grattarti !

  3. #3
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    Ultima modifica di HugeSlimboy; 13-10-2007 alle 02:23 PM

  4. #4
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    cmq, in ogni caso, nessuno di voi, ha saputo che qualcuno all'interno della propria palestra, anche in un passato remoto, abbia preso un coccolone?
    Mi odi? vuoi bastonarmi selvaggiamente? incontriamoci nel mondo online di PLASTIC-LIFE! Creato da Davy Bartoloni, lo trovi in area ricerca di www.wcn.it

  5. #5
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    Al tennis dove mi alleno io un signore qualche anno fa è morto per un arresto cardiaco davanti ai miei occhi nello spogliatoio. Aveva circa 50 anni e faceva palestra in modo massacrante. Forse un po' alla cazzum canis. Poi non saprei...Le cose fatte con la testa non hanno nessun tipo di controindicazioni. Basta imparare a conoscere i propri limiti. Poi come vedi la gente muore in ogni occasione: dal calcetto al parapendio...Ciao!

  6. #6
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    io, pro esclusi, non ho mai visto o sentito nessuno morire per BB.
    Una volta ci si faceva il culo per vivere, ora è la vita a esser presa per il culo! [Heerokeem]

  7. #7
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    Mai sentito.
    Le mie analisi sono buone anche se mangio tanto eccetto per il profilo lipidico e GH basso (colesterolo HDL basso e GH sotto la norma da verificare se si tratta davvero di carenza. Sono un caso a parte perchè nonostate abbia il valore di GH di 0.39 ho una forza superiore alla media in certi esercizi) mi sottopongo ogni 4/6 mesi ad analisi del sangue ed ecografie. Ho reni, pancreas e fegato che funzionano benissimo.
    Ultima modifica di Corvette; 14-10-2007 alle 10:37 AM
    "Come soleva dire il mio prozio buonanima...lo sterco di cavallo si spande quando lo si calpesta"


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  8. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da Bartoloni Davy Visualizza Messaggio
    Nn so se sia la sezione giusta, cmq io io e' da poco che faccio pesi seriamente (nn frequento una palestra) nn faccio uso di integratori..

    visto che il nostro corpo a differenza di quello del 95% delle persone che conosco, funziona in maniera piu' .. come dire ... piu' regolare, cioe' si conosce perfettamente cosa puo' fare al massimo, si ha un alimentazione standardizzata senza sorprese, diciamo, funziona come un macchinario ben sincronizzato...

    io ho visto solo benefici da quando "pratico"...

    raffreddori... quasi nulla (una volta 2 o 3 all'anno nn me li toglieva nessuno...) idem per maldigola e febbre..

    diciamo che queste cose nn mi hanno mai mandato a letto col brodino, ma ultimamente, proprio nn le sento...

    in ogni caso!.. il fatto che facciamo sforzi al limite di quello che il corpo puo' sopportare, puo' portare problemi gravi ( nn strappi slogature tendiniti..etc ettc), tipo al Cuore?, ictus? diciamo i tipici coccoloni che senti del tipo che faceva jogging e che tutti reputavano salutista e super in forma?

    conoscete gente che e' ... emmh.. morta nel BB?

    sembrero' allarmistico, ma talvolta, magari a fare croci la vista mi si oscura quasi,.. e cmq si sente la pressione del sangue ...

    Emboli? emoraggie?

    bon.. questo era il mio dubbio... rimango in attesa per risposte (spero rassicuranti)
    ciao, mi presento, sono un farmacista con specializzazione in farmacologia.
    Il BB è uno sport sano se fatto con la testa. quindi evitare una assunzione esagerata di proteine, e di integratori proteici. gli unici integratori che hanno una quache azione accertata in letteratura sono gli aminoacidi ramificati. Evitare il superallenamento e fare esercizi con una biomeccanica corretta senza esagerare coi pesi. Per quanto riguarda apparato cardiocircolatorio il BB non è molto sano. L'esercizio intenso e anaerobico del sollevamento pesi porta ad una ipertrofia del miocardio (mscolo cardiaco). Ecco perchè il mio consiglio è quello sempre di abbinare un esercizio aerobico al BB.
    Ovviamente ci sono alcuni esercizi la cui biomeccanica è così sfavorevole che seconde me vanno evitati, e sono : il lento dietro e le trazioni dietro alla lat, le tirate al mento (che pongono la spalla in rotazione interna completa con pericolo di impuntamento), il pullover con manubrio e gli stacchi da terra. Ce ne sono altri non da evitare ssolutamente ma che hanno una alta percentuale di casistica di infortuni (e che vanno quindi moderati) e sono : la french press, i bicipiti alla panca scott, qualunque esercizio eseguito al multipower.
    Un ultimo grande pericolo del BB sono anche i farmaci anabolizzanti (il cui mercato purtroppo è in costante aumento).
    RIspondendo anche alla tua seconda domanda: stai tranquillo!! La vista ti si oscura quando esegui degli esercizi molto intensi e non sei sufficientemente allenato. E' dovuto a un repentino calo di pressione a livello cerebrale dovuto al forte richiamo di sangue ai muscoli. Per meccanismo compensatorio il cuore tende ad aumentare il suo lavoro e i vasi periferici si contraggono per incrementare la pressione. Se sei alle prime armi evita semplicemente sforzi troppo intensi e comincia ad allenarti gradatamente.
    ciao ciao
    Ultima modifica di andromeda78; 14-10-2007 alle 10:08 PM

  9. #9
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    andromeda scrive:gli unici integratori che hanno una qualche azione accertata in letteratura sono gli aminoacidi ramificati...
    ke vuoi dire con questo???

  10. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da andromeda78 Visualizza Messaggio
    L'esercizio intenso e anaerobico del sollevamento pesi porta ad una ipertrofia del miocardio (mscolo cardiaco).
    ALT! Evitiamo di creare allarmismo o di distorcere la realtà.

    Quello a cui tu accenni è il cosìdetto "cuore d'atleta", clinicamente conosciuto come "ipertrofia cardiaca da sport".

    Vi spiego come funziona la questione:

    Il cuore è un muscolo e, come tale, subisce delle variazioni come risposta funzionale alle sollecitazioni dell'allenamento. Grazie ai meccanismi del metabolismo proteico, in seguito a un allenamento costante si ha una prevalenza dell'anabolismo sul catabolismo, con conseguente ispessimento delle strutture fondamentali del muscolo, le miofibrille. Questo fenomeno investe essenzialmente tutti i muscoli coinvolti nell'esercizio fisico e, quindi, anche il cuore.

    Tale aumento delle dimensioni (ipertrofia cardiaca) è particolarmente evidente se l'esercizio fisico praticato ha caratteristiche aerobiche ed è di media o lunga durata (sport di resistenza).

    L'effetto dello sport di resistenza è spiegabile dalla necessità di mantenere elevata, per un lungo periodo di tempo, la gittata cardiaca, a fronte di una pressione arteriosa di poco superiore a quella in condizioni di riposo. Questa esigenza richiede un aumento della gittata sistolica e, per far fronte a questa necessità, il fisico "risponde" con una aumento della cavità cardiaca. Questo fenomeno è facilmente quantificabile, in quanto è possibile dai dati ecocardiografici ricavare parametri significativi. Tra questi, alcuni sono utilizzati per quantificare l'ipertrofia: la massa del ventricolo sinistro (espressa in g), le dimensioni del ventricolo sinistro alla fine della diastole (in mm), la gittata pulsatoria (in ml), lo spessore della parete del ventricolo sinistro e lo spessore del setto (entrambi in mm).

    Se invece gli spessori rimangono normali ma aumenta il volume delle cavità si parla di ipertrofia eccentrica, osservata in molti altri sport di resistenza [2].

    L'ecocardiografia è un esame ripetibile che permette di monitorare il volume delle cavità cardiache durante tutto il corso di una stagione agonistica e durante i periodi di riposo. Infatti è stato messo in evidenza che in seguito a una riduzione o all'interruzione dei carichi di allenamento, l'ipertrofia cardiaca si vanifica, riportando il cuore a dimensioni confrontabili con i soggetti sedentari.

    Oltre a influire sulle dimensioni del cuore, l'allenamento induce altre modifiche, come l'aumento della capillarizzazione del tessuto cardiaco e un aumento del flusso coronarico. Le caratteristiche del cuore d'atleta possono essere spiegate da vari fattori: l'aumento della massa plasmatica e del contenuto intracellulare di RNA (che aumenta e ispessisce le miofibrille) e l'aumento delle dimensioni dei mitocondri.

    Purtroppo altri motivi posso modificare il cuore. L'ipertensione, ad esempio, è un fenomeno pericoloso per la salute del cuore ed è accompagnata da un aumento delle dimensioni del cuore stesso. Per questo motivo spesso si confonde (ma un medico non dovrebbe farlo!) l'ipertrofia del cuore di atleta con l'ipertrofia indotta dalla condizione patologica dell'ipertensione. Tuttavia vi sono due differenze fondamentali: l'aumento della pressione all'interno della cavità cardiaca e del postcarico nell'ipertrofia da ipertensione permane sempre e non è limitato al solo periodo dello sforzo muscolare. Inoltre nel caso dell'ipertrofia patologica tale aumento è decisamente più elevato.

    Per concludere, non esiste alcuna prova sperimentale che il cuore d'atleta sia una condizione potenzialmente pericolosa, che sia cioè ai limiti di una condizione patologica o sia un fattore di rischio in un cuore sano. Si tratta quindi di una conferma di come di per sé l'esercizio fisico per un cuore sano non sia un pericolo, ma un modo per migliorare il suo funzionamento. Risulta però fondamentale la pratica sportiva previa la verifica non solo dell'assenza di patologie cardiache, ma anche di un basso rischio cardiovascolare.


    Citazioni:
    J. Morganroth et al: Comparative left ventricular dimensions in trained athletes, Ann. Intern. Med., pagg. 82-521, 1975.
    M. C. Milliken et al: Left ventricular mass by magnetic resonance imaging in male endurance athletes, Am. J. Cardiol., pagg. 62-301, 1988.

  11. #11
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    post molto interessante
    por los pueblos que dejaron de ser libres,
    por que la revolución es grande,
    por el insurgente, que combate al marine,
    por García Lorca, por Miguel Hernández,
    por la belleza del fracaso,
    por el oprimido, por el que esta preso,
    por Pablo Neruda, por Pablo Picasso,
    abajo el régimen, hay que tomar el congreso.

  12. #12
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    si'......... infatti io proporrei di metterlo in evidenza e levare questo dubbio/luogo comune per sempre.
    Una volta ci si faceva il culo per vivere, ora è la vita a esser presa per il culo! [Heerokeem]

  13. #13
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    Predefinito mah

    realmente sono molto deluso da questo forum si continua a nascondera la verità sul doping chiudendo un forum, peggio di quando su italia uno al bivio c'era Carla Girardello e Ospite Luigi Colbax nessuno in quell'occasione ha parlato del raele problema del mondo culturistico e sportivo
    i moderatori di questo forum metteno al bando come tutti chiunque parli del problema per me sbagliato.
    per questo pessimo atteggiamento di politici e di molti atletucoli che ci sono morti nello sport.
    la droga in certe quantità è stata legalizzata al fine di autouccidersi
    il doping no, ma tutti gli sportivi lo usano eccetto alcuni tipo formula uno moto e similari, ma il ciclismo o l'atletica trovatene uno pulito.
    io penso che vada legalizzato il doping al fine di non far comprare di contrabbando sostanze mal lavorate, alla fine il doping è definito farmaco di carattere morale, benissimo si è consapevoli dei rischi chi lo vuole lo usa chi no non lo usa ,
    e finiamola di dire che nella AINBB sono Natural

  14. #14
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    ...non ciò capito 'na mazza.

  15. #15
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    Citazione Originariamente Scritto da Cesare.G Visualizza Messaggio
    ALT! Evitiamo di creare allarmismo o di distorcere la realtà.

    Quello a cui tu accenni è il cosìdetto "cuore d'atleta", clinicamente conosciuto come "ipertrofia cardiaca da sport".

    Vi spiego come funziona la questione:

    Il cuore è un muscolo e, come tale, subisce delle variazioni come risposta funzionale alle sollecitazioni dell'allenamento. Grazie ai meccanismi del metabolismo proteico, in seguito a un allenamento costante si ha una prevalenza dell'anabolismo sul catabolismo, con conseguente ispessimento delle strutture fondamentali del muscolo, le miofibrille. Questo fenomeno investe essenzialmente tutti i muscoli coinvolti nell'esercizio fisico e, quindi, anche il cuore.

    Tale aumento delle dimensioni (ipertrofia cardiaca) è particolarmente evidente se l'esercizio fisico praticato ha caratteristiche aerobiche ed è di media o lunga durata (sport di resistenza).

    L'effetto dello sport di resistenza è spiegabile dalla necessità di mantenere elevata, per un lungo periodo di tempo, la gittata cardiaca, a fronte di una pressione arteriosa di poco superiore a quella in condizioni di riposo. Questa esigenza richiede un aumento della gittata sistolica e, per far fronte a questa necessità, il fisico "risponde" con una aumento della cavità cardiaca. Questo fenomeno è facilmente quantificabile, in quanto è possibile dai dati ecocardiografici ricavare parametri significativi. Tra questi, alcuni sono utilizzati per quantificare l'ipertrofia: la massa del ventricolo sinistro (espressa in g), le dimensioni del ventricolo sinistro alla fine della diastole (in mm), la gittata pulsatoria (in ml), lo spessore della parete del ventricolo sinistro e lo spessore del setto (entrambi in mm).

    Se invece gli spessori rimangono normali ma aumenta il volume delle cavità si parla di ipertrofia eccentrica, osservata in molti altri sport di resistenza [2].

    L'ecocardiografia è un esame ripetibile che permette di monitorare il volume delle cavità cardiache durante tutto il corso di una stagione agonistica e durante i periodi di riposo. Infatti è stato messo in evidenza che in seguito a una riduzione o all'interruzione dei carichi di allenamento, l'ipertrofia cardiaca si vanifica, riportando il cuore a dimensioni confrontabili con i soggetti sedentari.

    Oltre a influire sulle dimensioni del cuore, l'allenamento induce altre modifiche, come l'aumento della capillarizzazione del tessuto cardiaco e un aumento del flusso coronarico. Le caratteristiche del cuore d'atleta possono essere spiegate da vari fattori: l'aumento della massa plasmatica e del contenuto intracellulare di RNA (che aumenta e ispessisce le miofibrille) e l'aumento delle dimensioni dei mitocondri.

    Purtroppo altri motivi posso modificare il cuore. L'ipertensione, ad esempio, è un fenomeno pericoloso per la salute del cuore ed è accompagnata da un aumento delle dimensioni del cuore stesso. Per questo motivo spesso si confonde (ma un medico non dovrebbe farlo!) l'ipertrofia del cuore di atleta con l'ipertrofia indotta dalla condizione patologica dell'ipertensione. Tuttavia vi sono due differenze fondamentali: l'aumento della pressione all'interno della cavità cardiaca e del postcarico nell'ipertrofia da ipertensione permane sempre e non è limitato al solo periodo dello sforzo muscolare. Inoltre nel caso dell'ipertrofia patologica tale aumento è decisamente più elevato.

    Per concludere, non esiste alcuna prova sperimentale che il cuore d'atleta sia una condizione potenzialmente pericolosa, che sia cioè ai limiti di una condizione patologica o sia un fattore di rischio in un cuore sano. Si tratta quindi di una conferma di come di per sé l'esercizio fisico per un cuore sano non sia un pericolo, ma un modo per migliorare il suo funzionamento. Risulta però fondamentale la pratica sportiva previa la verifica non solo dell'assenza di patologie cardiache, ma anche di un basso rischio cardiovascolare.


    Citazioni:
    J. Morganroth et al: Comparative left ventricular dimensions in trained athletes, Ann. Intern. Med., pagg. 82-521, 1975.
    M. C. Milliken et al: Left ventricular mass by magnetic resonance imaging in male endurance athletes, Am. J. Cardiol., pagg. 62-301, 1988.
    Non concordo del tutto. L'allenamento aerobico porta a una dilatazione dei ventricoli cardiaci in senso eccentrico. L'allenamento anaerobico intenso (sollevamento pesi) porta ud una ipertrofizzazione del miocardio in senso concentrico.
    Non voglio assulutamente creare allarmismi ma semplicemente dire che ,secondo me , il lavoro anaerobico deve essere sempre abbianto ad un buon lavoro aerobico e sfido qualunque medico a dire che dico qualcosa di insensato.
    Infatti chi soffre di ipertensione dovrebbe orientarsi verso discipline ad elevata componente aerobica (estremizzando). gli elevati valori di pressione sistolica raggiunti durante le attività di potenza o durante gli esercizi con carichi pesanti (BB) rendono tali discipline potenzialmente dannose per il soggetto iperteso

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