Allora, le dosi sono per 4 persone:
500 gr di polpa di cinghiale magrissima (si trova anche surgelata)
1 cipollotto 1 spicchio di aglio 1 rametto di rosmarino
1 tazza di olive nere (meglio senza nocciolo)
1 tazza di passato di pomodoro
½ bicchiere di vino rosso
1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
Sale e pepe
Tritate lo scalogno, l’aglio e il rosmarino e rosolate il trito con l’olio.
Aggiungere la carne di cinghiale tagliata a pezzetti grossi come un dado. Rosolare a fiamma vivace, bagnare con il vino e fare sfumare l’alcol.
Aggiungere prima un po’ di brodo , continuando la cottura per circa 30-40’, poi la passata di pomodoro e le olive intere o snocciolate.
Cuocere ancora per 40-50’ fino a ottenere una carne morbida e un sugo di buona consistenza. Regolare di sale e pepe. Se necessario utilizzare man mano un po’ di acqua calda nel caso la preparazione tendesse ad asciugarsi troppo.
A me piacciono molto le bietole insieme a questo piatto, si trovano anche già cotte. Si possono aggiungere negli ultimi 10 minuti di cottura del cinghiale, e ci stanno benissimo. Ma vanno bene anche altri tipi di verdure, come ad es. gli spinaci, i finocchi ecc...
Se non vi piace il cinghiale si può usare carne di maiale, purchè sia magrissima.
Se si ha la possibilità di reperire cinghiale fresco invece che surgelato vi consiglio di mettere la carne in infusione la sera prima, con alloro, bacche di ginepro, pepe, tutti gli odori e aceto diluito in acqua oppure vino. La carne fresca è più forte come sapore e altrimenti sa di "selvatico".
Questo piatto, così com'è, ha praticamente solo proteine e grassi, niente o quasi carboidrati.
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