Ho trovato questo scritto sul web e, ritendendolo molto appropriato al momento, ho deciso di copia-incollarlo.
Sarà difficile dire
"morto un Papa se ne fa un altro".
Ci eravamo troppo affezionati
ad un Papa venuto da un paese lontano lontano,
il vicario di Cristo sulla terra,
che ha guidato la chiesa per oltre un quarto di secolo.
Era il 16 ottobre 1978,
quando fu annunciato GAUDIUM MAGNUM HABEMUS PAPAM,
ed in mezzo a noi lo abbiamo sempre sentito
un uomo semplice ed umile.
Quanti ricordano il suo primo discorso,
in cui disse: "Se sbaglio, mi corrigerete",
conquistandosi i cuori e la simpatia di noi tutti.
Esiste una generazione con meno di trent'anni,
che ha conosciuto solo lui,
apostolo nel Terzo Millennio della Fede.
Porta la croce di Cristo fino alla fine,
un uomo che si fece prete
e mai avrebbe potuto immaginare
di reggere sulle sue spalle la guida del cattolicesimo.
Ci sarà difficile dimenticare questo Papa della gente,
questo Papa che ha difeso la vita e la dignità dell'uomo
contro l'ipocrisia e la malvagità del mondo.
Questo capo, questo santo vivente,
c'ha strappato le lacrime di Maria,
madre di tutti noi, le lacrime di Maria sotto la croce.
Oggi comprendiamo il suo motto TOTUS TUUS,
"completamente tuo, Maria, Santa Madre di Dio".
La mano della Madonna l'ha salvato quel 13 maggio 1981,
quando le forze delle tenebre volevano strapparcelo,
ma, come per Lazzaro, che fu risuscitato da Gesù,
sta giungendo l'ora più buia anche per lui,
l'ora in cui la nostra Fede viene messa alla prova,
il passaggio tra questo mondo e quello in cui
Cristo ha preparato un posto per ciascuno di noi.
Arrivederci Santità, confidando in Dio
di rivederci tutti dall'altra parte,
in quel Regno dei Cieli di cui Gesù ci ha parlato.
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