Immaginate una carrozza trainata da cavalli e guidata da un cocchiere.
Carrozza, cavalli e cocchiere hanno un Padrone che decide dove questi devono andare.
“Secondo un insegnamento antico, del quale sussistono tracce in molti sistemi di ieri e di oggi, l’uomo che abbia raggiunto il completo sviluppo possibile, un uomo nel vero senso della parola è composto di quattro corpi.” “Nel linguaggio figurato di certi insegnamenti orientali, il primo è la carrozza (corpo), il secondo è il cavallo (sentimenti, desideri), il terzo è il cocchiere (pensiero), e il quarto è il Padrone (Io, coscienza, volontà).”*
Se vogliamo spingere la nostra carrozza oltre i suoi limiti può essere solamente il Padrone a deciderlo. Il Padrone prima di tutto dovrà essere in grado di farsi ascoltare e convincere il cocchiere. Purtroppo normalmente il cocchiere dorme oppure perde tempo dietro a cose inutili e, se lasciato libero, non farà altro che far girare a vuoto i cavalli e la carrozza. Infatti, come sa Franco Battiato, il cocchiere in genere è così addormentato che non riesce neppure a sentire “La voce del padrone” e, in molti casi, non sa neppure di avere un Padrone.
Una volta che il cocchiere avrà ascoltato la voce del Padrone sarà lui a dover convincere i cavalli a mettersi in cammino. Per farlo dovrà prima di tutto addomesticarli e poi, per tutto il percorso, fare in modo che questi siano ben nutriti ed in salute, controllare che siano sempre legati opportunamente alla carrozza e che le redini siano sempre saldamente nelle sue mani.
Il cocchiere dovrà anche sempre assicurarsi di mantenere la carrozza in buone condizioni, trattandola bene e imparando a riparare i piccoli guasti che potranno esserci durante il cammino. Il cocchiere dovrà stare sempre sveglio e vigilare sui cavalli per evitare che si imbizzarriscano portando la carrozza fuori dal percorso deciso dal Padrone o che addirittura danneggino la carrozza in modo irreparabile.
Il Padrone a sua volta dovrà sempre far “ascoltare la sua voce” ed assicurarsi che il cocchiere rispetti gli impegni presi e per evitare che si addormenti portando cavalli e carrozza fuori strada.
Per lavorare sul nostro corpo (la carrozza), noi (il Padrone) dobbiamo prima di tutto convincere la nostra mente (il cocchiere) che dovrà essere in grado di guidare i nostri desideri e le nostre "emozioni" (i cavalli): i motori di ogni risultato sul piano fisico.
* Da Frammenti di un insegnamento sconosciuto di P.D. Ouspensky
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