Originariamente Scritto da
.:überfranz:.
oggi saro' serio, una delle poche volte
perche' a me piace ridere e far ridere la gente intorno a me, ma stavolta parlero di cose serie e vi faro' (spero) ridere comunque, quindi per favore leggete qui! :
ok, vorrei fare un paio di riflessioni su due cosette accadute ultimamente.
questa sottospecie di malattia mi ha dato tempo per pensare, e anche di apprezzare certe cose.
quando siamo sani, non ci accorgiamo di quanto siamo fortunati, possiamo fare cio' che ci piace, allenarci, andare a giro, mangiare, camminare, e magari ci lamentiamo perche' dobbiamo fare cose che non ci piacciono come lavare, spazzare, fare le pulizie i compiti.
avere dolori costanti e lancinanti mi hanno fatto pensare ad una parte del mio corpo interna che io non ho mai visto e che non si era mai fatta sentire se non ora. e quella parte ha preso tutte le mie energie, ci pensavo fisso qualsiasi cosa facessi. e non vedevo l'ora di tornare come prima, e guardavo la gente in giro che non capisce quanto e' fortunata a poter camminare senza pensare ad altre cose. poter fare le cose che piu' ci piacciono e' un privilegio, ma poter fare tutto anche le cose che non vogliamo fare ha come presupposto che stiamo bene. e solo questo dovrebbe farci felici. ma spesso non lo siamo.
oltre ad essere stato male ho fatto anche il mio primo tirocinio a scuola, esperienza unica in una seconda elementare con una bambina down di 9 anni. questa bambina ha logicamente delle disfunzioni cerebrali che non le permettono di poter vivere una vita al pari degli altri bambini "normali" ma lei e' bravissima e lotta tutti i giorni per imparare l'alfabeto, a leggere e scrivere e contare. alla fine della giornata era stanchissima e lo ero anch'io, pero' mi dava veramente un sacco di input per pensare a certe cose, quanto siamo fortunati noi che possiamo leggere e scrivere e contare con la facilita' minima, e a volte ci lamentiamo anche perche' non abbiamo voglia... io spero che qualcuno di voi che fa la scuola mi legga, ma anche la gente che va di malumore a lavoro, perche' e' un lavoro di merd.a, e pensi alla fortuna che ha invece di piangersi addosso, che puo' camminare a lavoro, puo' stare a scuola, puo' fare i compiti, e l'uomo medio dovrebbe smettere di lamentarsi e prendersela con tutto e tutti, perche' non capisce alla fine quanto e' fortunato. cerchiamo di concentrare le nostre energie su qualcosa di costruttivo, ed essere anche sereni con noi stessi. una volta capito questo, avremo sicuramente una visione nuova della vita, e non ci lasceremo percuotere dalle piccole cose che ci circondano, spesso materiali.
oggi sono contento perche' mi sono allenato dopo due settimane, non importa cosa ho fatto, ma sono contento perche' ho potuto farlo.
ciao a tutti
Franz
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