Un eterna battaglia che si proclama dai secoli più antichi,i più accaniti sostenitori che si combattono l'un l'altro per decidere chi sarà il migliore.
Quello che voglio con questo post?Iniziare una discussione a pieno regime.
Dal mio punto di vista personale,vedo utili tutte e 2 le metodologie se ben inserite in un programma ben contestualizzato.
I motivi:
1)Mi piace utilizzare la multifrequenza per abituare un principiante ad utilizzare dei carichi più elevati con una buon volume di allenamento settimanale,senza stressare troppo un unica seduta allenante.
La ritengo utile nei periodi in cui ricerco un aumento del carico allenante.
Alto impiego delle fibre bianche ad alta soglia d'attivazione in quanto utilizzo alti carichi più frequentemente(comporta anche che il lavoro sia limitato a poche mensilità nel macrociclo,vista l'alta scarica a cui è sottoposto l'SNC)
2)Mi piace utilizzare la monofrequenza per un atleta intermedio,quindi che già sappia gestire un buon carico,aumentando quindi il carico di lavoro,l'intensità o ciclizzando i due elementi.
La trovo più utile in un contesto da ipetrofia anche se mi son trovato bene anche ad utilizzare basse ripetizioni nei base in mono e sfinire poi con il complementare.
Un equo impiego di ogni tipologia di fibra muscolare,concentrando l'impiego su elementi ipertrofici più specifici della multifrequenza,permette un maggior recupero al muscolo coinvolto.
Ecco qua qualche mio parere!
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