allora proviamo a fare un po' di chiarezza sullo stretching cercando non di partire da presupposti o da studi letti ma dalla logica delle conoscenze che abbiamo, visto che l'argomento per quanto complesso in realtà si focalizza su pochi punti di facile comprensione.
incominciamo a capire cosa allunghiamo
I fasci di fibre muscolari sono rivestiti da tessuto connetivo l'endomisio
un muscolo è formato da molti fascicoli racchiusi da uno strato esterno di tessuto connetivo chiamato perimisio.
Tutti i fascicoli sono rivestiti sempre dal TC chiamato epimisio
alle estremità dei muscoli abbiamo altro TC il tendine
è bene ricordare che il tessuto connettivo è molto più resistente delle fibre muscolari, perciò è il TC a limitare l'estensione delle fibre muscolari
Questo benedetto tessuto connettivo è formato da una sostanza basica e da due tipi di proteine basali, abbiamo fibre collagenose e elastriche. Le prime anno la funzione di resistere al carico e rappresentano il 90% del tendine. invece il tessuto elastico è composto da elastina e ha la caratteristica di dare elasticità. La sostanza base rimanente è chiamata mucopolissaccaride e agisce come lubrificante e colla.
nei muscoli invece tralasciando la loro composizione è utile sapere che possono essere fusiformi o pennati, nei primi le fibre muscolari si estendono lungo tutto il muscolo da tendine a tendine , nei secondi, soprattutto nei bipennati e multipennati, il tendine penetra fino al centro del muscoli, limitando la lunghezza ma permettendo al muscolo di aumentare la tensione massima.
Quando allunghiamo il muscolo in realtà il nostro lavoro non deve essere tanto diretto alle fibre muscolari ma al connettivo che ne limita l'allungamento.
Ora vediamo che cosa causa infortuni
La maggior parte degli infortuni è causata da una mancanza di equilibrio tra tono muscolare ed elasticità
è un presupposto errato pensare che un muscolo accorciato porti sicuramente ad un infortunio mentre un muscolo allungato . Chi fa test sul campo sa benissimo che può trovare.
Muscoli lunghi deboli
lunghi forti
corti forti
corti deboli
pensare che un muscolo corto abbia un tono eccessivo è un errore come pensare che un muscolo lungo non ne abbia
apro una piccola parentesi per parlare delle catene muscolari
il nostro corpo è formato non da pezzi di muscoli uniti assieme ma da catene. questo è ancora di più vero se parliamo dei muscoli posturali tonici i quali sono di natura fibrosi ed hanno un forte tono muscolare. Parlare di catene ci può far capire che spesso un muscolo svolge più di una funzione e allungarlo in una direzione può accorciarlo in un'altra.
Performance dovuta allungamento
per dire se lo stretching ci può aiutare nella nostra performance dobbiamo introdurre il sarcomero
i nostri ponti di actina e miosina hanno una distanza ideale per generare la massima tensione. se noi gli accorciamo prima del gesto atletico non riusciranno a produrre il massimo della tensione, si può dire che non hanno avuto il tempo di prendere la rincorsa.
Ma se invece prima di iniziare li allontaniamo eccessivamente la rincorsa sarà troppo lunga e l'effetto sarà comunque controproducente.
Questo è essenziale e dimostrato per gli sport di forza ed esplosività.
L'ateleta deve partire con i ponti actomiosinici nel range ottimale, quindi se sono troppo vicini lo stretching lo aiuterà (negli sport tipo pl questo non avviene quasi mai), ma se i ponti sono già allo stato ideale allungarli eccessivamente sarà controproducente.
in più l'allungamento influenza i parametri neuromuscolari diminuendo l'eccitabilità dei motoneuroni.
Va evidenziato che una delle funzioni del riscaldamento è quello di inalzare la temperatura corporea, questo determina un rilassamento della componente contrattile del muscolo e ne aumenta già di per suo l'elasticità. Ricordiamo in più che la flessibilità muscolo tendinea e l'elasticità muscolare sono due cose molto differenti.
come detto poi nell'altro post lo stretching è una contrazione passiva che imponiamo al nostro corpo, quindi vasocostringe e può danneggiare ulteriormente le fibre muscolari. non serve per prevenire i dolori muscolari anzi , ma può essere utile invece se finito l'allenamento il noto muscolare è rimasto troppo elevato. in questo caso dopo lo stretching lo riporteremo ad uno stato di norma.
morale della favola?
lo stretching può essere utile come inutile o dannoso. a seconda del soggetto e delle sue esigenze deve o non deve essere fatto.
porto il mio esempio
io ho un'ernia l4-l5 e ho la catena posteriore corta e contratta. Devo fare stretching? assolutamente no, non riuscirei a fare stacchi o i kt se allungassi la mia catena, il fatto che si è accorciata è un meccanismo di autodifesa del mio corpo che mi protegge. io non lo sapevo e prima facevo sempre stretching avvertendo sempre dolori alla schiena. mi sono fatto vedere e mi hanno detto questo. da allora niente più stretching niente più dolori. Poi anche qui bisogna vedere i compensi e tutto e non mi voglio dilungare oltre ma sicuramente quello che oggi il corpo compensa domani...?
dopo il morale della favola cosa consiglio
assolutamente riscaldamento prima e defaticamento dopo. Assolutamente mobilità articolare che è un'altra cosa rispetto allo stretching e qui si che bisogna lavorarci. poi se la persona ne ha necessità allora fare stretching ma sempre dopo aver fatto i test e valutato se ce nè il bisogno.
ultima cosa per chi fa sport fare stretching dinamico, cosa da molti vista come il diavolo ma essenziale per imparare a lavorare sui fusi neuromuscolari.
non mi dileguo oltre al massimo approfondisco dopo.
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