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Discussione: Scegliere il miglior metodo d'allenamento!

  1. #1
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    Predefinito Scegliere il miglior metodo d'allenamento!

    Posto anche qui quello che ho scritto altrove..una raccolta di principi che possono aiutare a far chiarezza e capire come allenarsi e come no. In tutto questo spero di non dire troppe ovvietà e/o cose già eccessivamente presenti nel sito.. in caso contrario me ne scuso, ma avevo bisogno di scrivere..

    Quante volte in palestra, e non solo, avete sentito frasi del tipo "io faccio l'heavy duty", "ma com'è l'Hit?", "il POF è il miglior metodo d'allenamento perchè distrugge il muscolo da ogni prospettiva.." etc etc.. Siccome oggi ho bisogno di sfogo, ho deciso di analizzare un po più analiticamente diversi tra i metodi d'allenamento più comuni/diffusi/alla moda nelle palestre di tutto il mondo.

    Premetto che sono contro tutti i vari santoni che fanno loro una tipologia di allenamento, e la vogliono estendere a tutti come "l'allenamento" da fare in palestra.. è uno sbaglio a prescindere. Ogni soggetto è diverso da un altro e, a prescindere da tutto, bisogna comunque fare i conti con la propria natura/genetica, senza per questo crearsi però degli alibi.

    Come accennavo prima e come tutti sappiamo, ci sono un mare di sistemi d'allenamento, tanti da mandare in confusione anche una persona davvero esperta nel settore. Il risultato di questa super offerta è che sempre più persone che si allenano, lo fanno scegliendo il metodo più "accattivante", più alla moda (vedi pilates o un esempio classico sono i supersets nei periodi di definizione..), senza magari analizzare le reali necessità e gli obiettivi del soggetto.

    Per fare questo metterei innanzitutto in evidenza alcuni principi di basilare importanza che ognuno dovrebbe prendere in considerazione prima di scrivere 3x10 o 6x2 etc:

    - ognuno di noi si adatta in modo simile allo stimolo dell'allenamento eseguito, ma la misura di questo adattamento dipende dalla propria genetica.
    Tutti sappiamo infatti che se più soggetti seguono uno stesso protocollo d'allenamento, non tutti otterranno gli stessi benefici. D'altronde se così non fosse, tutti potremmo essere/diventare Ronnie Coleman.. ma così non è!

    - Bisogna allenarsi seguendo il principio del sovraccarico.
    Nei nostri allenamenti dobbiamo usare una resistenza e quindi dei pesi superiori alla norma, altrimenti non andremo mai oltre il punto in cui il nostro fisico già si è adattato. Nel fare cioè però dobbiamo tenere conto di un fattore molto importante, soprattutto quando si raggiungono buone intensità: il recupero. La capacità di recupero infatti, anche se soggettiva, non è proprio direttamente proporzionale alla capacità di adattamento allo stress. Ecco perchè la soluzione migliore è suddividere gli allenamenti in split, cioè in più sedute settimanali ognuna delle quali è dedicata ad un determinato gruppo muscolare (o anche a più di uno). In ogni caso il recupero, che è diverso, oltre che di soggetto in soggetto, anche di muscolo in muscolo, va personalizzato altrimenti si rischia di non dare all'organismo il tempo necessario a recuperare lo stress subito.

    - Al principio di sovraccarico si ricollega strettamente quello della "famosa" sovracompensazione.

    Le fibre muscolari crescono in risposta all'allenamento eseguito seguendo un meccanismo di sopravvivenza all'interno del codice genetico.

    - In un programma di bodybuilding il muscolo allenato diventa ipertrofico come risposta all'allenamento stesso adattandosi a sovraccarichi, se si smette però di allenarlo il muscolo diventa nuovamente ipotrofico, si adatterà cioè a sopportare sforzi minori.
    Ecco perchè ogni protocollo d'allenamento deve tener conto delle cosidetta legge della reversibilità, in quanto, purtroppo, l'ipotrofia muscolare è raggiungibile in tempi sicuramente più brevi che l'ipertrofia. A questo proposito vorrei aggiungere che tutti coloro che han sentito parlare di memoria muscolare, non han sentito una cazzata, in quanto i cambiamenti neuromuscolari conseguenti un'intensa attività fisica perdurano a lungo, il che permetterebbe di riacquisire forza e volume muscolare più rapidamente di quanto possa avvenire la prima volta.

    - Nel seguire qualsiasi tipologia d'allenamento, bisogna anche considerare importantissimi fattori di adattamento neuromuscolare e di funzionalità.
    Si diventa, ad esempio, più forti nella panca, facendo la panca piuttosto che il chest press.. senza escludere magari che in un determinato contesto alcuni esercizi complementari a quello "target" possono essere molto d'aiuto. Inoltre bisogna comunque seguire tecniche d'allenamento sia generali di base sia specifiche all'obiettivo finale. Correre con dei pesi alle caviglie non vi porterà ad essere più veloci, anzi molte volte succede proprio il contrario. Occhio.

    - Come ormai ho detto più e più volte, i muscoli si adattano in modo molto specifico all'allenamento. Stessa cosa accade anche agli altri apparati ed ai tessuti diversi dai muscoli. E' questo il cosìdetto principio del SAID (Specific Adaptation to Imposed Demands), cioè adattamento a pecifiche richieste, appunto.
    Questo principio è piuttosto delicato e a volte crea dubbi se un atleta debba allenarsi per più di un abiettivo alla volta. Ad esempio, un'attività svolta al fine di migliorare la potenza aerobica, limiterà il livello di forza limite, in quanto sottopone il sistema energetico dell'ATP/CP richiesto per motivi diversi.

    - Per concludere dobbiamo evidenziare il principio della GAS.
    GAS sta per General Adaptation Syndrome e comprende 3 fasi: Fase d'allarme, causata dallo sforzo di un allenamento intenso (sovraccarico), Fase di resistenza, nella quale i muscoli si adattano a resistere in maniera più efficace ai pesi (sovracompensazione, SAID, principio dell'uso/non uso), Fase di esaurimento, nella quale c'è appunto l'esaurimento delle riserve e quindi bisonga interromprer l'allenamento. Da qui deriva il fatto che dopo un periodo di alta intensità d'allenamento, andrebbe eseguito un breve periodo d'allenamento ad intensità più bassa, proprio per dare la possibilità all'organismo di recuperare dopo lo stress traumatico obbligando i muscoli ad adattarsi.

    Detto questo (siamo solo all'introduzione eh ) abbiamo più o meno chiari quelli che sono i principi base su cui costruire ogni allenamento. Adesso vedremo come e perchè ogni diversa tipologia d'allenamento famosa è attacabile da più parti e non può funzionare per tutti e/o su tutti i gruppi muscolari.

  2. #2
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    Premessa, io inizio con alcuni tra i tanti metodi d'allenamento, poi si può sempre continuare ed aggiungerne altri..


    Heavy Duty:

    Teoria d'allenamento: In questa tipologia d'allenamento sostenuta da Mike Mentzer, bisogna scegliere un carico tale da arrivare ad utilizzare, nell'ultima ripetizione (che solitamente sono 6-10), tutta la propria capacità momentanea. In altre parole va scelto un peso nè troppo leggero nè troppo pesante, tale da arrivare al cedimento nell'ultima ripetizione.

    Obiezione: Non ci sono ricerche che supportano la teoria secondo la quale bisogna raggiungere l'esaurimento momentaneo.

    Teoria d'allenamento: Come già detto prima chi si allena con l'HD (che non è l'hard-disk ) tiene un range di ripetizioni tra 6 e 10. Mentzer infatti si era fatto sostenitore del principio secondo il quale un numero inferiore a 6 reps (ripetizioni) non stimola sufficentemente le proprie riserve, mentre superare le 12 reps porterebbe ad un eccessivo coinvolgimento cardiorespiratorio ancor prima di arrivare all'esaurimento muscolare.

    Obiezione: In questo caso non si tiene assolutamente conto delle differenze individuali, cosa che molte volte fa proprio la differenza (scusate il gioco di parole). Inoltre non vi è alcuna prova scientifica che stabilisca che il range di reps ideale sia tra 6 e 10-12. Al contrario è dimostrato che alcuni soggetti possono trarre notevoli benefici sia con un numero di reps inferiore a 6 che superiore a 12. Non viene nemmeno considerato in questo caso il principio del SAID che ho descritto nella prefazione.

    Teoria d'allenamento: L'HD presuppone un'intensità d'allenamento molto alta e quindi una forte motivazione sia fisica che mentale.

    Obiezione: Su questo si può essere d'accordo, ma va sottolineato il fatto che non tutti sono capaci di allenarsi in questo modo, non tutti devono allenarsi in questo modo e non tutti vogliono allenarsi in questo modo. Sono cose da considerare per non andare incontro a sicuri fallimenti.

    Teoria d'allenamento: L'HD prevede di allenare ciascun muscolo con la minor frequenza possibile.

    Obiezione: Innanzitutto trovo piuttosto astratto questo concetto.. che vuol dire minor frequenza possibile? E poi sarebbe un po come dire di allenare un muscolo il più frequentemente possibile. Non è un concetto facilmente quantificabile e comunque non si tratta tanto di frequenza d'allenamento ma piuttosto di capacità di recupero. Con una capacità di recupero maggiore ci si potrebbe allenare anche più frequentemente, ma la cosa è molto soggettiva. inoltre ragionando in questo modo si ignora anche il principio della GAS, rischiando di sotto o sovrallenarsi.



    POF (Position Of Flexion):

    Teoria d'allenamento: Il cosìdetto POF di Steve Holman sostiene di toccare il muscolo da tre angoli, in modo da poterlo allenare nel totale raggio di movimento. L'esempio più semplice per capire bene questa metodologia d'allenamento può essere fatto sui bicipiti. Se vogliamo allenare i suddetti muscoli con il POF faremo: curl manubri su panca inclinata (esercitando una posizione di stretching del bicipite), curl con bilancere (che rappresenta la posizione intermedia, nella quale c'è anche la sinergia dei deltoidi) e il curl concentrato (per dare enfasi alla posizione di contrazione/picco). Così facendo si dovrebbe ottenere una stimolazione muscolare unica, attivando il riflesso miotattico nella posizione di stretching, usufruendo della sinergia dei deltoidi nella posizione di mezzo e aumentando la resistenza nella posizione di contrazione/picco.

    Obiezione: Non ci sono ricerche che sostengono questa tesi, tesi comunque molto interessante e sicuramente unica. Io ho provato il POF (l'ho provato solo per i bicipiti) e ho avuto delle buone sensazioni, ma parliamo comunque di un'esperienza limitata e comunque non praticata sulla totalità dei muscoli. E' provato inoltre che non bisogna attaccare un muscolo di angolazioni diverse, ma scegliere 1-2 esercizi e sottoporre il muscolo alla massima tensione. Non mi ricordo nel POF di specifici riferimenti al numero di reps, frequenza e così via. In ogni caso non ci sono ricerche che sostengono tutto ciò.



    Body Contract:

    Teoria d'allenamento: In questa tipologia d'allenamento, Dan Duchaine articola il work-out in questo modo:
    1° giorno: spalle, bicipiti e tricipiti (muscoli piccoli che necessitano di un recupero minore);
    2° giorno: gambe, polpacci, addominali (muscoli più grandi che necessitano di un recupero maggiore);
    3° e 4° giorno: riposo;
    5° giorno: torace e schiena (muscoli, come le gambe, più grandi che necessitano di un recupero maggiore);
    6° e 7° giorno: riposo;
    Si carica il 70% di 1RM (ripetizione massimale) e si fanno 12 reps fino all'esaurimento dell'ATP di riserva entro 40 secondi, dopodichè un partner aumenta il carico fino all'85% di 1RM e si fanno ulteriori 3 reps negative. Questo perchè, secondo Duchaine, il 70% di 1RM coinvolge la maggior parte delle fibre, l'85% le coinvolge virtualmente tutte ed una % superiore all'85%, pur essendo più traumatica, ne coinvolge di meno. La contrazione eccentrica (negative) più produttiva si ha dopo aver raggiunto l'esaurimento concentrico.

    Obiezioni: Il principio secondo il quale bisogna effettuare un workout una volta a settimana per ogni parte del fisico non può essere applicato su tutti. La frequenza d'allenamento ideale dipende dalla capacità di recupero del soggetto, allenarsi più o meno frequentemente può portare a sovra o sottoallenamento. Ci sono molti casi, sia dal punto di vista del soggetto che dal punto di vista dei vari muscoli, in cui una frequenza di una volta a settimana non basta, e magari può essere adatta per un muscolo e non per un altro etc. Inoltre ci sono troppi numeri, troppe leggi. 3 set da 15 reps (12+3) che terminano in 40 secondi.. Beh, non vi è alcuna prova scientifica che i numeri 3, 15 e 40 siano la chiave per il successo.. non so magari provate a giocarli al lotto.. magari ottenete qualche risultato migliore. In ogni caso non possono essere una legge per tutti i soggetti e per tutti i gruppi muscolari. Inoltre a questi numeri aggiungerei anche le % di carico.. i livelli d'intensità proposti possono sicuramente essere efficaci, ma, come ormai ripeto in continuazione, non per tutti e in tutte le circostanze. Voi tutti siete sicuri di eseguire 12 reps con il 70% di 1RM?? E se io ne faccio di più, tranquillamente di più? E se invece ne faccio di meno? E poi, conosco il mio 1RM? Insomma anche il principio del SAID viene ignorato da questo metodo.
    Duchaine inoltre propone 1 settimana di pausa al mese, a meno che non ci sia un supporto chimico. Beh, a parte che non viene specificato di che supporto chimico si stia parlando (anche se facilmente intuibile), nono ci sono ricerche che stabiliscono la reale efficacia di questa settimana di pausa. Certo che una settimana di stop ogni tanto oppure un certo periodo di scarico periodico non fa sicuramente male, ma "imporre" 1 settimana di pausa completa ogni mese non è detto che sia sensato.
    E' discutibile anche la struttura del workout, dato che non possono essere aggiunti o sostituiti esercizi. Questa imposizione ovviamente è un errore a prescindere, dato che, al solito, non tutto va bene per tutti.. questa è una legge!



    HIT (High Intensity Training):

    E' una metodologia in parte simile all'Heavy duty, al quale si ricollega anche il metodo "superslow" e secondo il quale:
    1- Bisogna allenarsi ad alta intensità, ragiungendo quindi l'esaurimento muscolare;
    Senza dubbio che raggiungere l'esaurimento muscolare va a costituire un workout intenso, ma questo non è detto che rappresenti la chiave per un maggiore/migliore adattamento. Principio della GAS ignorato.
    2- Bisogna cercare di aumentare, anche di poco, il carico e le reps ogni volta rispetto al precedente workout.. bisognerebbe insomma seguire una doppia progressione.
    Per molti di voi già quest'affermazione si commenta da sola. Per certi aspetti non ha nemmeno senso. Ignora i principi del SAID e della GAS e, quasi certamente, ignora anche l'atrofia!
    3- Bisogna svolgere da 1 a 3 set per ogni esercizio, in quanto sembrerebbe che non ci sia alcuna differenza significativa nell'eseguire un esercizio per una, due o tre volte.
    Questo principio è del tutto smontato da diversi studi e ricerche che hanno dimostrato proprio il contrario.
    4- Bisogna raggiungere l'esaurimento muscolare entro un certo numero di reps, indicate in range di 15-20 per le cosce, 10-15 per le gambe e 6-12 per la parte superiore del corpo.
    Anche questo è un principio del tutto sballato che non considera le differenze individuali. Soggetti con muscoli a contrazione rapida, possono allenarsi con un minor numero di reps e set, viceversa quelli che hanno muscoli a contrazione lenta.
    5- Bisonga eseuire le reps con la giusta tecnica, cioè in modo lento e controllato e non rapido ed esplosivo per evitare di esporre i muscoli, articolazioni e tessuti connettivi a forze potenzialmente pericolose.
    I movimenti "lenti" non sono sempre efficaci. Questo non significa che l'esecuzione raccomandata dall'HIT sia sbagliata, anzi, soprattutto nelle prima fasi dell'allenamento risulta molto valida, ma non può essere estesa a tutto e a tutti. Prova a far allenare sempre in slow reps un atleta di velocità. E poi l'HIT parla di sicurezza muscolare e articolare.. e poi mi parla di movimenti lenti..?!?!! Ricordiamoci che la vita è fatta di movimenti ballistici e che molte volte gli infortuni avvengono al di fuori delle palestre, proprio perchè non siamo allenati ai movimenti ballistici, quindi veloci ed esplosivi.
    6- Bisogna enfatizzare i gruppi muscolari maggiori.
    Beh su questo si potrebbe anche essere d'accordo in parte.. solo in parte. Infatti, ad esempio, per un bodybuilder potrebbe essere più importante allenare per primi i punti deboli, magari per altri no, ma per lui si.
    7- L'allenamento di forza va fatto 2-3 volte a settimana a giorni alterni, infatti 48-72 ore sarebbero sufficenti, secondo i sostenitori dell'HIT, per smaltire un workout di forza e ricostruire le scorte di carboidrati.
    I tempi mensionati sopra a volte sono sufficenti a volte no, dipende, oltre che dal soggeto, anche dal muscolo coinvolto. A riguardo ricordo che i muscoli grandi, quelli a contrazione rapida, le donne recuperano meno rapidamente di quelli piccoli, quelli a contrazione lenta, degli uomini e che è più veloce il recupero da un allenamento con movimenti lenti che veloci, oltre che più si avanza con l'età maggiore è il tempo di recupero a prescindere. Molti atleti si allenano 2 volte al giorno.. allora? Come la mettiamo? Ragazzi ricordiamo le differenze individuali.
    8- Bisogna annotare accuratamente i propri workout.
    Su questo si può solo concordare pienamente. E' un ottimo metodo per verificare il percorso che si sta seguendo e per avere anche termini di paragone con diversi periodi e per poter eventualmente capire e correggere i propri errori.

  3. #3
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    Weider:

    Il "metodo Weider" esiste da oltre 50 anni e, nel corso degli anni, si è sviluppato inglobando varie idee sull'allenamento che sono emerse pian piano. Merita quindi di essere mensionato e descritto almeno a grandi linee. In realtà non si tratta di un vero e proprio metodo d'allenamento, ma di una serie di principi raccolti dallo stesso Weider nel corso degli anni, principi tra i quali spicca sicuramente quello di organizzare i propri workout in modo da allenare specifiche parti del corpo in un determinato giorno.. il cosìdetto split system.
    Diciamo che i principi del Weider system possono essere riassunti in 3 categorie:

    1. Principi che aiutano a pianificare il proprio ciclo d'allenamento.
    2. Principi che aiutano ad organizzare il proprio workout.
    3. Principi che aiutano a svolgere gli esercizi caratterizzanti i workout.

    Principi che aiutano a pianificare il proprio ciclo d'allenamento.
    1. Allenamento a cicli: suddividere l'anno d'allenamento in cicli in modo che il fisico si mantenga sempre reattivo all'adattamento.
    2. Allenamento a Split: suddividere i propri workout in modo da allenare specifiche parti del corpo.
    3. Confusione muscolare: i muscoli si adattano ad un tipo di sforzo quando quest'ultimo viene applicato in modo costante e continuativo nel tempo. Ecco perchè, periodicamente, è molto utile "cambiare qualcosa" come gli esercizi, l'esecuzione, i set, le reps, i carichi, i recuperi etc etc.
    4. Sovraccarico progressivo: Necessario per far si che i muscoli lavorino più intensamente superando l'adattamento raggiunto dopo un certo periodo.
    5. Allenamento istintivo: col tempo i bodybuilder acquisiscono la capacità di scegliere in maniera istintiva gli allenamenti ottimali (e spesso anche l'alimentazione) per lo sviluppo dei loro muscoli. Qui ovviamente l'esperienza è un fattore molto importante.

    Principi che aiutano ad organizzare il proprio workout.

    1. Allenamento con il set system: in passato c'era la tendenza a dedicare un set per ogni parte del corpo. Il set system si basa invece su set multipli per ogni esercizio di ogni gruppo muscolare, in modo da portare il massimo sforzo d'adattamento.
    2. Allenamento in super-set: eseguire una serie per un determinato gruppo muscolare seguita subito dopo da una serie per il gruppo muscolare opposto (esempio bicipiti-tricipiti).
    3. Allenamento in bi-set, tri-set, giant-set: consiste nel fare 2,3 o 4-6 esercizi per lo stesso gruppo muscolare, con pause davvero ridotte tra un set e l'altro.
    4. Rest-pause: ce ne sono diverse varianti.. in generale con un carico dell'85-90% del proprio massimale si eseguono 2-3 reps, ci si riposa 5-10-15-20 secondi e si fanno altre 2-3 reps.. altri 5-10-15-20 secondi di pausa e altre 2-3 reps e così via per 3-5 volte, prima di fare un recupero più lungo.
    5. Priorità muscolare: dare priorità, in base al workout, ai gruppi muscolari carenti o, più in generale, allenare prima i gruppi più grandi dato che richiedono un dispendio energetico maggiore.
    6. Pre-affaticamento: fare prima un esercizio specifico (esempio croci) seguito subito dopo da uno composto (esempio panca). In questo modo il muscolo target dovrebbe essere stressato maggiormente in quanto nel secondo esercizio, quando il muscolo è già affaticato dall'esercizio specifico, ci sarà l'ausilio maggiore dei muscoli sinergici (esempio tricipiti e deltoidi).
    7. Allenamento piramidale: penso che lo conosciamo tutti.
    8. Serie decrescenti: conosciuto di più forse come stripping. Si sceglie un carico pesante, si eseguono un tot di reps (solitamente 6-10), si diminuisce il carico di circa il 20-30% e si continua con altre reps senza pause e così via fino ad arrivare ad un peso praticamente nullo.
    9. Allenamento istintivo: come ho già detto prima, col tempo i bodybuilder acquisiscono la capacità di scegliere in maniera istintiva gli allenamenti ottimali (e spesso anche l'alimentazione) per lo sviluppo dei loro muscoli. Qui ovviamente l'esperienza è un fattore molto importante.

    Principi che aiutano a svolgere gli esercizi caratterizzanti i workout.
    1. Isolamento: sappiamo tutti quanto sia difficile e a volte impossibile "isolare" un gruppo muscolare, ma comunque non è impossibile scegliere degli esercizi che fanno di ogni muscolo il motore principale di quel dato esercizio.
    2. Cheating training: forzare, prevalentemente nelle ultime reps, l'esecuzione dell'esercizio.
    3. Tensione continua: mantenere il muscolo in tensione lenta e continua per aumentare lo sforza delle fibre rosse. A questo proposito sono molto utili esercizi eseguiti ai cavi.
    4. Ripetizioni forzate: arrivati quasi all'esaurimento concentrico, si continua, solitamente per altre 2-3 reps, grazie all'assistenza di un partner.
    5. Flushing: fare una certa sequenza di esercizi, set e reps che portino ad un notevole pompaggio di sangue nel muscolo allenato, in modo che si possa migliorare col tempo la capillarizzazioneche e possano meglio affluire i nutrienti al muscolo stesso.
    6. Serie Burns: consiste nell'effettuare dei movimenti veloci e parziali alla fine di un determinato set. Esempio: faccio 8 reps di panca piana con un rom (arco di movimento) completo e poi faccio altre 3-5 burns reps, dove sposto il bilanciere solo dal petto a 10-15 cm a salire.
    7. Ripetizioni negative: tecnica d'altissima intensità, dove, con l'ausilio di un partner, si eseguono delle reps eccentriche (dette anche appunto negative). Questo metodo coinvolge più cellule muscolari perchè, nella fase negativa di un'alzata, si può tranquillamente usare un carico superiore anche del 30-40% rispetto a quello che si riesce ad alzare in fase concentrica.
    8. Contrazione massima o di picco: eseguire un determinato esericizio, curando con particolare attenzione la fase di massima contrazione (picco) e mantenendola per un paio di secondi. Classico esempio può essere fatto sull'esercizio di curl con manubri per i bicipiti, dove alla fine dell'alzata, contraiamo volontariamente il bicipite e manteniamo questa contrazione di picco per 2-3 secondi prima di iniziare la fase eccentrica.
    9. Superspeed: eseguire determinati esercizi con una rapida accellerazione al fine di stimolare le fibre a contrazione veloce difficili da raggiungere.
    10. Allenamento istintivo: come ho già ormai più volte, col tempo i bodybuilder acquisiscono la capacità di scegliere in maniera istintiva gli allenamenti ottimali (e spesso anche l'alimentazione) per lo sviluppo dei loro muscoli. Qui ovviamente l'esperienza è un fattore molto importante.



    Il principio delle 5 R:
    Concludo questo post, che spero possa essere d'aiuto come linea guida per molti, evidenziando un principio che deve stare alla base di ogni tipo d'allenamento.. le 5 R sarebbero:

    - ROM
    : Tutti i movimenti vanno eseguiti con il massimo arco di movimento articolare.

    - RIPETIZIONI: Le reps vanno continuamente aggiustate in base ai miglioramenti o peggioramenti del soggetto. E' molto importante, in ottica di bodybuilding, l'alternanza delle reps, in modo da conivolgere i maggior numero possibile di substrati muscolari.

    - RESISTENZA: Il carico deve essere settato in modo tale da poter effettuare il rom completo di un determinato movimento senza compierre movimenti forzati o aiutandosi con il resto del corpo e dev'essere continuamente aggiustato in base ai miglioramenti o peggioramenti del soggetto.

    - RIPOSO: Il riposo tra un set e l'altro è importante e soggettivo. Molte anzi, troppe volte si vedono allenamenti con recuperi standard anche lì dove invece sarebbe necessario un po di riposo in più.

    - RECUPERO: Non va confuso con il riposo.. Il recupero è il riposo tra un allenamento ed un altro ed è ancor più soggettivo del riposo tra i set. Bisogna imparare ad ascoltare il proprio corpo.. se oggi dobbiamo fare un workout pesante e sentiamo di non aver ancora recuperato dall'ultimo wo, inutile fare gli eroi, recuperiamo un altro giorno oppure inseriamo un workout meno intenso. Questo ci aiuterà notevolmente anche ad evitare sovrallenamento e possibili infortuni da microtraumi cumulativi.

  4. #4
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    veramente un ottimo lavoro, scritto anche in modo scorrevole e simpatico!
    rep +!

  5. #5
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    bravo rep+

  6. #6
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    finalmente un pò d'ordine nella mia testa
    bravo

  7. #7
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    Grazie ragazzi, mi fa piacere che avete gradito..

    Se, sulla base di quello che ho scritto, vogliamo discutere di altri sistemi d'allenamento, basta dirlo..

  8. #8
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    Rep+ anche da parte mia!

  9. #9
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    bello, rep+
    Nessun uomo ha il diritto di essere un dilettante in materia di preparazione fisica. E' una vergogna per un uomo invecchiare senza vedere la bellezza e la forza di cui il suo corpo è capace.

  10. #10
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    bravo, ho imparato cose nuove e messo ordine nelle idee che già avevo

  11. #11
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    aggiungo anche la mia umile rep.
    Parlaci delle due dottrine opposte d'allenamento.
    B.I.I.O vs ARNOLD (Per arnold intendo 6 allenamenti a settimana con un gruppo muscolare al mattino e uno alla sera).
    Poi di una via di mezzo cosa pensi?
    5 allenamenti a settimana con un gruppo fatto 2 volte a rotazione
    una settimana 2 volte i dorsali, un'altra 2 volte i pettorali, un'altra 2 volte le spalle etc...
    "Guardare i video di Coleman&Co per imparare la tecnica è come guardare i porno per fare educazione sessuale. Semplicemente non rispettano la realtà"

  12. #12
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    Citazione Originariamente Scritto da lukenadal Visualizza Messaggio
    aggiungo anche la mia umile rep.
    Parlaci delle due dottrine opposte d'allenamento.
    B.I.I.O vs ARNOLD (Per arnold intendo 6 allenamenti a settimana con un gruppo muscolare al mattino e uno alla sera).
    Poi di una via di mezzo cosa pensi?
    5 allenamenti a settimana con un gruppo fatto 2 volte a rotazione
    una settimana 2 volte i dorsali, un'altra 2 volte i pettorali, un'altra 2 volte le spalle etc...
    Premetto che io sono "contro" il BIIO.. e in generale contro tutte quelle teorie portate avanti da "santoni" a scopo di bussiness e che si prefiggono di far seguire schemi, metodologie uniche per tutti. A queste condizioni QUALSIASI tipo d'allenamento è un fallimento. Magari su me funziona ma su di te no.. e quindi? Devo per forza cambiare qualcosa.. ecco come l'allenamento si deve personalizzare.. magari avendo delle linee guida, ma non delle leggi tipo bibbia..

    Il BIIO di Claudio Tozzi.. analizziamolo..
    Innanzittutto si spinge troppo sul "natural bodybuilding" come se tutto il resto che viene proposto sia esagerazioni da dopati.. già la cosa non mi piace proprio e dimostra una forte vena commerciale.
    L'autore quindi propone un body building più umano, più vicino alle esigenze delle persone normali di tutte le età, che magari non hanno molto tempo per allenarsi. Quindi non è riservato soltanto a pochi eletti, magari aiutati dai farmaci. (Ecco.. il riferimento al doping c'è sempre..). Insomma, un nuovo body building capace, con due, massimo tre ore settimanali, di rafforzare i muscoli, abbassare il grasso corporeo, rallentare l’invecchiamento, impedire l’osteoporosi, stare in forma, avere più successo con le donne, vincere al superenalotto, camminare sull'acqua, trasformare le pietre in pane etc etc.

    In poche parole ci vorrebbero far credere che allenandoti di meno, molto meno, cresci di più, molto di più.

    Beh questo concetto è molto interessante, se prendiamo in considerazione il fatto che allenamenti troppo lunghi risultano essere tropo stressanti sia per il snc che per l'organismo in genere innanlzando notevolmente i livelli di cortisolo, ormone fortemente catabolico. Ma questo non deve diventare quasi una paura ad allenarsi perchè sennò catabolizzo.

    Il metodo BIIO è basato su esercizi base, poiché danno una pressione superiore alla muscolatura, permettono l'utilizzo di grandi carichi e portano a uno stimolo ipertrofico maggiore.
    Su questo sono d'accordissimo come tutti, penso.. però è anche vero che non tutti possono fare gli stessi esercizi, vogliono fare gli stessi esercizi, devono fare gli stessi esercizi.. quindi fare un elenco di esercizi liberi e proporlo a tutti non è cosa saggia.

    Gli esercizi "proposti" dal BIIO sono quindi:
    panca per il petto, panca con impugnatura stretta per i tricipiti, lento avanti per le spalle, tirate inverse per i dorsali, curl per i bicipiti e squat per le gambe/cosce.
    Come già detto, si fa un elenco di esercizi, senza prendere in considerazione le differenze individuali. Infatti, ad esempio, in alcuni soggetti sarebbe decisamente meglio lavorare con dei manubri piuttosto che con il bilancere.. ma questo è solo un'esempio.

    Gli abbinamenti muscolari vengono organizzati seguendo l'accoppiamento tirata/spinta. Quindi in una seduta allenerò pettorali, spalle e tricipiti, mentre nell'altra allenerò dorsali e bicipiti.
    La suddivisione tirata/spinta viene indicata dall'autore come ottimale, in quanto permette di sfinire i muscoli in un tempo minore lavorando in sinergia. E' un discorso perfettamente logico e giusto, ma non lo può essere per tutti.
    In questo modo, come già detto, vengono ignorate le differenze individuali. E' possibile infatti che io, per un determinato gruppo muscolare (esempio eh..) abbia bisogno una frequenza maggiore.. quindi? Come la mettiamo?

    Altri principi su cui insiste il BIIO: "Allenarsi quando gli ormoni sono pronti
    A seconda del periodo dell'anno, cambiano gli ormoni in circolo nel sangue; per questo motivo saranno più indicati certi allenamenti rispetto ad altri.
    Non stressatevi tra gennaio e marzo, per esempio, perché l'ormone dello stress, il cortisolo, è mediamente alto; prevedete quindi sedute di allenamento molto corte, in modo da non aggiungere altro ormone catabolico (ricordate in ogni caso che una seduta non deve mai durare più di 1 ora, 1 ora e 20 minuti).
    "

    A parte che parlare di ormoni in regimi natural mi sembra alquanto bizarro e comunque scarsamente controllabile, comunque che succede se io mi dovessi allenare 5 volte a settimana per 20-30 min.. cioè smettere quando i livelli di gh sono alti e il cortisolo ancora non ha prevalso? Potrebbe essere una strada.. ma non ne faccio un libro e cerco di diffondere questa teoria come la bibbia dell'allenamento natural.

    Altra, secondo me, cavolata: "In primavera-estate, con l'ormone della crescita al massimo, potete dimagrire! Date enfasi ai programmi specifici per la massa magra e per eliminare il grasso corporeo."

    Ripeto lo stesso discorso fatto prima sugli ormoni.. prima parli di un allenamento per tutti e poi ti basi sugli ormoni.. mah! E comunque se ci si vuole definire bisogna attuare un rigido piano alimentare, rapportato ad un certo tipo d'allenamento anaerobico e aerobico.. mica fa tutto il gh.

    La cosa poi che, secondo me, smonta totalmente questa metodologia, è una contraddizione insita nello stesso sistema d'allenamento.
    L'autore dice che dopo i primi 2 anni d'allenamento, vengono anche inserite delle tecniche ad altissima intensità come la doppia e la tripla botta.
    Con la doppia botta si va ad allenare lo stesso muscolo per due giorni consecutivi. Con la tripla, va da sè, 3 giorni consecutivi. Poi si riposa addirittura per 15-30 e anche 45 giorni..

    Dopo aver letto questa cosa, non mi meraviglierei se nel libro del BIIO trovassi scritto che durante l'esecuzione della panca bisogna farsi aiutare da babbo natale! Ma come prima dici che bisogna allenarsi il meno possibile e poi dici che posso allenare uno stesso muscolo per 2 o addirittura 3 giorni di fila... e poi mi fermo completamente per un mese o anche di più..???!?!
    Il principio delle individualità e dell'uso/non uso viene ignorato completamente.
    Inoltre questa doppia/tripla botta sarebbe capace di innalzare le capacità ricostruttive del nostro organismo. Mah.. ci sono studi in merito????

    Comunque a parte tutto, se ne potrebbe parlare ancora, ma non credo sia necessario. Ripeto quello che ho scritto ad inizio post.. QUALSIASI METODO D'ALLENAMENTO CHE NON TIENE CONTO DEI PRINCIPI ELENCATI NON PUO' NON ESSERE UN FALLIMENTO, ANCHE PARZIALE. NON A CASO CERTI FAMOSISSIMI METODI FUNZIONANO SU ALCUNI E SU ALTRI NO.. CI SARA' UN MOTIVO. PROPORRE DELLE "LEGGI" STANDARD PER TUTTI E' UN ERRORE. OGNI SOGGETTO PUO' AVERE CARATTERISTICHE DIVERSE IN BASE ALLA PROPRIA GENETICA, MORFOLOGIA, COMPOSIZIONE DI FIBRE MUSCOLARI ECC.. QUINDI IMPOSTARE VARIABILI COME IL RECUPERO, IL NUMERO DI SET E REPS, LA FREQUENZA D'ALLENAMENTO ETC CON DELLE "LEGGI" STANDARD, PORTERA' SICURAMENTE AD ERRORI.

    Saluti.

  13. #13
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    Bravo Vincent. Rep.

  14. #14
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    Citazione Originariamente Scritto da lukenadal Visualizza Messaggio
    5 allenamenti a settimana con un gruppo fatto 2 volte a rotazione
    una settimana 2 volte i dorsali, un'altra 2 volte i pettorali, un'altra 2 volte le spalle etc...
    5 allenamenti a settimana potrebbero essere troppi. Di sicuro non sono pochi e non sono per tutti. Inoltre.. chi ti dice che il dorsale abbia bisogno di questa maggiore frequenza, piuttosto che il pettorale o i quadricipiti?
    Potrebbe essere una strada, ma di sicuro non è una strada che possono percorrere tutti.

    Cmq, generalizzando questo discorso dei 5 wo x week, si potrebbe fare una 4 split (ABCD) con un wo aggiuntivo il sabato (per esempio) per il muscolo che ne necessita, ad intensità moderata o bassa. Bisognerebbe, infatti, a questo punto cambiare l'intensità d'allenamento nei diversi wo.. non puoi sempre lavorare al massimo.
    Se il lunedì, ad esempio, faccio le braccia con un wo ad altà intensità, poi le faccio recuperare per 4 giorni e sabato ci piazzo un bel wo di richiamo a bassa intensità (dove generalmente abbbasso i carichi ed aumento le reps.. ma dipende..) e poi mi rifaccio le braccia ad alta intensità il martedì (quindi dopo 2 giorni, dato che il wo a bassa intensità richiederà un tempo di recupero minore), le faccio recuperare altri 4 giorni (data l'alta intensità dell'ultimo wo) e il lunedì dopo riparto con il ciclo..

    Forse questo concetto (che è solo un'ipotesi) non è chiaro.. se vuoi ti faccio un esempio chiarificatore..

  15. #15
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    May 2007
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    Carissimo...
    Io la penso esattamente come te sul B.I.I.O e qui arriveranno un pò di post di critica.
    Inoltre ho capito perfettamente quello che scrivi sui 5 allenamenti perchè faccio esattamente così.
    Lunedi ci dò dentro di brutto poi a rotazione al sabato lo richiamo con medie/alte ripetizioni ed esercizi più di isolamento-
    Es: Spalle lunedi con enfasi sugli esercizi fondamentali come spinte con bilanciere e manubri.
    Sabato più enfasi sulle alzate alterali.
    Poi lo rifaccio al giovedi di solito...

    Grazie mille davvero per il contributo portato al forum di BBHOMEPAGE
    P.S-Fai l'istruttore o sei un semplice appassionato?
    "Guardare i video di Coleman&Co per imparare la tecnica è come guardare i porno per fare educazione sessuale. Semplicemente non rispettano la realtà"

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Siamo nati nel 1999 sul Freeweb. Abbiamo avuto alti e bassi, ma come recita il motto No Pain, No Gain, ci siamo sempre rialzati. Abbiamo collaborato con quella che al tempo era superEva del gruppo Dada Spa con le nostre Guide al Bodybuilding e al Fitness, abbiamo avuto collaborazioni internazionali, ad esempio con la reginetta dell’Olympia Monica Brant, siamo stati uno dei primi forum italiani dedicati al bodybuilding , abbiamo inaugurato la fiera èFitness con gli amici Luigi Colbax e Vania Villa e molto altro . . . parafrasando un celebre motto . . . di ghisa sotto i ponti ne è passata! ma siamo ancora qui e ci resteremo per molto tempo ancora. Grazie per aver scelto BBHomePage.com
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