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Discussione: Studio sui Recuperi (rest)

  1. #1
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    Predefinito Studio sui Recuperi (rest)

    Desidero discutere congiuntamente questo articolo reperito su pubmed.

    Effect of interrepetition rest intervals on weight training repetition power output. Lawton TW, Cronin JB, Lindsell RP.
    Strength and Conditioning, Australian Institute of Sport, Belconnen ACT.

    The purpose of this study was to determine the change in weight training repetition power output as a consequence of interrepetition rest intervals. Twenty-six elite junior male basketball and soccer players performed bench presses using a 6 repetition maximum (6RM) load. The power output for each repetition was recorded using a linear encoder sampling each 10 ms (100 Hz).
    Subjects were assigned to 1 of 3 intervention groups, differentiated by the arrangement of rest intervals within the 6 repetitions: 6 x 1 repetition with 20-second rest periods between each repetition (Singles); 3 x 2 repetitions with 50 seconds between each pair of repetitions (Doubles); or 2 x 3 repetitions with 100 seconds of rest between each 3 repetitions (Triples). A timer was used to ensure that the rest interval and duration to complete all interrepetition interventions was equated across groups (118 seconds).

    Significantly (p < 0.05) greater repetition power outputs (25-49%) were observed in the later repetitions (4-6) of the Singles, Doubles, and Triples loading schemes. Significantly greater total power output (21.6-25.1%) was observed for all interrepetition rest interventions when compared to traditional continuous 6RM total power output. No significant between-group differences were found (p = 0.96). We conclude that utilizing interrepetition rest intervals enables greater repetition and total power output in comparison to traditional loading parameters.


    Sembra che il output di potenza, se si inseriscono rest fra le singole ripetizioni, aumenti significativamente (quasi del 50 %). Mi chiedo se questo può essere utilizzato per aumentare il peso caricato fra una rep e l'altra, passando da un 6RM ad un % maggiore. Sarebbe interessante provare, indipendentemente dai set/rep adottati (sembra, infatti il coefficiente di correlazione è quasi pari a 1...).

  2. #2
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    Molto interessante... appena si parla di potenza accorro immantinente!

    Cioè tu tattoos vorresti sfruttare ciò nell'ottica della forza massimale, più che quella esplosiva, mi sembra...
    Non so se è la stessa cosa però, attendiamo altri pareri.

  3. #3
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    a me 6x1 con 20'' di recupero sembra qualcosa di simile ad un rest pause con buffer

    cmq è abbastanza normale che la potenza sia superiore nelle singole.. l'unica fonte energetica utilizzata è la fosfocreatina
    che viene ricaricata nei recuperi .. mentre gli altri substrati energetici sono intatti.

    il sistema nervoso è al massimo della freschezza grazie al buffer molto ampio

    insomma, è un'osservazione interessante però nulla di nuovo.. insomma.

  4. #4
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    Ma non è un rest pause, nel senso che non è un 1x6 ma sono singole (o doppie o triple). La cosa interessante è che, nonostante sia stato utilizzato un peso 6RM, il power output è aumentato quasi del 50 % dalla quarta ripetizione su tutti gli schemi (singole, doppie, triple).

  5. #5
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    si in effetti deve esserci una correlazione tra % di carico - ripetizioni eseguite e massima efficienza del sistema nervoso.

    mi viene in mente quella discussione sulla giornata dinamica stile West Side..
    nel 10x2 @60-65% la massima esplosività la si ottiene + o meno alla 6°serie.

    il problema è che questo studio che hai riportato è eseguito su atleti che con la pesistica c'entrano poco.. sarebbe interessante vedere cosa succede su gente con sistemi nervosi molto efficienti come powerlifter d'elite o weightlifter d'elite... o anche su body builders

  6. #6
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    Lo so. Avevo letto qualcosa l'anno scorso su SNC e WL/PL d'elite. Vallo a pescare ora. Forse con la chiave CNS e PL, potrei trovarlo...

    Mo' provo !

  7. #7
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    Ciao a tutti!
    Il mio primo post!!!

    Ho letto l’abstract postato da tattoos e ho cercato di interpretarlo. Ho fatto abbastanza fatica perché sono ben ignorante sul contenuto specifico.
    Quindi volevo fare alcune domande perché mi son rimasti molti dubbi. Spero che possano essere di aiuto anche ad altri che hanno i miei stessi dubbi.

    Comincio con le domande più sceme:
    1. 6RM significa che non riuscirebbero a farne una 7?
    2. come fate a capire qual è il power output di una ripetizione? Al di là di come lo misurano, che non mi è chiarissimo, il fatto che due ripetizioni omologhe (la 4 del caso standard e la 4 di uno qualsiasi dei gruppi) abbiano power output diverso cosa comporta?
    3. per ogni gruppo sono “concessi” 100 secondi di pausa totali, quindi in media gli atleti impiegano 3 secondi per ripetizione. Questi 3 secondi sono costanti o possono variare tra la prima e l’ultima ripetizione (e quindi eventualmente influenzare la velocità di esecuzione, e quindi la potenza, a parità di forza applicata)?
    4. il peso nel caso standard e il peso in ciascun caso in esame (cioè per livello del trattamento) per singolo soggetto variano?

    Per farla breve: non mi è chiaro a cosa sia dovuta la variazione di potenza.

    Sui risultati:
    5. il range di incremento di 25-49% a cosa è riferito? (io ho ipotizzato: il 25 è l’incremento relativo alla media dei tre gruppi calcolata sulle quarte ripetizioni, il 49 l’analogo per le seste).
    6. E per quanto riguarda il range 21.6-25.1%? Ho pensato che il 21.6 fosse la differenza tra media dell’output totale del gruppo 1 e la media del caso standard. Ragionamento analogo per il 25.1%.

    Infine: la frase finale di tattoos per me è peggio di un indovinello in greco.

    Sembra che il output di potenza, se si inseriscono rest fra le singole ripetizioni, aumenti significativamente (quasi del 50 %). Mi chiedo se questo può essere utilizzato per aumentare il peso caricato fra una rep e l'altra, passando da un 6RM ad un % maggiore. Sarebbe interessante provare, indipendentemente dai set/rep adottati (sembra, infatti il coefficiente di correlazione è quasi pari a 1...).
    Forse perché molte concetti di prima mi sono sfuggiti, soprattutto quello relativo al power output.
    Detto questo, da dove si capisce che la correlazione sia quasi 1? A quali grandezze è riferita la correlazione?

    Poi avrei altre domande… ma ne ho già fatte troppe e quindi per ora me le tengo!

    Grazie!
    e scusate la banalità di alcune domande.
    as+

  8. #8
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    GRANDE applestorm !

    Alla fine ci sei "cascato" a scrivere il Tuo primo post...

    BENVENUTO !

    Ora non ho molto tempo per rispondere perché i Tuoi quesiti meritano un attento esame. Poi, lo faccio, promesso.

    Ciao !

  9. #9
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    Purtroppo chi non ha studiato calcolo delle probabilità e statistica non può sapere cos'è il coefficiente di correlazione...

    Consiglio Wikipedia, come sempre sintetica e abbastanza precisa.

  10. #10
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    Riformulo l’ultimo passaggio: quello che intendo dire è che, leggendo la frase di zio tattoos, non mi è chiaro quali “variabili” prenda in considerazione quando dice


    (sembra, infatti il coefficiente di correlazione è quasi pari a 1...).


    @Sorma: io l’ho chiamata “correlazione”, ma hai ragione tu. E’ il coefficiente di correlazione.

  11. #11
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    Allora nei ritagli di tempo sono giunto a qualche conclusione.

    Quindi, per chiudere il cerchio delle domande che ho posto, mi auto-rispondo.

    1. 6RM significa che non riuscirebbero a farne una 7?
    Si.

    2. come fate a capire qual è il power output di una ripetizione? Al di là di come lo misurano, che non mi è chiarissimo, il fatto che due ripetizioni omologhe (la 4 del caso standard e la 4 di uno qualsiasi dei gruppi) abbiano power output diverso cosa comporta?

    3. per ogni gruppo sono “concessi” 100 secondi di pausa totali, quindi in media gli atleti impiegano 3 secondi per ripetizione. Questi 3 secondi sono costanti o possono variare tra la prima e l’ultima ripetizione (e quindi eventualmente influenzare la velocità di esecuzione, e quindi la potenza, a parità di forza applicata)?

    4. il peso nel caso standard e il peso in ciascun caso in esame (cioè per livello del trattamento) per singolo soggetto variano?
    F = Delta (mv) / Delta t [1]

    P = F * v

    Variazione di P = v*Delta F + F*Delta v [2]

    La variazione totale è contributo di diverse variazioni. Compresa un’eventuale variazione di massa.
    Di qui le risposte per la 3 e per la 4: può essere. D’altra parte mancando l’articolo non si capisce precisamente cosa abbiano fatto.


    5. il range di incremento di 25-49% a cosa è riferito? (io ho ipotizzato: il 25 è l’incremento relativo alla media dei tre gruppi calcolata sulle quarte ripetizioni, il 49 l’analogo per le seste).
    Non lo so. Altre ipotesi sono ammissibili.

    6. E per quanto riguarda il range 21.6-25.1%? Ho pensato che il 21.6 fosse la differenza tra media dell’output totale del gruppo 1 e la media del caso standard. Ragionamento analogo per il 25.1%.
    Tenderei a confermare l’interpretazione data. In un altro articolo(su argomenti diversi) ho trovato un modo di esporre i risultati simile. Sembra una specie di convenzione, anche se spesso gli autori si preoccupano di non lasciar dubbio.
    Manca però l’articolo. Pertanto non ne sono certo, ma suppongo che sia così.

    Citazione Originariamente Scritto da tattoos Visualizza Messaggio

    Sembra che il output di potenza, se si inseriscono rest fra le singole ripetizioni, aumenti significativamente (quasi del 50 %). Mi chiedo se questo può essere utilizzato per aumentare il peso caricato fra una rep e l'altra, passando da un 6RM ad un % maggiore. Sarebbe interessante provare, indipendentemente dai set/rep adottati (sembra, infatti il coefficiente di correlazione è quasi pari a 1...).
    Mi rimane comunque un po’ oscuro quali variabili hai considerato per il coefficiente di correlazione, tattoos. Però ci provo lo stesso.
    Ricostruendo la frase dovrebbe essere “sarebbe interessante provare ad aumentare il peso caricato fra una rep e l’altra (ndr. pagandolo con la potenza “disponibile” in più), indipendentemente dallo schema set/rep adottato, infatti il coefficiente di correlazione è quasi pari a 1…"

    Quello che non mi torna è l’uno. Io avrei detto zero.






    [1,2] a variazioni finite…
    Ultima modifica di applestorm; 08-01-2007 alle 03:16 AM

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