Leggendo diversi post appartenenti a questo forum (meglio: ad alcune pagine del forum viste ieri sera, che ora non sono più visibili), ho notato delle vere e proprie "prescrizioni mediche". Va benissimo, caspita, sono sempre stato per la libertà individuale, e al di là degli effetti (positivi e negativi) che può avere una sostanza dopante, credo che ognuno sia libero di agire su sè stesso in qualunque modo, purchè non vada a ledere i diritti degli altri. Ma quello che mi domandavo era altro:
pratico il BB e per me una delle cose più divertenti è la competizione (quella sana e pacifica s'intende). Cercare di allenarmi meglio degli altri, cercare di mangiare in modo migliore degli altri, di integrare meglio degli altri. Vorranno perdonarmi i cari ragazzi già iscritti sul forum, ma a causa della mia inesperienza potrei rendermi responsabile di qualche baggianata. Allora, dicevo, m'è sembrato di capire che, alla fine, più si stimola il processo anabolico (tramite l'uso di farmaci, non mi riferisco alle diete), e più si "rischia" (sappiamo tutti quanta gente s'è ritirata "per cause non meglio specificate" o in altri casi, specificate e come!). Torno a ripetere che non mi curo assolutamente dell'aspetto etico della faccenda, e neanche di quello legale (del quale francamente mi infischio..), piuttosto penso:
se la competizione verte su "chi si bombarda di più", su "chi si spinge più oltre", chi porta il proprio corpo a dei limiti di tolleranza veramente assurdi, che senso ha la competizione? cioè, mi spiego.
Se io sono disposto a rischiare di rinsecchirmi le palle, o a morire, e un mio "rivale" non è disposto a farlo, sono davvero io l'atleta migliore?
Quando la competizione non si svolge più sul piano propriamente sportivo, ma su quello farmacologico (abbinato ad un opportuno allenamente, questo è certo!), che senso ha?
Gradisco ripetere: la mia non è una critica a qualcuno, ho solo esternato dei dubbi, delle domande che da tempo mi assillano. Ieri sera, leggendo alcuni post, mi sono deciso a palesarle.
Salute a tutti, e buon lavoro!
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