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Discussione: problema al tibiale

  1. #1
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    Predefinito problema al tibiale

    mi rivolgo soprattutto ad Armando, ma chi potesse darmi qualche informazione o opinione utile è ben accetto....

    vado subito al nocciolo..
    da circa un anno mi affligge un problema al tibiale...
    l'anno scorso dopo un lungo periodo di fermo (circa 365 giorni) ho ricominciato a correre (mia passione, anni fa facevo mezzofondo)

    ...ma dopo circa 2 settimane ho iniziato ad avvertire dolore durante la corsa al tibiale anteriore appunto (o forse si tratta dell'estensore lungo delle dita).
    ho subito pensato di aver esagerato, visto che anche il mio peso nn era + quello di una volta , e serenamente ho deciso di fermarmi x un pò.. niente da fare quando ho ripreso subito lo stesso fastidio che mi impediva di correre.

    da specificare che il fastidio ce l'ho solo quando corro, insorge dopo circa 5 minuti, e appena mi fermo passa entro breve.

    da questa estate nn ho + corso, cammino, faccio spinbike, squat, calf, tutto senza avvertire il minimo fastidio.

    avantieri ho deciso di riprovare a correre (è quasi un bisogno fisico x me) ma niente, 5 minuti di corsa e di nuovo il dolore che praticamente mi impedisce di tirar su il piede durante il passo.

    qualcuno mi ha detto che potrei avere un'ernia fasciale (che traparentesi ho solo lontanamente idea di cosa possa essere e possa comportare).

    potresti darmi qualche consiglio?

    dimenticavo... il fastidio è in entrambe le gambe, ma + marcato in quella destra.
    Ultima modifica di °°sOmOja°°; 03-02-2005 alle 10:37 AM

  2. #2
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    A prima acchito sembra che tu abbia una forma lieve di sindrome della loggia tibiale, ovvero una restrizione fasciale che non permette al muscolo di lavorare in modo adeguato.
    Può essere anche un problema derivato da polpacci o da appoggio plantare, ma andrebbe visto da vicino.

    Se è una restrizione fasciale, puoi fare poco, serve un terapista.
    Puoi provare con stretching prima, durante, dopo e nel momento in cui avverti il dolore.
    Nell'ultimo caso la contrazione del polpaccio può aiutare nella decontrazione del tibiale, ma ciò può avere o meno un'influenza sul dolore.

    Una raccomandazione, se il problema persiste, non correre, potresti peggiorare la situazione.

    Armando

  3. #3
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    sai che oggi ne parlavo proprio con un mio amico..
    e dicevo che forse avevo lo stesso problema che ha avuto mi pare Melandri (motociclista) all'avambraccio.

    cmq nn ci sto correndo, infatti ho riprovato avantieri dopo un bel pò di mesi.. in effetti istintivamente a suo tempo facevo stretching durante (oltre che prima e dopo) e x un pò il dolore si placava...ma poi..

    che io sappia si opera incidendo, no?

    cmq grazie mille Armando, sempre disponibile.(e preparato)
    Ultima modifica di °°sOmOja°°; 03-02-2005 alle 01:31 PM

  4. #4
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    L'incisione è in casi gravi, sinceramente un terapista fasciale sa come trattare il problema, lieve o grave che sia.

    Armando

  5. #5
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    grazie ancora..ti darei un bacetto se potessi!

  6. #6
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    Predefinito sqilibri

    e se fosse uno squilibrio muscolare tra tibiali e polpacci?

  7. #7
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    Citazione Originariamente Scritto da belliazzi
    e se fosse uno squilibrio muscolare tra tibiali e polpacci?
    a parte che ne dubito xkè il polpaccio è proprio uno dei muscoli che trascudo di + da sempre...

    ma tu il tibiale come lo alleni?

  8. #8
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    Poggiando un manubrio, di un peso solitamente contenuto, sul collo del piedi il più possibile vicino alla punta. E quindi sollevando il piedi in su come se si stesse cercando di allungare il polpaccio...esercizio tedioso che in vita mia ho visto eseguire si e no 5 volte (da gente che aveva da sviluppare ancora tutto ma si preoccupava di una raffinatezza estrema come il tibiale).

  9. #9
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    ehm...grazie alex! ma la mia domanda era un pò + ironica se vuoi...
    intendevo dire..."ma xkè tu lo alleni il tibiale?!"
    cmq ti ringrazio x la dritta (quando avrò il polpaccio enorme ed inizierò ad allenare il tibiale mi ricorderò di te!)

  10. #10
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    E io che ho sprecato 20 preziosi secondi della mia vita a risponderti, che tu sia dannato

  11. #11
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    auahauah!! ti vi bi anch'io alexuccio!!

  12. #12
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    Ciao Somoja,
    ho il tuo stesso problema e ti dico quello che mi ha detto il mio ortopedico quando sono andato da lui esponendogli il problema: "annullare le attività sulle gambe fino alla scomparsa del dolore, prolungare il riposo ad un mese dalla scomparsa dei sintomi, riprendere l'attività sulle gambe in maniera graduale, da very very soft eseguendo stretching per polpaccio e tibiale e con un ciclette leggera, per poi incrementare sempre di più. Ti posso dire che se toccandoti la gamba nella zona tra polpaccio e tibia non avverti una "forte" sensazione di dolore allora non dovresti avere nessuna sindrome. Questo problema si verifica nel 99 % delle volte per sovrallenamento della parte che non era più abituata al "terzo tempo" (correre, saltare), ovviamente il peso extra non è un aiuto. Segui un lungo periodo di riposo per evitare che il problema si protragga nel tempo. Comunque abbiamo due cose in comune il dolore alla tibia (che per mia fortuna giorno dopo giorno vedo sparire, dopo aver provato tutti gli antinfiammatori del pianeta) e la passione per la corsa. Non vedo l'ora di poter correre di nuovo.... un saluto e spero che la mia esperianza possa esserti utile a capire meglio la tua.

    Ciao.

  13. #13
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    Dovresti valutare da uno specialista il tipo di appoggio che ha il tuo piede (in pronazione, neutro o in supinazione) e di conseguenza scegliere una scarpa da running idonea. Anche in funzione del tipo di suolo su cui corri potresti scegliere un modello piuttosto che un altro.
    Quando preparammo la prova di corsa ad ostacoli all'isef le ultime due settimane ci allenammo su pista di atletica;risultato: 50% di noi colpiti dal tuo stesso dolore (periostite?)

  14. #14
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    Citazione Originariamente Scritto da Dragon77
    Ciao Somoja,
    ho il tuo stesso problema e ti dico quello che mi ha detto il mio ortopedico quando sono andato da lui esponendogli il problema: "annullare le attività sulle gambe fino alla scomparsa del dolore, prolungare il riposo ad un mese dalla scomparsa dei sintomi, riprendere l'attività sulle gambe in maniera graduale, da very very soft eseguendo stretching per polpaccio e tibiale e con un ciclette leggera, per poi incrementare sempre di più. Ti posso dire che se toccandoti la gamba nella zona tra polpaccio e tibia non avverti una "forte" sensazione di dolore allora non dovresti avere nessuna sindrome. Questo problema si verifica nel 99 % delle volte per sovrallenamento della parte che non era più abituata al "terzo tempo" (correre, saltare), ovviamente il peso extra non è un aiuto. Segui un lungo periodo di riposo per evitare che il problema si protragga nel tempo. Comunque abbiamo due cose in comune il dolore alla tibia (che per mia fortuna giorno dopo giorno vedo sparire, dopo aver provato tutti gli antinfiammatori del pianeta) e la passione per la corsa. Non vedo l'ora di poter correre di nuovo.... un saluto e spero che la mia esperianza possa esserti utile a capire meglio la tua.

    Ciao.
    Scuasami, ma hai mai visto una persona che soffre di sindrome della loggia tibiale?
    Dire "...se toccandoti la gamba nella zona tra polpaccio e tibia non avverti una forte sensazione di dolore allora non dovresti avere nessuna sindrome"
    è sbagliato, chi soffre di tale patologia ha dei trigger point iperdolorosi ben definibili, ovviamente bisogna saper "palpare".

    Il riposo assoluto non è sempre l'ideale, il riposo con qualche forma di terapia è il metodo migliore.

    Una restrizione fasciale o la presenza di trigger non si eliminano stando a casa a non far nulla.

    Come al solito in Italia siamo anni indietro nella cura di tali problemi.

    Per il discorso scarpe, la cosa migliore è affidarsi ad uno specialista del piede, che indipendentemente dalle scarpe, mette a punto un plantare personalizzato che ovvia ai problemi di appoggio.

    Sul discorso "superallenamento" ci pu òanche stare, come mezzo scatenante.

    Ottimo l'intervento di Alex e belliazzi, uno squilibrio di forza da o di altro genere può influire sulla capacità di contrazione del tibiale.

    I motivi posso essere tanti, anche un problema vertebrale o extravertebrale.

    L'uso di un elettrostimolatore per corregere lo squilibrio e usandolo anche come mezzo per un recupero metabolico, può essere indicato.
    L'aggiunta di auto-trattamento dei trigger può essere di enorme aiuto.

    L'intervento di un terapista è indicato.

    Armando
    Ultima modifica di Armando Vinci; 06-02-2005 alle 12:45 PM

  15. #15
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    ringrazio ancora... presto farò una visita da un terapeuta,

    @dragon ti auguro di poter ricominciare presto a correre, ma ti assicuro che io 2 minuti dopo aver smesso di correre non ho + alcun dolore, e ti dico che sono stato fermo da agosto ad ora (ovviamente senza avvertire alcun fastidio) la teoria della loggia tibilale mi sembra la + verosimile..ad ogni modo dovrei averne presto conferma.

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