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Discussione: Panca inclinata ed esiti intervento di Latarjet

  1. #1
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    Predefinito Panca inclinata ed esiti intervento di Latarjet

    Eh si, arrivano le prime noie... è passato del tempo, due anni, ho fatto una riabilitazione DOC, avevo ripreso a nuotare ed essendo apneista la posizione di base è stressante per la spalla, a fare yoga, ad allenarmi coi pesi...
    Due anni fa ho subito un intervento alla spalla sinistra. Lussazioni traumatiche recidive con instabilità importante ed episodi di lussazione spontanea.
    Ho subito due procedure: una classica Latarjet, che consiste nell'asportazione del processo coracoideo, disinserzione del tendine del piccolo pettorale (che resta non funzionale e col tempo diventa tessuto fibroso) e reimpianto del processo coracoideo con quel che resta del tendine congiunto (il tendine del coracobrachiale e del capo breve del bicipite) sul labbro anteriore del processo glenoideo della scapola. A completare il tutto un capsulare shift, cioè una plastica della capsula della spalla, che con le ripetute lussazioni si era stirata e risultava lassa.
    Già dopo l'intervento avevo iniziato a lavorare coi pesi, avevo fatto qualche mese seriamente, nuotavo quotidianamente, e tutto andava.
    Poi nel momento in cui ho deciso di riprendere la strada del ferro seriamente, ho dedicato un mese alle mie spalle, lavorando sia sui rotatori che sulla nuova biomeccanica della mia spalla, che risulta differente dalla controlaterale.
    In pratica oltre a non avere più la funzione di stabilizzazione della scapola data dal piccolo pettorale, ho il coracobrachiale che lavora in svantaggio di leva rispetto al controlaterale.
    Tanto lavoro coi manubri, in modo da non forzare i movimenti dell'arto di sinistra a seguire il destro... sulla panca piana e sulla declinata nessun problema, così come sulle distensioni sopra la testa, e neppure con le aperture su piana e declinata... e nessun problema col curl per i bicipiti.
    Che è successo? La settimana scorsa ho introdotto la nuova tabella di allenamento, che prevede come primo esercizio per il petto la distensione con bilanciere su panca inclinata, che non facevo da tempo.
    Ho fatto un ragionamento piuttosto semplice: ok su piana, declinata e sopra la testa, figuriamoci se ci sono problemi sulla panca a 30°.
    Invece ci sono eccome.
    Perché? Il mio ragionamento è semplice. Il coracobrachiale è un muscolo che agisce in sinergia con il grande pettorale.
    Nei movimenti in cui la flessione del braccio avviene da 0 a 90°, quindi piana e declinata, il suo contributo è minimo, in quanto i principali agonisti sono appunto i fasci sternocostali del grande pettorale, che sono i più grandi e robusti del muscolo.
    Quando il movimento di flessione del braccio supera i 90°, e quindi sulla panca inclinata ad esempio, i principali agonisti sono appunto i fasci clavicolari del grande pettorale e i deltoidi, muscoli meno robusti, per cui il contributo il flessione dato dal coracobrachiale diventa (relativamente) più importante.
    Che è successo? Inizio a fare la panca inclinata riscaldandomi. 10 a bilanciere olimpico vuoto, 8 con due piastre da 10, e arriviamo alla serie allenante con 60 kg globali. Lo stesso peso della scorsa settimana,chissà perché non mi andava di rischiare.
    Ne ho fatto 4, con sensazione di fastidio alla spalla sinistra, o meglio, a carico del coracobrachiale. La settimana scorsa nessun problema.
    Difficoltà di trovare una posizione che mi permettesse una distensione comonda: ho provato prima ad allargare la presa, ma trasferivo troppo sui deltoidi e quindi sul coracobrachiale, poi a stringerla trasferendo sul grande pettorale... niente da fare, debolezza e fastidio.
    Il resto dell'allenamento è andato bene e senza fastidi alcuni.
    Poi ho avuto un'illuminazione.
    In questi mesi non ho mai avvertito alcun fastidio né senso di impotenza funzionale, però volevo vedere una cosa: la fissità della spalla con il petto esaurito dall'allenamento.
    Mi sono messo ai cavi davanti allo specchio e ho provato a fare delle aperture guardando la mia spalla sinistra. Bene, non resta fissata come dovrebbe, tende a spostarsi in avanti in chiusura e le scapole si avvicinano troppo in apertura. Manca la stabilizzazione, importantissima, del piccolo pettorale. In parte compenso col grande pettorale, però la sua contrazione non blocca la scapola, ma adduce, e viene meno con l'aumento della fatica accumulata in allenamento... allora ho pensato che la fissazione anteriore la realizza anche il dentato (sinergico appunto con il piccolo pettorale anteriormente e con romboide e trapezio posteriormente), e sicuramente dovrò allenarlo extra.
    Quindi cosa ho pensato di fare?
    Per prima cosa di non perdermi d'animo e basare l'allentamento del petto con ciò che rende senza darmi fastidio; poi di lavorare anche a questo movimento.
    Stupidamente avevo pensato che una volta risistemata la distensione su panca piana e sopra la testa, quella a 30° sarebbe stata ok,ma non è così.
    Quindi pensavo di inserire della panca a 30° coi manubri, per riprendere confidenza con l'asimmetria biomeccanica, sia aperture che spinte, e di lavorare un po' sul dentato con le abduzioni della scapola con bilanciere su panca inclinata, e di continuare a puntare forte sulle distensioni sopra la testa.
    Chi mi sa aggiungere qualcosa?
    Ultima modifica di Wildcat; 09-01-2013 alle 11:53 AM

  2. #2
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    Volevo aggiungere, nel caso non si fosse capito, che veramente l'unico problema avuto in due anni dall'intervento si è manifestato ieri solo esclusivamente facendo la panca inclinata.
    Mai in altri esercizi avuto alcun fastidio, panche piane, declinate, dips, curl, trazioni e rematori tutto ok.

  3. #3
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    l'analisi che fai è interessante
    nonostante questo però ti invito a valutare la bontà della panca su cui lavori. Io attualmente non ho fastidi in nessun esercizio di spinta fatta eccezione per la panca inclinata eseguita nella panchetta della panatta che abbiamo in palestra. Credo si tratti di una combinazione di inclinazione, larghezza (strettezza!) dello schienale e asse di spinta. Per quanto mi riguarda il problema non sussiste perchè posso fare benissimo a meno dell'esercizio in questione come di altri che ho da tempo eliminato come la french press, la tate press, il lento dietro etc.

    per la stabilizzazione della spalla, se già alleni i muscoli della schiena (trapezi, romboidi, dorsali, grande rotondo) e utilizzi correttamente i movimenti di spinta verticale anche mediante l'ausilio di manubri, credo tu stia già facendo il grosso però ci vuole (molta) pazienza. Gli adattamenti richiedono tempo.

  4. #4
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    Il discorso.panca lo escluderei. Il problema si presenta solo a carico dell'arto in oggetto.
    Riguardo il non fare l'inclinata... beh potrei fregarmene, come non faccio da secoli tanti esercizi che reputo dannosi o che semplicemente non mi piacciono. Però vorrei recuperare il più possibile.
    Cosa che pensavo di aver già fatto.
    Per cui continuerò a lavorarci, fermo restando l'espressione della massima intensità nei movimenti "forti" come panca piana, pullover, declinata e push up.

  5. #5
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    ciao WildCat.
    visto che sei un medico avrai già avuto modo di documentarti in modo approfondito e "dall'interno" del problema.
    nel caso ti fosse sfuggito provo a linkare un protocollo di lavoro (che tu ben conoscerai!).
    http://www.brighamandwomens.org/Pati...20Protocol.pdf

    fatta la doverosa premessa che detesto dare opinioni senza un e.o. ed una anamnesi, mi restano però un paio di dubbi...
    sei stato seguito da una terapista/osteopata (ti suggerirei più la metodica fisioterapica, in quanto l'osteopatia lavora sul micromovimento e tu NON mi sembri il tipo da "micromovimento" )
    anzi...potrebbe essere questo approccio parte del problema.
    anche a me a volte capita (come hai fatto tu) di accelerare i tempi di recupero su soggetti "predisposti" per il solito motivo.
    i tempi di recupero SPORTIVI!!! (le società hanno bisogno urgente dell'atleta ed il terapista che indugia troppo sembra un "fancazzista retrò").
    e come te uso e faccio utilizzare i sovraccarichi.

    come ti è stata fatta la terapia ? con quale protocollo ?

    te lo chiedo perchè in questo caso mi sarebbe sembrato importante utilizzare invece un approccio "classico", con metodiche passive, isometria, ecc, ecc.

    forse non ho letto con la sufficiente attenzione, ma mi sembra che tu sia passato a movimenti ampi e completi con molta fretta, e per di più con l'utilizzo di sovraccarichi.

    ultima cosa...quoto in pieno Doc Somoja...non vedo così importante la panca inclinata con carichi importanti.
    Eraser
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  6. #6
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    Bene cerco di rsponderti in maniera dettagliata. Il protocollo impiegato è stato sostanzialmente simile a quello che mi ha postato, forse leggermente più breve. Due settimane di esercizio passivo progressivo e isometria con rimozione del tutore solo per la doccia e per l'esecuzione degli esercizi, poi ho iniziato gradualmente la fase attiva, prima senza sovraccarico e poi con elastici e pesi simbolici, togliendo il tutore solo per questi esercizi per le prime due settimane, per circa 6 settimane. A sei settimane dalla rimozione completa del tutore ho ricominciato a nuotare, però con stile libero, dorso, delfino e in genere i movimenti con le braccia distese sono stati banditi per altre due settimane, nuotavo solo a rana anche con le braccia) e facevo delle spolettate a tavoletta tenendo il braccio sinistro fisso lungo il fianco. Dopo queste due settimane nuoto pieno e dopo un altro mese ho aggiunto allenamento coi pesi "vero".
    Se devo dare dei tempi:
    - 14 ottobre intervento;
    - prima settimana di novembre inizio fase attiva (con tutore per la maggior parte della giornata);
    - 15 novembre ritorno all'attività lavorativa (autobus e occasionalmente macchina come mezzo di trasporto) e rimozione tutore (che ho tenuto solo per dormire per altri 2 - 3 mesi);
    - ingresso in piscina fra Natale e Capodanno;
    - ritorno a girare in vespa a inizio gennaio;
    - inizio a nuotare completamente a metà gennaio;
    - a metà febbraio, il 13 precisamente, ho rinnovato l'abbonamento della palestra.

    La mia amica mi ha fatto fare questo, utilizzando le tecniche osteopatiche solo alle prime visite per favorire la completa mobilità passiva della spalla e utilizzando meccanismi di inibizione per ampliare il ROM (inizialmente passivo e poi attivo).
    Esempio: la prima volta che sono andato da lei in macchina, avevo avuto enormi difficoltà a prendere il biglietto al casello autostradale. Al ritorno dopo alcune manovre non ho avuto alcun problema.
    Spero di essere stato chiaro

    NB: il file che mi hai postato tu è quello che mi aveva allungato un amico specializzando di ortopedia all'atto della dimissione... chi mi aveva operato, riconosciuto "mago" della spalla, mi aveva liquidato con un "ah, stai immobile per un mese e poi fai un po' tu, intanto sei un medico e sai cosa fare"... bello vero?
    Ultima modifica di Wildcat; 10-01-2013 alle 12:40 PM

  7. #7
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    Buone notizie. Come avevo scritto nel diario, dopo la panca inclinata, recuperata, sono comparsa i fastidi sulla piana.
    In pratica avevo attivato un pattern motorio sbagliato a protezione della spalla, del tutto inconscio.
    Solo grazie al mio socio mi sono accorto che spingevo solo di deltoidi e tricipiti... il tutto perché la larghezza "giusta" mi dava una sensazione di instabilità, e sentivo dolore. Probabilmente il solito coracobrachiale accorciato...
    Detto fatto: finito il 531 primo meso, ho iniziato a fare tonnellate di push up al giorno, più serie ovviamente e nessuna a cedimento (idem con i pull up), e oggi ho fatto la seduta di panca con un feedback positivo incredibile.
    Buona esecuzione (ho inserito il fermo per migliorare l'esecuzione e proteggere le spalle da eventuali strattonamenti da rimbalzo) e ottimo feedback con nessun fastidio post allenamento, neppure dopo 50 distensioni su declinata e 50 rematori al petto (altro esercizio che mi infastidiva proprio per la posizione dell'omero).
    Sono contentissimo, ho reimparato la panca e nel giro di poco tempo sono certo che riuscirò a portare il massimale ai livelli degli altri fondamentali.

    Se volessi trovare una nota negativa, la riporto per i push up. L'assenza del piccolo pettorale sinistro si sente, il basculamento anterolaterale della scapola è leggermente asimmetrico. Certo non ho un peso piuma, ci vuole ancora tempo per compensare col dentato e il trapezio...
    Ultima modifica di Wildcat; 14-02-2013 alle 02:18 AM
    Klokovizziamo il mondo!
    ^^^Lactate Addicted^^^
    Μολων λαβε! Λεονιδα

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