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Discussione: sindrome FEMORO-ROTULEA

  1. #1
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    Sorpreso sindrome FEMORO-ROTULEA

    buonasera
    mi rivolgo soprattutto ai terapisti o studenti in materia di riabilitazione.

    al di là di ciò che si può trovare in rete, voi come la trattereste\trattate una sindrome femoro-rotulea?

    ho avuto occasione di discuterne con eraser alla Coppa Italia e penso che in futuro se ne sentirà parlare (visto il gran numero di atleti e di atleti attrezzati)
    io stesso potrei averne sofferto qualche mese fa, anche se attualmente ho un segno della raspa negativo, forse a causa dell'eccessivo utilizzo di fasce da squat.

    vi ringrazio anticipatamente per le risposte

  2. #2
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    personalmente la sto trattando in modo duplive. da un lato, infiltraz d iacido ialuronico al fine d sostituire le cartilagine che manca causa basculamento (nel mio caso interno e aggravato da varismo congenito). dall altro, pesistica spefifica x rinforzare il muscolo ipotonico (nel mio caso vastomediale) tramite leg extension con piede extraruotato o intraruotato a secknda delle esigenze con lavoro unicamente sugli ultimi trenta gradi, e la stessa cosa dicasi x leg press. quando potrò tornare a correre poi farò uso d un supporto con stabilizzatore patellare rotuleo.

  3. #3
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    Claudio, chiedero' a mio figlio, appena sapro' ti potro' dire la mia (la sua)....
    Meglio vivere di rimorsi che di rimpianti

  4. #4
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    grazie mille!

  5. #5
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    E' una sindrome che richiederebbe più di qualche parola scritta sul Forum.
    In linea di massima, oltre ad una valutazione approfondita, ricerca della causa (congenita o traumatica), anche se parliamo di uno sportivo/atleta è facile individuarne la causa, i punti "fermi" della riabilitazione, vertono sul potenziamento del vastomediale obliquo con arto in extrarotazione, taping secondo Mc Connell, mobilizzazione della rotula per "stirare" le strutture laterali (legamento alare).
    esercizi CCC e propriocettivi.
    Avrei piacere di conoscere il punto di vista di Eraser, se potesse intervenire, in modo da avere una fonte autorevole per mio figlio.
    Meglio vivere di rimorsi che di rimpianti

  6. #6
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    grazie fifty, in effetti, come dicevo sopra, proprio eraser mi mise la pulce nell'orecchio alla coppa italia
    se già la sindrome femoro rotulea presenta un'incidenza aumentata tra gli squattatori, sarà sicuramente favorita dall'utilizzo delle fasce per le ginocchia, soprattutto se abusate con il fine di apprenderne al meglio il funzionamento

  7. #7
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    Non ti so dire se l'incidenza è maggiore negli squattatori, dovuta all'uso di fasce.
    Negli sportivi è dovuta all'errata esecuzione del gesto atletico Puo' incidere in tal senso l'uso delle fasce?
    E' un argomento interessante, che mi piacerebbe sviluppare, naturalmente con l'aiuto di esperti nel campo.
    Ciao Claudio!
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  8. #8
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    Premetto che non ho mai avuto l'occasione di trattare o vedere qualcuno con questa patologia.
    Pensandoci un po' mi verrebbe da dire che l'insorgenza possa essere dovuta ad una predisposizione (fattori scheletrici e muscolari poco modificabili con il trattamento) associata ad una cattiva esecuzione o un sovraccarico (cause da verificare: propriocezione, errate abitudini...). Le fasce, secondo me, incidono soprattutto quando c'è una predispozione aumentando la pressione intrarticolare, riducendo lo spazio tra rotula e condili e modificando il movimento reciproco delle strutture articolari.
    Per le fasce ha importanza fondamentale mantenere ben contratta la muscolatura durante tutta la fase di fasciatura per mantenere la rotula in asse.

    Come trattamento, una volta superata la fase acuta ed eliminato dolore, edema e varie lavorerei più che altro sulle cause che hanno portato al problema.
    Più che sul rinforzo muscolare selettivo lavorerei per una rieducazione al movimento con esercizi di propriocezione per poi inserire le modifiche e le competenze ottenute nei movimenti di tutti i giorni e atletici (visto che di atleti si parla).
    Io vedo la riabilitazione non tanto come recupero del muscolo e quindi recupero del movimento fisiologico, quanto recupero dei presupposti del movimento fisiologico e poi recupero della muscolatura funzionale al movimento. Penso sia più efficace a livello qualitativo e di prevenzione di ulteriori infortuni, anche se non è necessariamente più efficiente in termini di tempistiche. Anche se la causa è uno "squilibrio muscolare" penso sia sempre secondario ad altri fattori, lo squilibrio è una conseguenza di cattive abitudini ed è su queste che credo sia fondamentale lavorare.
    In many sports in many countries, bodybuilding is used to develop strength. This is a big mistake! - Y. Verkhoshansky- "Special Strength Training"

  9. #9
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    Mi piace cio che hai scritto marcoevfurn!
    Sono pienamente daccordo con te sul fatto che l'incidenza negli utilizzatori di fasce per lo squat, sia una conseguenza "naturale" di una predisposizione.
    Ripeto, l'argomento è interessante e attuale!
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  10. #10
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    Ciao a tutti i partecipanti alla discussione e scusate se rispondo solo ora......(ho finito ieri sera una settimana di lavoro delirante in studio, allietata però da alcuni amici di BBHP che mi sono venuti a trovare... )

    Devo anticipare che mi trovo in linea con quanto detto da Somo, Fifty e Marco.

    Un pochino meno d'accordo con Elise .....l'acido ialutonico non sostituirà la "mancanza" di cartilagine articolare...al massimo lubrifica per un lasso di tempo limitato due superfici non più "planari" con il rischio potenziale di aggravarne l'infiammazione nel tempo, tesi comunque tutta da verificare. Il potenziamento di un muscolo ipotonico rispetto ai sinergici potrebbe migliorare la situazione, a patto di avere una diagnosi funzionale "certa". l'intra-extrarotazione della gamba (rispetto all'arto inferiore) invece mi lascia dubbi sulle conseguenze di meccanica articolare.

    Se ricordo bene la procedura riportata da Fifty (che ricordo come corretta!) mi sembra di derivazione "Brotzman-Wilk" ed è la più utilizzata.

    Personalmente utilizzo moltissimo
    1) - mobilizzazioni articolari
    2) - kinesiotape (taping McConnell)
    3) - stretching


    Ora...................

    La chiacchierata che ci siamo fatti con Doc Somoja in occasione della Coppa italia mi era balenata mentre osservavo alcuni spotter che fasciavano gli atleti durante le gare di Terni a Pasqua 2010.

    Lo spotter, come sempre capita, si posizione davanti al ginocchio esteso dell'atleta e posiziona le fasce trazionando fortemente da sinistra a destra (almeno per i destrimani!).

    Questa procedura viene applicata sia sul ginocchio destro che sul ginocchio sinistro dell'atleta.

    Cosa comporta (ovviamente secondo me! ) questa metodica di applicazione ???

    Sicuramente il fatto che una fascia elastica, dotata di grande ritorno elastico, oltre a COMPRIMERE fortemente la rotula contro i condili femorali, "sposterà" la rotula lateralmente nella gola intercondiloidea, aumentando la compressione di una faccetta articolare della patella. E per di più nel ginocchio in direzione MEDIALE, mentre nel ginocchio controlaterale in direzione LATERALE.

    Ecco perchè mi sono permesso di suggerire ad Ado, ad IroPaolo, a Zacros e a Somoja (che oltre ad essere dei grandi atleti sono dei profondi ed esperti conoscitori della materia!!!) di modificare la meccanica di applicazione delle fasce in funzione dell'atleta e della meccanica articolare.

    a mio giudizio, comunque, le fasce non possono che aumentare la frizione tra le facce articolari (femoro.rotulee).........e la cosa non mi fa impazzire..........


    chiedo scusa per le mie malsane elucubrazioni
    Eraser
    ...chew...before it's too late...
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    Dieta : http://www.bbhomepage.com/forum/alim...ete-prima.html
    Scheda : http://www.bbhomepage.com/forum/prog...ete-prima.html
    Allenamento : http://www.bbhomepage.com/forum/prog...petizioni.html
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  11. #11
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    grazie mille a tutti per la partecipazione.

    l'idea che il miglior modo per perfezionare un'abilità sia la ripetizione del gesto specifico è considerata da tutti quasi un dogma (con le dovute varianti).
    la logica quindi vuole che se per imparare a guidare il modo + facile e rapido sia quello di guidare tanto e spesso, per apprendere l'utilizzo delle fasce da squat (o altre parti di attrezzatura) è quasi doveroso abituarsi ad utilizzarle quanto più possibile.

    l'unico problema (se vogliamo escludere la sopportazione del dolore) è legato all'anatomia del ginocchio, che, come giustamente mi faceva notare Eraser durante la nostra chiacchierata, non prevede la presenza di ulteriori forze compressive sulla rotula e soprattutto non prevede forze lateralizzanti (o medializzanti).

    ultimamente anche linus ha dovuto interrompere gli allenamenti di squat a causa di un dolore al ginocchio destro e io non ho perso l'occasione di eseguire i test che ho imparato da Nico (ricerca del segno della raspa + ricerca del dolore in seguito a compressione e lateralizzazione della rotula a ginocchio esteso) più qualche altra cosa letta sul libro di ortopedia per escludere lesioni dei legamenti e dei menischi.

    anche in questo caso: test della raspa positivo e dolore riferito in flessione superiore a 30° oltre che in seguito a compressione e lateralizzazione.
    ma io non sono ancora medico e probabilmente non diventerò ortopedico quindi, giustamente, lino si farà visitare da uno specialista e prossimamente leggeremo il referto.

    la mia riflessione è (e lo scrivevo anche a Nico in PM):
    il fatto che ci siano atleti che gareggino da tantissimi anni non implica il fatto che il PL così come lo pratichiamo ora in Italia sia adatto a tutti e garantisca una certa longevità agonistica.
    l'osservazione più banale potrebbe essere che gli attuali Master (over 40\50\60) siano frutto di una selezione naturale e quindi altro non siano che i più resistenti e furbi.

    ma leggendo sui forum e origliando durante le gare ho scoperto che le squadre con gli squattatori più longevi sono quelle che usano meno le fasce.
    ad esempio gli atleti di Franco Sala utilizzano solo sporadicamente l'attrezzatura, basando l'intera programmazione sulla ripetizione di gesti atletici raw (con non poche critiche da parte di altri preparatori\atleti)
    anche Giorgio Agostinoni (se non sbaglio 270kg di squat @ - 82kg e 50 anni di età) si allena prevalentemente raw

    qual'è quindi il giusto compromesso tra risultati immediati e progettualità sul lungo periodo?
    naturalmente io non ho i mezzi per rispondere adesso ma leggo moltissimi diari di neo-powerlifters che sulla scia dell'entusiasmo decidono di stra-usare l'attrezzatura competitiva (come ho fatto anch'io finora in alcuni periodi) e mi sembra quantomeno doveroso instillare in loro (e nei rispettivi preparatori) un minimo di dubbio.

  12. #12
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    In riferimento alla fasciatura io la applico sempre simmetricamente, sia a destra che sinistra mi fascio dall'interno all'esterno.
    Cerco inoltre, per quanto possibile, di stabilizzare la rotula nella sua posizione naturale:
    - Contrazione della muscolatura
    - Extrarotazione all'anca così da dare meno trazione laterale nella fase di salita a spirale
    - Incrocio sopra alla rotula (e qui le componenti laterali delle forze di trazione si bilanciano)
    Mi viene da pensare che probabilmente il problema delle fasce è dato anche da come si mettono, i due esempi opposti sono:
    - fasciatura solamente a spirale. Tutte le forze laterali sono unidirezionali, lateralemente o medialmente
    - fasciatura solamente ad incroci. Le componenti laterali si equivalgono (ovviamente approssimando) quindi resta solo la componente che agisce nell'estensione di ginocchio.
    Altro punto è la tecnica, se si esegue lo squat mantenendo le ginocchia in linea con i piedi (linea del secondo dito) le forze con direzione laterale sono minime. Penso che la componente di extrarotazione debba essere solo all'anca e al ginocchio ci si dovrebbe limitare ad una flesso-estensione più pura possibile.
    Questo però si può riportare anche al caso del raw. Un atleta si può allenare anche sempre raw ma se tende a perdere l'allineamento ginocchio-piede chiudendo l'angolo comunque la rotula verrà spostata lateralmente.
    Resta fuori dal discorso la componente di compressione perpendicolare alla rotula che per forza di cose con le fasce c'è. Presupponendo una compliance normale delle strutture articolari si sopravvive anche allo squat con fasce, se sotto c'è un'inizio di condropatia o altro allora è già più problematico.

    Riguardo alla leg extension nutro anch'io qualche dubbio. L'extrarotazione e l'esecuzione in 0-30 gradi di flessione dà una migliore attivazione del vasto mediale (studi di elettromiografia) però si trascurano le componenti di pressione intrarticolare (che dovrebbe essere minore in flessione 30-90 se non sbaglio) che non sono propriamente trascurabili in un ginocchio patologico.
    Inoltre bisogna assolutamente valutare la causa, ad esempio se il problema è causato da un'asimmetria di carico sui piedi (a sua volta: volta plantare, dismetria degli AAII, asimmetria a livello del bacino, asimettria della colonna...) si può lavorare sul vasto mediale all'infinito ma il problema si riproporrà sempre.
    Ultima modifica di marcoevfurn; 21-11-2010 alle 12:49 PM
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  13. #13
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    grande post, Marco !

    spero che un giorno noi si possa collaborare professionalmente.....

    rep + (appena potrò dartela di nuovo !!! )

  14. #14
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    Grazie Nico!
    Per la collaborazione sarebbe un grande piacere!
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  15. #15
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    Per questa tipologia di problemi andrebbe sempre valutato il complesso tibia/perone e il piede nella sua totalità, oltre che la zona lombare.
    Sul tracking rotuleo, l'equilibrio vasto mediale e fascia lata è sempre da tenere in considerazione.
    Un esame sEMG può aiutare nel capire dove agire e come controllo.

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