Poiché, ogni tanto, viene fuori il discorso dei DOMS, spero di fare cosa gradita:
"Perché l'acido lattico si crea nei muscoli ? E perché ciò crea dolore ?"
Stephen M. Roth, professor in the department of kinesiology at the University of Maryland, tratto da Scientific American, 23 gennaio 2006.
Appena il nostro corpo effettua un esercizio cospiquo, si inizia a respirare in modo più repentino e forte, in modo tale da convogliare più ossigeno ai muscoli che lavorano. Il corpo preferisce generare la maggior parte dell'energia utilizzando metodi aerobici, ossia utilizzando ossigeno. Certe circostanze, tuttavia, - come ad esempio scappare da una tigre dai denti a sciabola o sollevare pesi - richiedono una produzione energetica più
veloce del fatto di introdurre ossigeno. In questi casi, i muscoli generano energia in modo anaerobico. Tale energia deriva dal glucosio mediante un processo denominato glicolisi, nel quale il glucosio viene catabolizzato in una sostanza chiamata piruvato mediante una serie di passi. Ma quando l'ossigeno è limitato, il corpo converte temporaneamente il piruvato in
un ulteriore elemento denominato lattato, che consente la atabolizzazione del glucosio e la produzione energetica.
Le miofibrille possono continuare questo tipo di produzione energogena anaerobica a tassi elevati per un periodo di circa uno-tre minuti, durante il
quale il lattato viene accumulato in modo cospicuo.
Un effetto secondario dell'accumulo di lattato è l'incremento dell'acidificazione delle miofibrille, insieme al catabolismo di altri metaboliti. Lo stesso meccanismo metabolico che permette il catabolismo del glucosio in energia lavora in modo poco efficiente in un tale ambiente acido. Apparentemente, sembra controproducente che un muscolo sottoposto a
lavoro produca un "qualcosa" che rallenti il proprio lavoro. In realtà,
questo è un naturale meccanismo di difesa del nostro corpo; previene danni permanenti durante l'estensioni muscolari estreme mediante il rallentamento dei sistemi chiave utilizzati dagli stessi muscoli per mantenere la contrazione. Rallentando, l'ossigeno ridiviene disponibile ed il lattato viene riconvertito in piruvato, consentendo la continuazione del metabolismo aerobico, energetico e ripristinante.
Contriariamente all'opinione comune, la crescita del lattato o, come spesso viene chiamato, acido lattico, non è responsabile della sofferenza muscolare accusata nei giorni immediatamente seguenti l'esercizio fisico. Piuttosto, la produzione di lattato e degli altri metaboliti durante l'esercizio causa la sensazione di bruciore a livello muscolare, sebbene quale metabolita sia coinvolto sia ancora non noto. Questa frequente sensazione
dolorosa ci induce a terminare il lavoro svolto e ci porta a pianificare un periodo di recovery durante il quale il lattato viene smaltito.
I ricercatori che hanno esaminato i livelli di lattato immediatamente dopo un esercizio muscolare hanno individuato una correlazione con il livello di dolore muscolare riscontrato nei giorni successivi. Il DOMS (Delayed-On set Muscle Soreness, o Sofferenza Muscolare a insorgenza ritardata, n.d.r) è caratterizzato da un irrigidimento severo come anche da perdita di forza e di mobilità (ROM - Range of Motion, n.d.r), con un picco intorno alle 24-72 ore successive l'esercizio svolto.
Sebbene le cause precise dei DOMS sia ancora sconosciuta, svariate ricerche le indicano nel danneggiamento delle miofibrille e nell'elevato rilascio di metaboliti nel tessuto muscolare circostante alle cellule muscolari.
Queste risposte ad esercizi intensi hanno una manifestazione di risposta al fenomeno infiammatorio che comportano gonfiore e dolore con un picco nel giorno successivo (od il giorno seguente) che si risolve naturalmente nei giorni seguenti, in funzione della severità del danno muscolare.
In effetti, il tipo di contrazione muscolare sembra sia il fattore chiave nello sviluppo dei DOMS. Quando un muscolo si accorcia in resistenza ad un peso si dice che la contrazione è eccentrica. In questi casi, il risultato, rispetto alle contrazioni concentriche, le quali comportano viceversa "bruciore" muscolare, è di un maggior danno muscolare e di DOMS più significativi.
Poiché il fenomeno dei DOMS è molto comune, molti ricercatori sono concentrati nello sviluppare il ruolo potenziale degli anti infiammatori (esempio ibuprofene) nel loro prevenzione e trattamento. Sebbene gli anti infiammatori possano sembrare un buon metodo per minimizzare i DOMS, potrebbero, viceversa, ritardare sensibilmente il recupero naturale dei danni muscolari con conseguenze negative a livello delle funzioni muscolari.
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