Fare chiarezza sugli integratori
Quindi, oggi più che mai, proprio in relazione all'aumento del numero degli individui di ogni età che si avvicinano alla pratica sportiva, è doveroso fare chiarezza sulla qualità nutrizionale degli integratori aminoacidici, che spesso vengono usati senza la consapevolezza sulla loro reale composizione: è indispensabile conoscere l'entità della sintesi proteica indotta dal prodotto che è sempre in relazione con la quota di aminoacidi che determinano anabolismo, poiché vi è una relazione inversa tra la quota anabolica (aminoacidi che determinano la sintesi proteica) e la quota catabolica (aminoacidi che invece producono "energia sporca" con scorie azotate tossiche) per cui la scelta dovrà cadere sull'integrazione che abbia un NNU (utilizzo netto di azoto) massimo altrimenti l'eccesso di scorie azotate prodotte potrà indurre sovraccarico epatico e renale provocando pericolosamente una diuresi irrefrenabile.
Attenzione, inoltre, anche a quei percorsi dietologici che vengono erroneamente, a volte, consigliati agli sportivi con la presenza di dosi eccessive di alimenti proteici, considerando che normalmente il fabbisogno proteico giornaliero è circa 1 gr. di proteine per kg di peso corporeo ideale e, durante l'attività fisica, l'assunzione massima raccomandata dovrebbe essere non superiore a 1.8‑2 gr. di proteine per kg di peso corporeo ideale, considerando sempre che gli alimenti proteici inducono la produzione di scorie azotate, tra il 52% e l'84%, poiché comunque contengono aminoacidi che seguono la via catabolica con produzione di tossine, con la contestuale acidificazione dell'organismo e quindi conseguente rischio di abbassamento della quota di quei radicali alcalini, che rappresentano la nostra preziosa "Riserva alcalina" indispensabile per mantenere lo stato di salute ottimale, con rischio anche di depauperamento quindi dell'utilizzo del calcio dai denti e dalle ossa con possibilità di indurre carie ed osteoporosi.
Da tutto ciò si evince quindi l'esigenza imprescindibile di una scelta sempre attenta e consapevole sia del percorso nutrizionale individuale che della qualità dell'eventuale integrazione aminoacidica per il rispetto dell'omeostasi dell'organismo.
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