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Discussione: LUDUS MAXIMUS: commenti dall'arena dei gladiatori.

  1. #1
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    Predefinito LUDUS MAXIMUS: commenti dall'arena dei gladiatori.

    Dopo una lunga stagione agonistica autunnale siamo arrivati all’ultima grande competizione che chiude la stagione: il Ludus Maximus IFBB organizzato da Giancarlo Scimeca & Silvia Matta.
    La manifestazione ha avuto una gestazione difficile e, nonostante la accurata preparazione pubblicitaria ed organizzativa, ha dovuto subire un improvviso spostamento di sede per cause di forza maggiore: inizialmente la gara si sarebbe dovuta svolgere in un teatro nei pressi di Guidonia (RM) ma, a causa della indisponibilità della struttura, è stata spostata nello splendido e nuovissimo Palazzetto dello Sport di Monterotondo Scalo (RM).
    Conoscendo entrambe le strutture, il mio parere personale è che, nonostante i disagi organizzativi che tale spostamento ha comportato, nel cambio la gara ne ha guadagnato in quanto a spazio a disposizione e qualità logistica.
    La data della competizione è fissata per il giorno dell’Immacolata, lunedì 8 dicembre 2003.
    Tra l’altro questa, dopo la Notte dei campioni di La Spezia della settimana precedente, è la seconda gara IFBB che verrà giudicata da una giuria interfederale, in virtù del neonato accordo tra le varie federazioni per il rilancio del nostro sport a livello promozionale, di trasparenza e di immagine: oltre ai giudici IFBB di cui ometto i nomi (non ricordandoli tutti con esattezza), Luca Fasciani per lo CSEN, Stefano Margiotti per la WPF e Sabina Assanto per l’AIC, quindi 3 giudici su 9 provenivano da federazioni “esterne”.
    Questa è la mia prima avventura in IFBB in qualità di giudice per cui decido, per correttezza nei confronti della federazione e per armonizzare il mio giudizio agli standard valutativi federali, di partecipare in qualità di auditore al corso di aggiornamento dei giudici nazionali IFBB tenuto il giorno prima della gara dal Presidente Nazionale Benedetto Mondello e dal Responsabile Nazionale dei Giudici IFBB Raffaella Ignetti.
    L’appuntamento è per le 14.00 di domenica 7 dicembre all’Hotel Valery di Monterotondo Scalo (RM) a 2-300 metri dal luogo della competizione.
    Devo riconoscere che il corso giudici è stato ben condotto da Betto Mondello, non tanto per l’accurata lettura del regolamento tecnico IFBB, quanto per il fatto di aver saputo comunicare con efficacia e convinzione lo spirito con cui il giudice deve svolgere il suo compito e l’importanza di dare un giudizio sereno ed obiettivo per la credibilità del nostro sport.
    Leggendo qua e là i commenti sulla gara, non ho potuto fare a meno di notare delle critiche riguardo ed alcuni verdetti che si sono avuti durante la serata: comprendo che ognuno di noi abbia dei propri modi di interpretare i canoni estetici del nostro sport per cui non sarà mai possibile pensare che tutti si trovino d’accordo su un giudizio, soprattutto quando i valori in campo sono simili. In questi casi l’unica possibilità che si ha di arrivare ad un punto di incontro civile e disinteressato è quello di cercare di dare la propria valutazione sulla base di quelli che sono i dettami del regolamento tecnico della federazione sotto la cui egida si svolge la competizione: proprio per questo motivo ho deciso di riportare fedelmente uno stralcio del regolamento IFBB riguardante i criteri di giudizio delle categorie di BB maschile.

    “La categoria BB uomini va valutata in base ai canoni internazionali che sono:
    - SIMMETRIA
    - PROPORZIONI
    - MASSA MUSCOLARE
    - DEFINIZIONE
    Tali parametri messi in questa progressione determinano quelli che sono le priorità da valutare sempre tenendo conto degli atleti sul palco.

    SIMMETRIA: si intende l’equilibrato e proporzionato sviluppo muscolare del corpo considerandolo diviso in due da un piano sagittale, quindi vanno penalizzati atleti che hanno parti sviluppate più di altre (un braccio più grosso dell’altro o una spalla più alta dell’altra, o gambe diverse etc.).
    PROPORZIONI: si intende innanzitutto la proporzione tra busto e gambe (gambe lunghe e busto corto o gambe corte e busto lungo) che è la più ricorrente, poi si passa alla sproporzione muscolare che riguarda muscoli più sviluppati di altri (braccia rispetto alle gambe o ai polpacci, schiena rispetto ai pettorali, parte superiore rispetto a quella inferiore) questa è poco valutata in altre federazioni dove si dà più peso a un distretto muscolare rispetto ad un altro.
    MASSA MUSCOLARE: è considerato il giusto sviluppo muscolare, per gli uomini più si è sviluppati meglio è basta essere simmetrici e proporzionati;
    DEFINIZIONE: è la caratteristica che più impressiona ma deve contemplare i requisiti precedentemente analizzati, non occorre essere solo asciutti e definiti occorre avere le masse muscolari e le proporzioni. E’ comunque più apprezzata la separazione muscolare che la definizione, ossia gli stacchi tra i muscoli.

    Questi parametri vanno comunque applicati con discrezione anche perchè è difficile trovare atleti con tutti i requisiti richiesti e poichè la nostra valutazione è globale occorre dare il giusto peso a tali parametri.
    Un cenno va dato ai difetti strutturali (cifosi, scoliosi) alla ginecomastia e all’acne, sono tutti punti di svantaggio per atleti a pari merito, occorre dare il giusto peso a tali difetti non sono elementi che comportano l’esclusione dalla competizione”.

  2. #2
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    Predefinito Ludus Maximus - 2° parte

    Questo stralcio è stato preso dall’ultima versione del regolamento tecnico IFBB, distribuita ai giudici durante il corso di aggiornamento di domenica 7 dicembre 2003: omettendo qualunque commento in merito alla forma scritta e alla sintassi di tale documento (decisamente insufficiente per una federazione faro come la IFBB...se qualcuno ora mi venisse a dire di aver riletto l’intero documento prima di impaginarlo, avrebbe come regalo di Natale un’iscrizione gratuita alla scuola dell’obbligo), si riesce comunque a comprendere lo spirito generale che anima il regolamento.
    In base alle priorità enunciate occorre interpretare i verdetti nelle varie categorie.
    Ma torniamo alla gara.
    Verso le 19.00 iniziamo le operazioni di peso: una parte dei giudici e la segretaria di giuria si preoccupano di prendere i dati degli atleti ed, eventualmente, di tesserarli mentre io ed un altro giudice IFBB ci occupiamo delle operazioni di peso e di misurazione vere e proprie.
    Ad onor del vero devo dire che, contrariamente a quanto recita il regolamento IFBB (tolleranza zero), ci siamo presi la libertà di concedere 0,5Kg di tolleranza (o 0,5 cm in alternativa per gli H/P) agli atleti; questo non per contravvenire al regolamento, ma in virtù del fatto che tutti sanno che pesandosi su 10 bilance differenti si ottengono spesso 10 pesi diversi e in più la bilancia ad ago a disposizione non poteva garantire la precisione ai 100g, per cui ci sembrava inopportuno punire gli atleti: la cosa importante è però che lo stesso principio di tolleranza è stato usato per tutti!
    Dalle preiscrizioni si prevedeva la presenza di circa 160 atleti, nonostante il contemporaneo svolgimento di un’altra competizione nella Capitale (il Colosseum), del Campionato Mondiale Over 40 IFBB e del Campionato Mondiale WABBA: un’affluenza davvero notevole dunque, quasi al livello di quella ottenuta dal Trofeo Due Torri di Bologna un paio di settimane prima.
    Del resto quest’anno Giancarlo Scimeca e Silvia Matta ha fatto le cose davvero alla grande: alberghi vicinissimi al luogo della gara (raggiungibile anche a piedi) e preparati ad accogliere clienti tanto particolari come i bodybuilders sotto gara; trofei bellissimi, nettamente migliori di quelli visti al Due Torri, ed un montepremi d’eccezione: 10.000 euro in contanti, svariate centinaia di euro in integratori alimentari offerti dalla Gensan ai vincitori e alle vincitrici di categoria e, ciliegina sulla torta, un viaggio di 4 giorni a Las Vegas per assistere al Mr. Olympia 2004 per il vincitore assoluto BB e quello H/P.
    Per far fronte al gran numero di atleti, la pesatura è stata prevista dagli organizzatori su due sessioni: oltre a quella della domenica (19.00-20.30), vi sarebbe stata anche una seconda sessione il giorno successivo (8.00-9.30), direttamente sul luogo di gara.
    Arriviamo dunque al giorno della competizione: lunedì 8 dicembre 2003, il primo giorno veramente freddo dell’inverno romano…sino al pochi giorni prima si poteva girare per le vie della Capitale in camicia ed il freddo improvviso ha sorpreso un po’ tutti, cogliendoci impreparati.
    Alle 7.45 avevo già parcheggiato la macchina davanti all’ingresso principale del Palazzetto dello Sport di Monterotondo Scalo, una struttura inaugurata di recente, ben attrezzata, con ampie superfici vetrate ben progettate per consentire un’ottima luminosità naturale ma davvero inadatte a mantenere la temperatura interna entro livelli accettabili per la sopravvivenza: faceva veramente tanto freddo e per gli atleti non deve essere stato divertente spogliarsi per effettuare le operazioni di peso.
    Le operazioni di iscrizione e pesatura si sono svolte regolarmente, senza alcun inconveniente nonostante alcuni atleti non siano riusciti a rientrare nelle categorie previste…a questo proposito devo fare i miei complimenti agli organizzatori Giancarlo Scimeca e Silvia Matta ed anche al Presidente IFBB Betto Mondello: in nessuna occasione si sono avvicinati al tavolo dei giudici per non condizionare in nessun modo lo svolgimento delle operazioni stesse.
    Forse molti di voi penseranno che sto dicendo una cosa ovvia, ma chi di voi è più addentro nel mondo delle gare sa che si tratta di un atteggiamento piuttosto raro da trovare.
    Sarà forse per la vicinanza temporale delle due gara oppure per il comune denominatore della grande affluenza di atleti, ma molti addetti ai lavori si sono lasciati andare a paragoni sulla bontà dell’organizzazione del Ludus Maximus rispetto a quella del Trofeo Due Torri: si tratta di due ottime gare, a cui ho assistito entrambe, dietro cui vi sono però differenze sostanziali.
    Il Due Torri è una gara organizzata e gestita autonomamente da un privato con l’appoggio economico di un golden sponsor come la Panatta Sport; a Bologna l’organizzatore Franco Fabbri può permettersi di scegliere la giuria, il numero e la composizione delle categorie di peso (8 in tutto tra Bodybuilding, Body Evolution e Donne Prestige) e tutto ciò che sovrintende lo svolgimento della manifestazione.
    Il Ludus Maximus invece, essendo una Grand Prix IFBB, deve sottostare alle regole della federazione in quanto a metodologia di giudizio, deve prevedere un numero spropositato di categorie di peso (ben 15) e cercare gli sponsor a sostegno dell’evento.
    Questo si è tradotto in una certa naturale macchinosità nello svolgimento di tutte le operazioni: a Bologna iscrizioni e peso si svolgevano al Palamalaguti la sera precedente al giorno della gara e, contemporaneamente, si allestiva il palco di gara e l’impianto di illuminazione tanto che, il mattino successivo, alle 9.01 la prima categoria Body Evolution era già schierata sul palco.
    La stessa puntualità è stata rispettata per l’orario di inizio della gara serale: doveva iniziare alle 17 e finire alle 21…quando ci si è accorti che si sarebbe andati troppo in là con i tempi, non si è esitato ad accorciare da 90 a 60 secondi la durata delle routine libere, mortificando gli sforzi coreografici degli atleti: a Bologna la professionalità e la regolarità dello svolgimento dell’evento vengono prima dell’interesse degli atleti, al Ludus si è cercato un valido compromesso che non penalizzasse troppo i partecipanti.
    Non sta a me dire quale delle due impostazioni sia la più corretta; sicuramente gli atleti sono più tutelati al Ludus ma è pur vero che è impensabile che una competizione possa avere una durata ininterrotta (pregara + gara) di 13 ore (operazioni di peso escluse), veramente eccessiva anche per il più appassionato degli spettatori.
    Sarebbe stato possibile far meglio? Chi mi conosce sa che non amo girare troppo intorno alle cose con parole di circostanza per cui devo dire che, nonostante il peso e le iscrizioni fossero terminate regolarmente qualche minuto dopo le 10, il pregara non è potuto iniziare prima delle 12.00 poiché il palco e le luci non erano ancora pronte.
    Certo, per evitare questo inconveniente, si sarebbe dovuto provvedere al montaggio la sera precedente alla gara con il conseguente affitto del Palazzetto per 2 giorni piuttosto che per uno soltanto ed un notevole aggravio dei costi.
    Altro problema? Ben 15 categorie!!
    In più le donne Body-Fitness (sino a 164 cm ed oltre i 164 cm) vengono giudicate in costume intero e due pezzi (quindi salgono sul palco 2 volte), le donne Fitness vengono giudicate in costume intero, in costume due pezzi e per la routine (quindi salgono sul palco 3 volte)...in totale equivale alla presenza di ben 19 categorie!
    La ciliegina sulla torta è poi il giudizio a doppia turnazione (pregara e gara) che non fa altro che dilatare i tempi senza peraltro togliere o aggiungere nulla alla bontà del giudizio: vista l'ovvia frettolosità della valutazione serale quasi nessun giudice serio se la sentirebbe di stravolgere la classifica mattutina ottenuta dopo interminabili confronti solo in virtù di una rapida panoramica finale.
    Quasi mi scordavo di ricordare i personaggi che sono intervenuti alla serata, speriamo di riuscire a non scordare nessuno: Raffaele Brancati (ex campione del mondo WABBA), Massimo Monaco e Silvia Scaglione, Rossella Pruneti, Marco Teatini con tanto di cagnolino e la bellissima compagna che ha avuto anche il compito di valletta della manifestazione, Paolo Ianni, Manolo Nannini (campione italiano assoluto H/P IFBB), Andrea Tedeschi, Antonella Lizza, Fedora Marzoli...in serata si è visto anche Pietro Taricone.
    Una nota particolare merita la presenza di Stefano Biondi: una voce ufficiosa mi ha tra l’altro riferito della sua presenza in giuria nel Colosseum, una gara che si è svolta in contemporanea al Ludus sempre a Roma; Stefano, indiscutibilmente un grande atleta che non ha mai espresso del tutto il proprio potenziale valore, chiamato a premiare una categoria pare non abbia visibilmente apprezzato l’invito fattogli dal presentatore.
    Non lo conosco personalmente, ma ho sempre ammirato Stefano per il suo fisico e per l’immagine positiva che era sempre in grado di trasmettere, per cui spero davvero che coloro (e sono più di uno) che mi hanno riferito questi particolari abbiano mal interpretato i gesti (e le parole) di Stefano...se così non fosse il rimedio a situazioni di questo tipo sarebbe facile ed ovvio: ignorare certe “celebrità” a casa e lasciare questi compiti a chi si sente onorato e non scocciato di farlo.
    Ma veniamo a quello che più ci interessa, ossia la competizione vera e propria.

  3. #3
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    Predefinito Ludus Maximus - 3° parte

    CATEGORIA H/P SINO A 170 cm (+0 Kg) - 6 concorrenti
    La prima categoria a salire sul palco è stata quella della H/P sino a 170cm a cui, nel regolamento IFBB, non viene concessa nessuna tolleranza di peso.
    Già dalla posa di rilassato frontale emerge chiaramente la superiorità dell’atleta romano Gianluca Fiorenti, nettamente migliorato rispetto alla gara di Bologna in cui non era riuscito, seppur di poco, a centrare la finale.
    Una curiosità: Gianluca Fiorenti aveva effettuato il peso nella sessione serale di domenica ed era risultato fuori di 1Kg, quindi oltre il margine che in cuor mio avevo deciso essere quello massimo di tollerabilità.
    L'ho spiegato a Gianluca e lui, da atleta serio e sportivo qual'è, ha capito perfettamente la situazione e si è ripromesso di perdere 0,5Kg e ritentare il peso la mattina successiva.
    Così ha fatto...e nessuno mi toglie dalla testa che quel mezzo chilo di meno ha dato ha Gianluca quella rocciosità che ha fatto la differenza sia nella categoria, sia nell’assoluto.
    Al 2° posto viene classificato Francesco Franceschetto di Fano (PS) in virtù di una buona linea e di un posing curato ma ancora piuttosto carente nei volumi muscolari e nella preparazione rispetto al vincitore.
    Sul gradino più basso del podio sale Fabrizio Mezzanotte che, seppur dotato di una struttura non proprio vincente, riesce a compensare in virtù di buoni volumi e di una condotta di gara attenta.
    Riassumendo:

    1) Gianluca Fiorenti (n. 5)
    2) Francesco Franceschetto (n. 3)
    3) Fabrizio Mezzanotte (n. 4)
    4) Giancarlo Labiana (n. 1)
    5) Danilo Farnese (n. 6)
    6) Guadalberto Gasparoni (n. 2)


    CATEGORIA H/P SINO A 178 cm (+2 Kg) - 10 concorrenti
    Anche in questa categoria non c’è stata una vera lotta per la vittoria che, sin dall’entrata sul palco, era chiaro a tutti sarebbe andata all’atleta romano Giuliano Babini, già Campione Italiano IFBB e finalista al 2 Torri 2003.
    Giuliano ha conservato se non migliorato il già ottimo stato di forma che aveva presentato a Bologna per cui, anche in virtù di un fisico modellato e lavorato nei dettagli in tanti anni di allenamento, non ha dovuto faticare più di tanto per portarsi a casa il trofeo del primo posto.
    Oltre all’ottimo equilibrio e la qualità del suo sviluppo muscolare, Giuliano impressiona per il modo perfetto, professionale con cui esegue le pose obbligatorie, in particolar modo quella di espansione toracica: quindi salta all’occhio la difficoltà nell’eseguire al meglio la posa di doppi bicipiti di schiena.
    Per la conquista del 2° posto c’è stata lotta tra Antonio Mazzotta, dotato di un’ottima linea abbinata ad una discreta preparazione; Piergiorgio Ravenna, il più tirato del gruppo ma il meno dotato dal punto di vista strutturale, ed il giovane Fabio D’Alessio, dotato di una eccellente linea ed una buona qualità, ma ancora carente di quella maturità muscolare e di quella incisività che potrebbero senz’altro portarlo in futuro sul gradino più alto del podio.
    La classifica, che non mi trova del tutto d’accordo, è la seguente:

    1) Giuliano Babini (n. 11)
    2) Antonio Mazzotta (n. 9)
    3) Piergiorgio Ravenna (n. 8)
    4) Fabio D’Alessio (n. 16)
    5) Nicola Giordano (n. 17)
    6) Sergio Gentilini (n.10)


    CATEGORIA H/P OLTRE 178cm (+3 Kg) – 13 concorrenti
    Anche in questa categoria la battaglia si concentra per la conquista del secondo posto in quanto emerge nettamente dal gruppo per linea, volumi ed armonia generale il n.22 Alessandro Galli, già finalista nel Body Evolution al 2 Torri.
    Alessandro, fresco vincitore della Notte dei Campioni IFBB di La Spezia, presenta un fisico davvero gradevole, valorizzato da una struttura scheletrica ottima e ben lavorato nei dettagli (glutei soprattutto) anche se la condizione non è più quella di Bologna.
    Dopo molti confronti, per il 2° posto la spunta per un soffio il n.27 Vincenzo Catalano, dotato di una schiena ottima per spessore e qualità, buon tiraggio ma leggermente sotto tono nelle pose frontali. Al 3° posto si piazza l’ottimo Remo Deiana in virtù di uno sviluppo muscolare equilibrato ed un buona preparazione generale.

    1) Alessandro Galli (n. 22)
    2) Vincenzo Catalano (n. 27)
    3) Remo Deiana (n. 25)
    4) Francesco De Angelis (n. 32)
    5) Antonio Loreti (n. 28)
    6) Antonio Bonsiano (n. 24)


    Subito dopo le categorie H/P si è svolto il confronto tra i tre vincitori di categoria per l'assegnazione del prestigioso titolo dell'assoluto.
    Sul palco due atleti romani della Technobody: Giuliano Babini e Gianluca Fiorenti, insieme ad Alessandro Galli.
    Quest'ultimo, pur possedendo probabilmente la miglior linea ed una piacevole struttura scheletrica, risultava però indietro di preparazione rispetto agli altri e, a questi livelli, se non si è al massimo della forma non si ha alcuna possibilità di vittoria.
    La lotta si ristringe quindi a Fiorenti e Babini: il primo si distingue per una condizione davvero eccellente, il secondo per la qualità dei dettagli e per la completezza del fisico.
    Il verdetto premia la condizione superba di Fiorenti, ma si è trattato di un'inezia...i miei complimenti vanno ad entrambi.

    CATEGORIA OVER 40 - 14 concorrenti
    Eccoci a quella che considero la nuova realtà del Bodybuilding internazionale: gli Over 40.
    Negli ultimi anni è sempre più frequente assistere a competizioni in cui il numero degli atleti Over 40 è di gran lunga superiore a quello di qualunque altra categoria di peso e, anno dopo anno, anche il livello atletico si alza vertiginosamente...basta pensare che il vincitore di questa categoria si è aggiudicato anche il titolo dei pesi massimi.
    Per la cronaca vince senza troppi problemi Piero Nocerino in virtù di masse muscolari davvero inavvicinabili per gli altri concorrenti supportate da una condizione più che buona e dal carisma che tutti gli riconosciamo.
    Sì, è vero, molte persone si lamentano del fatto che Piero non esegua le pose obbligatorie in maniera ortodossa (in particolare quella di tricipiti); stavolta anche il presentatore ha provato a ricordarglielo (sarebbe stato compito del capo giuria durante il pregara) ma l’esortazione non ha avuto l’effetto sperato.
    Non crediate però che i giudici siano talmente ingenui e sprovveduti da non accorgersi della carenza nei tricipiti di Piero, così come non passano inosservate le lacune di struttura e di qualità della schiena, ma nel complesso Nocerino ha punti a proprio favore che compensano di gran lunga le carenze, soprattutto in questo caso in cui si presentava in gara in una condizione davvero pregevole.
    Al 2° posto si classifica il preparatissimo Paolo Mari che sfrutta al meglio la sua ottima condizione muscolare per superare il più voluminoso, soprattutto nella parte superiore del corpo, ma in questa circostanza un po’ sottotono Gaetano Tufarelli che si piazza al 3° posto.
    In realtà la battaglia per il 2° posto avrebbe dovuto svolgersi tra Paolo Mari e l’atleta ligure Walter Minetto: purtroppo, a causa di un involontario contrattempo sul palco, è nato un piccolo battibecco tra Minetto ed il presentatore della gara a causa del quale Walter Minetto ha deciso di allontanarsi dal palco per protesta. A nulla sono valsi gli applausi di incitazione da parte del pubblico (sollecitati sportivamente da Nocerino) e le scuse ufficiali del presentatore.
    Al 4° posto l’ottimo atleta marchigiano Claudio Calcabrini, ottimamente sviluppato e decisamente più voluminoso rispetto ai Campionati Mondiali WPF del mese precedente.

    1) Piero Nocerino (n. 51)
    2) Paolo Mari (n. 39)
    3) Gaetano Tufarelli (n. 41)
    4) Claudio Calcabrini (n. 43)
    5) Claudio Lombardi (n. 44)
    Fuori Classifica Walter Minetto per aver abbandonato il palco (era 3° per me…)

  4. #4
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    Predefinito Ludus Maximus - 4° parte

    CATEGORIA JUNIORES - 4 concorrenti
    Il contraltare degli Over 40 sono gli Juniores: pochi e non certo di alta qualità; probabilmente il ruolo serbatoio ricoperto da questa categoria sino a qualche anno fa oggi è stato soppiantato dalla nascita degli H/P.
    Solo quattro gli atleti partecipanti e tutti con un livello abbastanza simile tanto che il compito dei giudici non è stato facile.

    1) Samuele Bocchetti (n. 8)
    2) Giovanni Versaci (n. 7)
    3) Raffaele Pelagalli (n. 9)
    4) Fabio Crocesi (n. 10)


    CATEGORIA LEGGERI SINO A 70 KG – 6 concorrenti
    Categoria non molto numerosa ma di buon livello in cui si staccavano nettamente i primi tre classificati: l’atleta calabrese Carmelo Gullì, il siciliano Salvatore Sabatelli e il romano Luciano Armini.
    Del terzetto, Sabatelli era senz’altro il più impressivo, in virtù delle grandi masse muscolari: dotato anche di una buona preparazione, risultava però leggermente sproporzionato per quanto concerne la lunghezza degli arti inferiori rispetto a quella del busto particolare che, interpretando il regolamento IFBB, avrebbe dovuto penalizzarlo.
    Luciano Armini al contrario, pur non possedendo le masse di Sabatelli, risultava nel complesso più elegante e proporzionato, aiutato anche da una preparazione molto accurata e da un’ottima separazione muscolare.
    Carmelo Gullì presentava un buon mix tra sviluppo e proporzioni ma, dopo una lunga stagione agonistica che lo ha visto vincere le selezioni per il Campionato Mondiale WPF ed essere tra i finalisti del Body Evolution di Bologna, appariva nel complesso un po’ svuotato e privo di quello smalto e di quella esplosività muscolare che lo avevano contraddistinto nelle precedenti esibizioni.
    Dopo una lunga serie di confronti, la giuria si è così espressa:


    1) Salvatore Sabatelli (n. 65)
    2) Luciano Armini (n. 67)
    3) Carmelo Gullì (n. 66)
    4) Maurizio Ruggeri (n. 64)
    5) Bruno Beniamini (n. 69)
    6) Giulio Pitti (n. 68)


    CATEGORIA MEDIO-LEGGERI 75Kg – 6 concorrenti
    E’ stata l’unica categoria in cui non c’è davvero stata battaglia per la vittoria. Infatti l’atleta milanese Corrado Maggiore sin dall’uscita sul palco si è dimostrato superiore in tutto: linea, masse, separazione, condotta di gara e plasticità ne hanno fatto un atleta davvero imbattibile al Ludus e, forse il miglior atleta della serata.
    Nettamente migliorato rispetto a Bologna, in cui non mi aveva convinto per una preparazione non proprio ottimale, a Roma ha mostrato il meglio di sè legittimando la vittoria al Due Torri che mi era sembrata quantomeno discutibile.
    L’atleta genovese Paolo Mari bissa nei medio-leggeri il secondo posto già ottenuto negli Over 40 confermando, se ce ne fosse bisogno, il suo livello atletico e di preparazione.
    Al 3° posto l’atleta romano Ettore Sparma, un veterano del palco, che spesso si trova ad essere penalizzato dalle giurie ma che stavolta, con qualche chilo di più addosso, appare meno ripped ma più incisivo ed imponente nelle masse.
    A Bologna Ettore era stato (incredibilmente a mio avviso) estromesso dalla finale del Body Evolution, ma qui al Ludus ha mostrato tutto il suo valore.

    1) Corrado Maggiore (n. 95)
    2) Paolo Mari (n. 93)
    3) Ettore Sparma (n. 94)
    4) Raffaele Cecere (n. 92)
    5) Davide Grassi (n. 90)
    6) Sandro Salvagno (n. 91)



    CATEGORIA MEDI 80Kg – 13 concorrenti
    Categoria abbastanza numerosa e dai contenuti tecnici davvero elevati: tra i protagonisti Diego Martinez, proporzionato e voluminoso come al solito, forse non al massimo della forma ma comunque supportato da un livello di preparazione ancora buono dopo diverse gare disputate ad altissimo livello; Franco D’Angelo, davvero tiratissimo ed incisivo, ma meno sviluppato di Martinez e con una certa carenza di volume sulle braccia e sui polpacci; Luigi Mallus, dotato di un ottimo fisico, elegante e proporzionato, davvero un bell’atleta nell’insieme.
    Accanto a loro non sfiguravano neanche Danilio Camelli e Cosimo La Malfa, entrambi davvero in forma e preparati a puntino per questa importante competizione.
    Dopo una lunga serie di confronti la giuria ha così espresso il proprio giudizio:

    1) Diego Martinez (n. 112)
    2) Franco D’Angelo (n. 106)
    3) Luigi Mallus (n. 109)
    4) Danilo Camelli (n. 104)
    5) Cosimo La Malfa (n. 110)
    6) Mauro Francavilla (n. 103)


    CATEGORIA MEDIO-MASSIMI 90Kg – 10 concorrenti
    Altra categoria che presentava un livello medio degli atleti non altissimo in assoluto ma molto omogeneo e bisognosa quindi di un gran numero di confronti per stabilire una corretta classifica finale.
    Purtroppo alla gara serale non ha partecipato Walter Minetto in segno di protesta per l’inconveniente incorso nella categoria Over 40 di cui ho già detto: peccato, perchè, a mio avviso, Walter sarebbe salito senz’altro sul podio.
    Alla fine vince la categoria Omar Monno, un atleta romano stravagante nel look e nell’atteggiamento, che conosco da tanti anni avendolo giudicato più volte sin da quando gareggiava tra gli Juniores.
    Omar possiede caratteristiche strutturali di rilievo ma quasi mai riesce ad arrivare preparato a puntino il giorno della gara; stavolta però l’ho visto davvero migliorato rispetto alle precedenti esibizioni, senza quel velo d’acqua che ne penalizzava la condizione e a pensare che viene da una stagione agonistica molto lunga, cominciata al Fimes di Napoli...
    Al 2° posto si è piazzato Giorgio Ferro che, con un look simile a quello del vincitore ma anche con un fisico armonico e proporzionato, è parso subito essere molto in armonia con Omar condividendone sportivamente la gioia del piazzamento.
    Al 3° posto Roberto Pepe, dotato di buone masse muscolari e di una discreta condizione, ma carente in struttura rispetto ai primi due classificati.
    Fuori dal podio atleti di valore, primo tra tutti Pasquale Vurchio: pur dotato di una linea da fuoriclasse, Pasquale si è presentato con una condizione non ancora ottimale e gambe leggermente sottotono rispetto all’eccezionale parte superiore. Peccato...sono sicuro che con una preparazione più attenta (e senza la vistosa ginecomastia del Ludus) Vurchio potrebbe salire senza problemi sul gradino più alto del podio.

    1) Omar Monno (n. 117)
    2) Giorgio Ferro (n. 116)
    3) Roberto Pepe (n. 123)
    4) Pasquale Vurchio (n. 114)
    5) Marco Nannipieri (n. 121)
    6) Stefano Impeciati (n. 122)
    Walter Minetto non ha partecipato alla finale a causa della discussione avuta con il presentatore durante la categoria OVER 40 – per la cronaca lo vedevo al 2° posto.

  5. #5
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    Predefinito Ludus Maximus - 5° parte

    CATEGORIA MASSIMI OLTRE 90Kg – 7 concorrenti
    Siamo arrivato dunque alle massime taglie: non molti i concorrenti, ma tutti dotati di masse muscolari notevoli anche se per quasi tutti la condizione lasciava un po’ a desiderare.
    Cominciamo dall’atleta che potenzialmente considero il migliore che abbiamo in Italia: Daniele Seccarecci 130,5Kg al peso!! No, non è un errore di digitazione: più di 130Kg e, se fossero stati di soli muscoli, Daniele avrebbe partecipato di diritto al Mr. Olympia e non al Ludus Maximus, non credete?
    Ma non pensiate che sfigurasse...certo da rilassato appariva molto, troppo liscio, ma non appena accennava un minimo di contrazione la sua massa muscolare esuberante montata su una struttura scheletrica da Formula 1 veniva fuori prepotentemente, oscurando di fatto gli altri atleti sul palco.
    Purtroppo Daniele contrae solo durante i confronti e si rilassa troppo quando non è chiamato...se avesse tenuto una condotta di gara più attenta e professionale almeno sul podio sarebbe salito sicuramente.
    Credetemi, di gare ne ho viste e giudicate tantissime negli ultimi 15 anni, se Daniele Seccarecci il prossimo anno riuscisse a presentarsi in gara a 120Kg non ce ne sarà per nessuno in Italia, è una scommessa che accetto con chiunque.
    Ma a vincere la categoria, a conferma del livello degli Over 40, è sempre Piero Nocerino il solo che riesce a coniugare ottime masse muscolari ad una condizione atletica più che considerevole.
    Al 2° posto Lorenzo Beni, dotato di eccellenti masse muscolari ma ancora carente nei dettagli e lontano dalla condizione di forma necessaria per imporsi in una competizione di questo livello, onestamente non lo vedevo così in alto in classifica.
    Al 3° posto Romeo Basso che deve pagare diversi Kg al secondo classificato ma che si presenta comunque in buona forma...personalmente lo vedevo al secondo posto.
    Nota di merito per il 5° classificato, l’atleta rumeno Angelo Alexa: ha fatto un viaggio in treno di 32 ore per partecipare alla gara e non beveva da 3 giorni; al peso ha registrato 91,5Kg...era in ottima forma e molto molto probabilmente avrebbe vinto senza problemi la categoria dei mediomassimi ma tra i massimi sarebbe stata molto dura.
    Lui stesso, seppur visibilmente amareggiato per il peso che credeva essere più basso, non ha neanche provato a farsi iscrivere tra i mediomassimi e mi ha detto in italiano stentato: "Ok! Ho fatto dei sacrifici immensi per preparare questa gara, però qui tutti hanno sofferto e non sarebbe stato giusto nei confronti degli altri...".
    Senza dire altro si è rivestito, ha preso il tesserino e senza insistere è andato ad iscriversi nella categoria dei massimi, pur consapevole che non sarebbe riuscito a salire facilmente sul podio.
    Ha dato a tutti un bell'esempio di sportività, certe volte è vero che dovremmo imparare da chi sta peggio di noi.
    Se dovessi assegnare un premio all'atleta più sportivo, senz'altro lo darei a lui...

    1) Piero Nocerino (n. 136)
    2) Lorenzo Beni (n. 133)
    3) Romeo Basso (n. 137)
    4) Daniele Seccarecci (n. 132)
    5) Angelo Alexa (n. 134)
    6) Enrico Verrusio (n. 138)


    CATEGORIA DONNE BB SINO A 54Kg – 4 concorrenti
    Solo quattro le ragazze partecipanti in questa categoria ma, sin dall’uscita sul palco, ci si accorge che a contendersi la vittoria sarebbero state Marina Giusmini e Sabila Mazzotta. Due fisici diversi a confronto: Marina, eccellente posatrice, appariva muscolarmente più matura e lavorata anche se peccava un po’ di linea e nel gruppo gluteo/femorale, Sabina era la più preparata del line-up e, alla prima gara, si è presentata in una condizione di forma superba. Certo i punti da migliorare ci sono: glutei e femorali non erano allo stesso livello del resto del fisico...però la base c’è e si vede! Complimenti Uraia!

    1) Marina Giusmini (n. 43)
    2) Sabina Mazzotta (n. 42)
    3) Cinzia Baldacci (n. 40)
    4) Marina Olivieri (n. 41)


    CATEGORIA DONNE BB OLTRE I 54Kg – 5 concorrenti
    Cinque concorrenti e una dominatrice incontrastata Ilaria Elia, veterana del palco, è subito apparsa in ottima forma tanto da non aver alcun problema a portarsi a casa il titolo di categoria e bissare in serata con l’assoluto donne.
    Al secondo posto l’ottima Barbara Carità, dotata di un fisico gradevole e d equilibrato ma ancora lontano dal livello messo in mostra dalla vincitrice

    1) Ilaria Elia (n. 25)
    2) Barbara Carità (n. 22)
    3) Laura Morando (n. 24)
    4) Antonietta Sorrentino (n. 21)
    5) Cinzia Lorieri (n. 23)


    CATEGORIA DONNE BODY-FITNESS SINO A 164cm – 9 concorrenti
    Categoria discretamente numerosa che presentava alcune atlete di ottima levatura.
    Voglio ricordare che la categoria Body Fitness, recentemente introdotta dall’IFBB anche in campo internazionale, si presenta come un’evoluzione del concetto di Soft e propone un giudizio separato per le atlete in costume 2 pezzi e costume intero, esonerandole dal proporre alcun tipo di routine ma solo confrontandole con le classiche pose da rilassate...
    Premetto che la formula di questa nuova categoria non mi convince per niente: i problemi valutativi delle vecchie soft rimangono tutti, le atlete vengono giudicate esclusivamente sulle rilassate senza nessun’altra posa e senza neanche la valorizzazione spettacolare di una routine.
    Fare poi due giudizi sul round a costume intero e sul round con il costume due pezzi non penso proprio sia di alcuna utilità: le caratteristiche fisiche - se ci sono - si vedono chiaramente con il due pezzi e, se il giudizio con il costume intero dovesse cambiare, il merito sarebbe senz’altro della scelta del costum,e non certo del valore atletico della atleta in questione.
    Sin dalle prime battute appare subito chiaro il primo posto di Antonella Morici: dotata di ottima linea, preparazione accurata e condotta di gara sicura.
    Passiamo ora alla mela della discordia: 2°, 3°, 4° ma anche 5° e soprattutto 6° posto.
    Chi era presente alla gara si sarà sicuramente accorto che nella finale, oltre alle sei classiche finaliste, si è affiancata la n.76 Ilaria Capomassi...non è stato un problema organizzativo ma, tra l'imbarazzo del povero presentatore, è stata senz'altro una forma di protesta nei confronti della 6° classificata - la n.72 Patrizia Stocchino - una bella ragazza per carità, ma che non mostrava alcun segno tangibile di una presenza anche sporadica in sala pesi...
    La Capomassi non sarà stata in formissima, ma quantomeno aveva uno shape che lasciava presagire un buon impegno con gli attrezzi; forse è stata penalizzata dal round con il costume intero, ma è altrettanto vero che era l'unica che ne indossava uno veramente regolamentare (regolamento IFBB alla mano)...
    In questo contesto il costumi di Alessandra Tantari e della n.73 Francesca Labiana erano forse troppo succinti (specialmente sul frontale)...e questo non potrà che averle avvantaggiate, in special modo agli occhi di qualche giudice che vedevo particolarmente sensibile a certi tipi di richiami piuttosto che ai valori atletici (adesso ditemi che non se n'è accorto nessuno.....).
    Tornando ai valori atletici - che sono quelli che ci interessano - ho giudicato Daniela Trevisol superiore ad Alessandra Tantati in virtù di una struttura più ampia, un buon equilibrio globale, senza particolari carenze o punti forti, ed una condotta di gara attenta e professionale.
    Alessandra presentava un'ottimo shape pur essendo meno dotata strutturalmente: perdeva qualche punto sulla rilassata frontale, a causa di una leggera carenza di condizione sulle gambe rispetto alla Trevisol.
    La 3° classificata Gloria Fontana, presentava uno sviluppo muscolare superiore rispetto alle prime, soprattutto sulla schiena (che evitava accuratamente di contrarre), buona presenza di palco ma nell'insieme dava l'impressione di essere una bodybuilder un po' appesantita per l'occasione.
    Questo comportava una certa pesantezza di glutei e femorali che, se ne peggiorava le caratteristiche atletiche, sicuramente ne aumentava quelle di femminilità e sensualità, particolarmente gradite da alcuni.
    Capisco la delusione di Alessandra, purtroppo si trattava di una categoria in cui le atlete avevano degli scarti minimi anche se non dovrebbero sfuggire ad occhi esperti.
    E' anche vero che occorrerebbe prestare un'attenzione maggiore nella compilazione delle classifiche e ieri, in qualche occasione, si è corso un po' troppo soprattutto la sera.
    Spesso c'erano giudici che avevano completato la striscetta di valutazione ancor prima che gli atleti avessero concluso le prove obbligatorie...capisco la volontà di contenere i tempi, ma in situazioni di questo tipo chi ci rimette non sono tanto il primo o l'ultimo (spesso evidenti) ma gli atleti di mezzo che potrebbero trovarsi ad essere valutati in maniera sbrigativa.

    1) Antonella Morici (n. 80)
    2) Daniela Trevisol (n. 77)
    3) Gloria Fontana (n. 74)
    4) Alessandra Tantari (n. 79)
    5) Francesca Labiana (n. 73)
    6) Patrizia Stocchino (n. 72)


    CATEGORIA DONNE BODY-FITNESS OLTRE I 164cm – 5 concorrenti
    Meno problemi ci sono stati nel giudizio della categoria donne Body Fitness oltre i 164cm: stavolta le posizioni apparivano più nette e delineate.
    Per quanto concerne la classifica il 1° posto è andato ad Alice Belardi, dotata di un’ottima linea e della giusta definizione per questa nuova categoria; al 2° posto Claudia Ferrarini, forse un po’ delusa del risultato dopo l’ottimo quarto posto al Prestige di Bologna. Nonostante la buona linea e l’indubbia qualità del fisico, Claudia stavolta si presentava troppo appesantita nella parte inferiore del corpo (soprattutto gambe e glutei) e questo non le ha permesso di lottare più di tanto per il gradino più alto del podio.

    1) Alice Belardi (n. 81)
    2) Claudia Ferrarini (n. 82)
    3) Gianna Valco (n. 84)
    4) Federica Calcarame (n. 85)
    5) Antonella Di Matteo (n. 83)

  6. #6
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    Predefinito Ludus Maximus - 6° ed ultima parte.

    CATEGORIA DONNE FITNESS – 6 concorrenti
    Solo sei concorrenti ma quasi tutte in ottima forma hanno dato, con la loro grazia e le loro splendide routine, quel tocco di spettacolarità che spesso manca alle competizioni di Bodybuilding.
    Splendide atlete e splendide routine dicevo...si impone giustamente l’atleta ligure Antonella Ferretti, dotata di un fisico preparato e proporzionato, grazia ed eleganza da vendere: vestita da Mary Poppins, ha eseguito una routine (non nuova) molto buona in quanto a passaggi acrobatici e di forza ma forse un po’ spezzettata per far posto alle classiche diagonali iniziale e finale del corpo libero di ginnastica artistica.
    Al secondo posto si piazza Rosita Casolanetti in virtù della routine migliore della serata per originalità, coordinazione e coreografia: purtroppo Rosita cede delle posizioni dal punto di vista della struttura fisica per cui non ha potuto aspirare al gradino più alto del podio.
    Al terzo posto Emanuela Ferretti: non posso nascondere di essere stato colpito dal sorriso e dall’incredibile bellezza di questa giovanissima atleta romana. Già campionessa italiana IFBB, Emanuela si presenta sul palco del Ludus in una forma non ottimale che gli fa perdere posizioni nel round con il costume a due pezzi; un parziale recupero nella routine – seppur appesantita nelle acrobazie dal costume da gladiatore in tema Ludus - e nel round del costume intero (in virtù di una scelta azzeccata del costume che ne valorizza la linea e la femminilità) non le consentono di andare oltre il terzo posto ma sicuramente riescono a farle conquistare il consenso generalizzato dei presenti.
    Al 4° posto la bella ed elegante Rosalba Sanarica, davvero un esempio di portamento e di femminilità nel mondo del fitness.

    1) Antonella Ferretti (n. 58)
    2) Rosita Casolanetti (n. 60)
    3) Emanuela Ferretti (n. 62)
    4) Rosalba Sanarica (n. 59)
    5) Sonia De Filippo (n. 61)
    6) Roberta Calizzo (n. 57)



    Alla fine dell’interminabile serata, inframezzata anche dalle gradite esibizioni di un atleta di cui non ricordo il nome, di Stefano Rametta e di Claudia Bianchi, si arriva al momento tanto atteso della disputa del titolo assoluto a cui, per regolamento, possono accedere i primi due classificati delle categorie di peso nonchè atleti che si sono iscritti solo per competere nel The Best...
    Già da giorni si vociferava di un probabile nuovo scontro tra Maurizio Ceselli e Gianpiero Cataldi, dopo i fuochi d’artificio di Bologna, ma tra gli spalti si è anche visto Federico Focherini...
    Ma veniamo all’evento:
    Come ho già detto in precedenza, Corrado Maggiore era in ottima forma, molto meglio che al Due Torri dove ha vinto la categoria senza convincere (almeno a me...), visto che era decisamente il meno preparato dei 6 finalisti.
    Al Ludus stava benissimo, mi sembrava che tutti i giudici fossero concordi nel ritenerlo il miglior atleta delle categorie di peso (non dell'assoluto). Però alla fine il 3° posto è andato a Martinez, di un'inezia spero...
    Comunque io lo avevo visto 3°, 4° Martinez, 5° Focherini con 6° Nocerino.
    Gianpiero Cataldi, incredibilmente, era più impressivo che al 2 Torri, condotta di gara professionale, ineccepibile, preparazione e dettagli da vendere un vero esempio di condotta di gara.
    I difetti erano i soliti che si conoscono: la struttura, ancora un po' le proporzioni arti superiori/inferiori e, rispetto a Maurizio Ceselli, la massa muscolare pura, soprattutto nel blocco petto, deltoide, braccia.
    Se avessimo dovuto adottare il regolamento tecnico IFBB, che Betto Mondello ci ha sapientemente illustrato e più volte sottolineato ossia, in ordine di importanza:
    1) Simmetria
    2) proporzioni
    3) Massa muscolare
    4) Definizione/separazione
    Ceselli avrebbe probabilmente dovuto vincere senza troppi problemi.
    Se però mi avessero chiesto di giudicare secondo i miei canoni PERSONALI, avrei detto Cataldi in virtù di un total package che Ceselli ancora non possiede.
    Maurizio pecca nelle pose obbligatorie, spesso si dimentica di tirare le gambe (e che gambe...), nella posa di addominali trattiene l'aria anche se stavolta, al contrario del 2 Torri, contiene meglio l'addome sulle rilassate.
    Rispetto a Bologna Ceselli ha perso un pelo di incisività nella fascia glutei femorali, ossia sui punti forti di Cataldi, e questo particolare si fa sentire.
    Comunque la gara era IFBB, il regolamento quello citato, per cui il mio giudizio è stato 1° Ceselli, 2° Cataldi...del resto ritengo innegabile che un buon giudice DEVE adattare le proprie valutazioni a seconda dei regolamenti tecnici vigenti al momento della competizione, altrimenti la tanto sospirata omogeneità di giudizio rimarrà sempre un sogno.
    Magari però si possono ridiscutere certi regolamenti, no?
    Ma ci vuole una classifica ufficiale ed allora devo dirvi che 7 giudici su 9 hanno visto al primo posto Cataldi.
    E’ l’1.00 di notte, la maggior parte del pubblico, esausto, ha già abbandonato il Palazzetto ben prima del termine della competizione e purtroppo ha dovuto rinunciare alla fase più spettacolare della competizione; solo gli irriducibili hanno resistito sino all’ultimo per fare un tifo (sportivissimo) per i propri beniamini.
    La manifestazione è stata un successo di pubblico, di partecipanti, di tutto...ma nessuno mi riuscirà a convincere che sarebbe stata migliore se la sua durata serale non avesse superato le 3 ore: come fare? Meno categorie, oppure gare organizzate su più giorni (H/P + Donne un giorno e BB tradizionale nell’altro).
    Ma ci sarà il tempo per pensare e discutere una formula migliore...intanto ce ne torniamo a casa stanchi ed affamati sì, ma con la mente ancora alla splendida giornata di sport che si è appena conclusa.
    Ciao Luca.

  7. #7
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    Interessante: ma tu fai parte della giuria? Ti seguo anche su BodyWeb..

  8. #8
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    Originally posted by Corvette
    Interessante: ma tu fai parte della giuria? Ti seguo anche su BodyWeb..
    In questa competizione, come in alcune altre, ho fatto parte della giuria. Nei rimanenti casi sono comunque sempre in prima fila per interesse personale.
    Ciao Luca.

  9. #9
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    Bravi perchè (e l' ho scritto anche su bodyweb) la giuria è stata coerente...

  10. #10
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    Originally posted by Spitfire
    Bravi perchè (e l' ho scritto anche su bodyweb) la giuria è stata coerente...
    Come ho scritto qui ed in altre sedi, la giuria era interfederale...
    Se mettiamo insieme persone che sono abituate a giudicare, che riescono a metter da parte le proprie preferenze personali e a giudicare rispettando i canoni dettati dal regolamento (scritto) dell'ente che organizza la competizione, i risultati non possono che essere soddisfacenti.
    Certo che se in giuria si siedono preparatori, sponsor, amici... allora la musica cambia...e di molto!
    Ciao Luca.

  11. #11
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    Ma la competizione "LUDUS MAXIMUS" è di nuova realizzazione? Non l' avevo mai intesa. Non mi ricordo una cosa: rox68 tu hai praticato Powerlifting? In quale federazione gareggiavi?

  12. #12
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    Da ragazzo ho gareggiato un po' dappertutto.
    Poi, iniziando la collaborazione con lo CSEN, mi sono dedicato quasi esclusivamente alle competizioni CSEN o a quelle organizzate da amici che mi invitavano di volta in volta.
    Ma ormai sto invecchiando...
    Però farò i prossimi campionati italiani CSEN/WPF di Panca.....

  13. #13
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    Massimale di panca?§88

  14. #14
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    Ai bei tempi...Hai presente la corrente elettrica?
    Beh, ora la tensione è un po' calata, ma non di molto...
    §83

  15. #15
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    Complimenti, io viaggio su almeno 70volt di meno e mi ritenevo forte... §83

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