Care ragazze, vi scrivo questo post per raccontarvi la mia esperienza, ciò che mi sono trovata, e mi trovo, ad affrontare quotidianamente, oltre alla fatica dell'allemento, che spesso rappresenta quasi la cosa più semplice.
Per noi donne il successo, specie se collegato all'aspetto fisico e competitivo, non è contemplato nell'educazione e forse nemmeno tanto nella nostra storia biologica. Dal momento in cui una di noi ottiene un grande risultato, soprattutto se professionale, o comunque "maschile", subito partono illazioni sul come sia stato ottenuto, con quale favore, grazie a quale virtù e benevolenza di altri.
Anche per lo sport vale lo stesso discorso. Se hai un bel corpo, o se sei riuscita a ri-ottenerlo, non è dato dal sacrificio, dalla costanza e dall'impegno, ma, cito testualmente, dal fatto che "tu hai tempo per farlo", "tu sei geneticamente portata", "tu non hai le preoccupazioni che ho io", "a te piace, ti diverti". E sono solo alcuni esempi.
Non mi soffermo su quelle che fanno finta di non vederti, che ti copiano gli esercizi in palestra, che raccontano negli spogliatoi che sei drogata/dopata/anoressica/depressa e quant'altro. Lasciamo stare anche quelle che ti chiedono quanto hai fatto di corsa, pesi o quant'altro, per poi aggiungere, "io 20 minuti di più" (giuro, tutto VERO!)
Se non ci fosse questo forum e i suoi consigli, e Very, che devo dire mi carica molto, avrei forse mollato, almeno due/tre volte.
ED E' QUESTO CHE VOGLIONO.
Coloro che criticano, che ti mettono le pulci nelle orecchie, che si auto giustificano per un impegno che non vogliono prendere, per una pigrizia cronica, per una mancanza sostanziale di volontà, vorrebbero che tu fossi come loro. Per darsi una giustificazione in più, per non sentirsi in colpa, perchè ti invidiano. Chiamiamo le cose con il loro nome, suvvia. Invidiano il fisico, ma più spesso il sorriso, la gioia che si prova per aver ottenuto un risultato per noi importante, non importa se non siamo Miss Mondo, basta sentirsi belle, sensazione che poche provano, evidentemente. PER QUESTO NON DOBBIAMO MOLLARE MAI.
Accettiamo i nostri limiti, l'attimo di stanchezza, i chiletti post natalizi, siamo umane dopotutto. Ma subito dopo corriamo ad aiutarci, noi che a colpi di macete dobbiamo tenere lontane queste arpie assorbi-energia e motivazione.
Per questo ringrazio tantissimo Very, che con le sue foto e i suoi consigli, è riuscita a farmi vedere che esiste un altro tipo di donna, alla quale voglio assomigliare, magari anche fisicamente.
scusate lo sfogo, ma quando ce vò ce vò...
baci
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