Risultati da 1 a 8 di 8

Discussione: Fritto Fase Massa

  1. #1
    Data Registrazione
    Jun 2005
    Messaggi
    194

    Infelice Fritto Fase Massa

    Avrei una serie di domande sull'alimentazione,cercherò di esporle nel modo più chiaro possibile Dunque,ho sempre sentito dire che il fritto fa male poi,un mio amico che un pò se nè intende,quando rifiutai un piatto fritto mi disse che,in realtà "il fritto" non è un grande problema!Il problema del fritto in sostanza sarebbe che,viene appunto preparato in un grado di calore molto alto che,di conseguenza crea dei problemi di cui adesso non ricordo!Ma,se si frigge con una temperature moderata le calorie del fritto sono minime (circa80) anche se non hanno grandi valori nutrizionali!Ora,magari durante la definizione si cerca di evitare ma,durante la massa?Poi,la frittata o le polpette sarebbero cmq da considerare fritte?Ho letto che la frittata si può tranquillamente mangiare durante la dieta,è sbagliato?E la pizza è così tragica per l'apporto di grassi!Prima la mangiavo spesso ora,da quando ho cominciato col BB la mangio solo il sabato sera ma,un pò mi manca!

  2. #2
    Data Registrazione
    Jun 2004
    Messaggi
    51

    Predefinito

    a ki lo dici se fosse per me vivrei di pizza bhenon è così vietata ovvio dipende da come la fai farcire evita i formaggi e i salumi e ulteriori fonti di caabo dato che l' impasto ne contiene fin troppi.

  3. #3
    Data Registrazione
    May 2004
    Messaggi
    424

    Predefinito

    Scusa ma 'ste domande furbe (del tipo se "la frittata è fritta o no") non puoi farle al tuo "amico che un po' se ne intende" (il Giorgio Calabrese della situazione, presumo)?

  4. #4
    Data Registrazione
    Jun 2005
    Messaggi
    194

    Irriverente

    Scusa ma 'ste domande furbe (del tipo se "la frittata è fritta o no") non puoi farle al tuo "amico che un po' se ne intende" (il Giorgio Calabrese della situazione, presumo)? Allora,che non sarò furbissimo posso essere d'accordo con te,però io chiedevo per avere altri opinioni!Poi,siccome nelle diete a volte è inclusa la frittata volevo sapere se,si può includere in un'iperproteica o meno!Per l'appunto,il mio amico "un pò se nè intende" ovvio che non è un nutrizionista e che,non sò fino a che punto ciò che dice è plausibile!Evita,queste repliche inutili se,non hai una risposta vera alla mia domanda x Giuz Intendi dire che,una pizza rossa si possa mangiare anche più volte in settimana? 1

  5. #5
    Data Registrazione
    May 2004
    Messaggi
    424

    Predefinito

    Ti pare che qua ci sia qualche "nutrizionista"?
    Comunque per la pizza rossa c'è il limite imposto dal Ministero della Sanità di due a settimana, oltre c'è una penale piuttosto salata.

  6. #6
    Data Registrazione
    Jun 2005
    Messaggi
    194

    Predefinito

    Probabilmente no,ma forse essendo un forum sull'alimentazione qualcuno nè saprà un pò di più!Anche se dubito fortemente che tu sia tra queste persone!

  7. #7
    Data Registrazione
    May 2005
    Località
    NOVARA fuck yeah!
    Messaggi
    1,916

    Predefinito

    Gli acidi grassi insaturi sono tali in quanto presentano almeno un doppio legame tra atomi di carbonio. Ogni acido grasso polinsaturo può esistere sotto forma di due isomeri, cioè due molecole che hanno la stessa formula, ma si differenziano tra loro a causa della posizione nello spazio degli atomi di idrogeno adiacenti al doppio legame C e H.
    Il grasso che si ottiene ha caratteristiche fisiche simili ai grassi saturi e quindi ha un punto di fusione più elevato rispetto ai grassi "cis" con pari grado di insaturazione. Infatti a causa della disposizione "trans", le molecole sono lineari e possono "impacchettarsi" efficientemente tra loro. La forma "cis", invece presenta un angolo (gli atomi di H sullo stesso lato provocano una distorsione della molecola) e le molecole non interagiscono tra loro altrettanto bene.
    In natura, la stragrande maggioranza degli acidi grassi sono nella forma
    cis, gli isomeri trans sono presenti in piccola percentuale soprattutto nei latticini e nelle carni grasse, nella misura del 5 - 8% rispetto al quantitativo totale di grassi.
    Alcuni processi industriali possono aumentare notevolmente la quantità di questi grassi negli alimenti.
    Vediamo quali sono i più importanti:
    Il processo di idrogenazione dei grassi polinsaturi
    Gli acidi grassi polinsaturi, contenuti negli oli di origine vegetale, sono particolarmente instabili, e quindi vanno incontro rapidamente ad ossidazione e irrancidimento. Il processo di idrogenazione, messo a punto all'inizio del ventesimo secolo, consente di aggiungere atomi di idrogeno alla molecola di grasso, saturandolo parzialmente o totalmente.
    L'olio viene riscaldato a una temperatura variabile da 120 a 210 gradi (di solito 170-180 gradi) in presenza di un catalizzatore (il nichel è il più usato, ma anche il rame e il platino) e di idrogeno. Dopo che la reazione è avvenuta, avviene una deodorazione, in modo identico al processo di raffinazione.
    L'acido grasso diventa "meno insaturo", e quindi meno soggetto a irrancidimento, cosa molto gradita alle industrie alimentari che possono allungare di molto la vita dei prodotti. Grazie al punto di fusione più elevato la margarina si presenta solida a temperatura ambiente.
    Il processo di idrogenazione produce i "grassi (o oli) vegetali parzialmente idrogenati", che sono presenti in grandi quantità nella margarina, ma anche nei prodotti da forno confezionati, nelle basi per dolci, negli oli per friggere, nelle patatine fritte, negli snack, in molti di prodotti del Mc Donald's, ecc.
    Provate a prendere un panetto di margarina e appoggiatelo sul tavolo della cucina: rimarrà inalterato per giorni, senza essere attaccato da microorganismi, grazie ai grassi parzialmente idrogenati!
    I grassi così ottenuti, a causa dell'elevata temperatura che si raggiunge durante il trattamento, sono di tipo trans, nella misura del 25% - 45% rispetto al quantitativo totale di grassi.
    Il processo di raffinazione degli oli vegetali
    Il processo di raffinazione è utilizzato per ottenere tutti gli oli di semi non spremuti a freddo (e quindi la stragrande maggioranza degli oli di semi), e l'olio d'oliva non vergine (il comune olio di oliva).
    L'olio viene estratto con l'utilizzo di soventi chimici, che vengono poi eliminati per distillazione.
    Esso viene successivamente reso commestibile con l'utilizzo di sostanze alcaline che ne abbassano l'acidità, riportandola a valori accettabili.
    Questo processo produce una piccola quantità di acidi grassi insaturi di tipo trans, nella misura del 5% rispetto al quantitativo totale di grassi (quindi in una bottiglia di olio di semi da un litro ci sono circa 5 grammi di grassi trans).
    Effetti sulla salute dei grassi trans
    Come dovrebbe essere noto a tutti i grassi che assumiamo hanno un effetto positivo o negativo sul livello di colesterolo nel sangue, a seconda che essi siano saturi o insaturi. Ci si può chiedere quale sia l'effetto degli acidi grassi trans.
    Gli studi scientifici riguardo gli effetti di questi grassi sui fattori di rischio delle malattie cardiovascolari sono iniziati negli anni '60, e tutt'ora non sono stati raggiunti risultati definitivi.
    I risultati ottenuti dagli studi epidemiologici effettuati su un grande numero di persone appartenenti a diverse popolazioni, dal 1960 ad oggi, sono riassunti nei seguenti punti.
    1- L'assunzione di un'elevata quantità di acidi grassi trans fa diminuire il rapporto tra colesterolo buono (HDL) e quello cattivo (LDL) in modo maggiore rispetto a qualsiasi altro tipo di grasso. In pratica si abbassa quello buono e aumenta quello cattivo, mentre i grassi saturi fanno aumentare anche la quota del colesterolo buono.
    2- L'assunzione di moderate quantità di acidi grassi trans, soprattutto se assunti in associazione a grassi polinsaturi naturali (di tipo cis), aumenta il rischio di contrarre malatie cardiovascolari in maniera minore rispetto ai grassi saturi.
    3- C'è una notevole differenza nelle quantità di acidi grassi trans assunte da popolazioni diverse. Fortunatamente, le popolazioni dei paesi del bacino del mediterraneo (tra cui l'Italia) presentano livelli di assunzione piuttosto bassi.
    Come comportarsi con i grassi idrogenati
    Gli studi effettuati fin'ora dimostrano inequivocabilmente che gli acidi grassi di tipo trans sono da considerarsi più dannosi di quelli saturi, poichè alzano il livello del colesterolo LDL e non quello HDL, aumentando il rischio caerdiovascolare.
    Ma le malattie cardiovascolari non sono l'unico fattore da considerare.
    Infatti questo tipo di grassi non sono riconosciuti dal nostro organismo, che cerca di utilizzarli per proteggere le membrane cellulari come se fossero "cis".
    In realtà la protezione fallisce e la cellula si trova con minor difese. Inoltre, la membrana cellulare non funziona correttamente nella gestione dei micronutrienti attraverso ad essa.
    Inoltre il processo di idrogenazione utilizza il nichel (un prodotto potenzialmente nocivo) come catalizzatore, che in teoria dovrebbe essere rimosso ma non è escluso che ne rimanga una certa quantità.
    Concludendo, possiamo dire che è opportuno eliminare dalla propria alimentazione i grassi idrogenati.
    Per farlo, basta eliminare i prodotti contenenti margarina e grassi e oli (parzialmente) idrogenati: da tenere sotto controllo biscotti, dolci, merendine, gelati, prodotti di pasticceria, prodotti surgelati e liofilizzati.

    Ora se io friggo qualcosa, fissare delle temperature a membro di canide e pretendere che sotto tale soglia non accada nulla è una fesseria.
    Questo perchè per friggere qualcosa devo per forza portare a ebollizione l'olio, che ha un p.to di ebollizione che è più alto dell'acqua che già sta a 100°. Il che significa che friggere a 80 gradi, oltre a essere una soglia che non ha alcun valore presa di per sè, non ha alcuna possibilità di riuscita, salvo tu non riesca a cuocere un fritto a bagnomaria nell'olio...
    Inoltre non è un piatto in sè stesso a essere pericoloso ma proprio la cottura.
    C'è gente che ad esempio non mangia più la pasta perchè la pasta all'uovo e il sugo della mamma che aveva un soffritto di 2 dita di olio non è compatibile con gli obiettivi di un builder. Vero. Ma nessuno ti vieta di mangiare pasta integrale e sugo di pomodorini tagliati freschi. Certo un po' il palato viene sacrificato, ma si mangia per vivere non si vive per mangiare!
    La carne se prima la cucinavamo la costoletta di porco con un panetto di burro, adesso magari dovremo barattarla con un petto di pollo alla piastra o al vapore.
    Insomma non si possono salvare capra e cavoli, ma quando si parla di possibiltià di sgarrare non si intende certo aprire a qualsiasi cosa sulla base di intuizioni dettate più dalla gola che dal buon senso...



    Spero che la spiegazione sia esaustiva!

  8. #8
    Data Registrazione
    Jun 2005
    Messaggi
    194

    Predefinito

    Grazie mi hai fatto fare una cultura!

Discussioni Simili

  1. Risposte: 4
    Ultimo Messaggio: 24-02-2015, 12:41 AM
  2. fase di carico e fase di scarico
    Di Kikkiti nel forum Programmazione e Pianificazione dell'Allenamento
    Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 01-01-2012, 12:20 PM
  3. Fase massa-fase forza
    Di Spyr nel forum Teoria e Tecnica dell'Allenamento
    Risposte: 11
    Ultimo Messaggio: 02-03-2006, 01:11 PM
  4. salmone "fritto"
    Di diste18 nel forum Ricette & Muscoli
    Risposte: 7
    Ultimo Messaggio: 19-11-2003, 06:59 PM
  5. Fritto + vino = salute
    Di Cesarone nel forum Alimentazione & Nutrizione
    Risposte: 14
    Ultimo Messaggio: 30-04-2003, 03:04 PM

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
Due parole . . .
Siamo nati nel 1999 sul Freeweb. Abbiamo avuto alti e bassi, ma come recita il motto No Pain, No Gain, ci siamo sempre rialzati. Abbiamo collaborato con quella che al tempo era superEva del gruppo Dada Spa con le nostre Guide al Bodybuilding e al Fitness, abbiamo avuto collaborazioni internazionali, ad esempio con la reginetta dell’Olympia Monica Brant, siamo stati uno dei primi forum italiani dedicati al bodybuilding , abbiamo inaugurato la fiera èFitness con gli amici Luigi Colbax e Vania Villa e molto altro . . . parafrasando un celebre motto . . . di ghisa sotto i ponti ne è passata! ma siamo ancora qui e ci resteremo per molto tempo ancora. Grazie per aver scelto BBHomePage.com
Unisciti a noi !
BBHomePage
Visita BBHomePage.com

Home