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Discussione: La paranoia per le proteine

  1. #1
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    Predefinito La paranoia per le proteine

    La paranoia per le proteine
    del Dr. Greg Bradley-Popovich
    Cos’è tutto questo chiasso?
    Le diete ad alto contenuto proteico sono indicate, e vantaggiose, per atleti impegnati in diverse specialità e particolarmente
    per quelli interessati a costruire massa muscolare: questa è la conclusione di numerose ricerche scientifiche. Una dieta ad
    alto contenuto proteico, per la nostra discussione, è quella che fornisce più di 0,8 g di proteine, che è la dose giornaliera
    consigliata (RDA) per chilo di peso corporeo al giorno. Studi precedenti hanno stimato che gli atleti, generalmente,
    necessitano di 1,2/1,8 g di proteine per peso corporeo al giorno (Lemon, 1995; Lemon 1998). Pur tuttavia, c’è un gran
    dibattito circa i possibili rischi per la salute associati ad una dieta fortemente proteica. Tra i problemi in prima linea più
    dibattuti ci sono: aumento dell’escrezione di calcio, aumento del consumo di grassi saturi, e danni ai reni. In questo articolo
    affronterò queste preoccupanti questioni e mostrerò come molta di questa paranoia per le proteine ha avuto origine
    dall’interpretazione e dall’applicazione sbagliata dei risultati della ricerca in campo dietetico.
    Una dieta ricca di proteine scioglierà le vostre ossa nella pipì!
    Le proteine e i minerali calcio e fosforo, sono in complessa relazione fra loro. L’effetto finale delle sole proteine è di
    causare una perdita di calcio nelle urine. L’effetto finale del fosforo è di diminuire la perdita di calcio nelle urine, in modo
    da aumentare la ritenzione di calcio.
    L’idea che un aumento di proteine nella dieta porti ad una perturbazione del bilancio del calcio, deriva, almeno in parte, da
    studi che somministrano proteine isolate senza il loro fosforo naturale, mantenendo costanti nella dieta calcio e fosforo.
    Anand e Linkswiler (1974) fecero così, in un loro studio che testava la ritenzione di calcio in una serie di diete contenenti 47
    g, 95 g e 142 g di proteine al giorno, nelle quali quando le proteine superavano i 47 g al giorno, venivano fornite come
    proteine isolate. Essi trovarono che le proteine extra aumentavano in modo significativo l’escrezione urinaria di calcio.
    Questo poteva essere interpretato come fare la pipì con le proprie ossa. Alla stessa maniera Allen, Oddoye, e Margen (1979)
    provarono una dieta contenente 75 g di proteine al giorno, contro 225 g tentando, allo stesso tempo, di mantenere costante
    l’assunzione di fosforo. Anch’essi, conclusero che la dieta ad alto contenuto di proteine aumentava la perdita di calcio, e
    mostrarono anche che la massima escrezione di calcio avveniva entro 35 giorni dall’inizio della dieta fortemente proteica, e
    che rimaneva elevata almeno per tre mesi. Furono condotti almeno otto altri studi con criteri simili, mantenendo costanti il
    calcio e il fosforo assunti (mentre erano variate le dosi proteiche) (Hegsted, Schutte, Zemel, & Linkswiler, 1981). Le ossa si
    scioglievano via, di nuovo!
    Un altro studio, in contrasto con questi risultati, alzava in proporzione il consumo di proteine e fosforo. Le proteine ingerite
    erano 50 g contro 150 g al giorno. Non fu documentata alcuna alterazione nel bilancio di calcio (Hegsted, e altri). È
    notevole che, fino a questo punto, tutti gli studi precedenti permettevano solo 500 mg di calcio al giorno (una dose minore
    del 40% del RDA del 1989). Uno studio più recente, ha mostrato che le perdite di calcio sono ridotte al minimo, quando
    l’aumento di proteine della carne è accompagnato da una maggiore quantità di fosforo presente naturalmente nella carne.
    Questo studio ha sottoposto a test anche un gruppo che assumeva alte dosi di proteine insieme con latticini, allo scopo di
    aumentare la dose di calcio da 590 mg al giorno a 1370 mg al giorno, e quindi stabilendo un bilancio di calcio molto
    positivo. In termini semplici, questo studio sostiene che in realtà una dieta ricca di proteine, con abbondanza di calcio sotto
    forma di latticini, costruisce le ossa. I prodotti caseari sono d’aiuto, non solo per il loro contenuto di calcio, ma perché il
    lattosio può migliorare l’assunzione di quest’ultimo, sempre che questo zucchero non vi dia fastidi sotto forma di diarrea o
    flatulenze. (Accademia Nazionale delle Scienze Consiglio Nazionale delle Ricerche 1989).
    Gli studi epidemiologici, che cercano correlazioni nelle grandi masse di persone, hanno fallito nel cercare di mostrare un
    impatto negativo di grosse quantità di proteine sulle ossa. Due studi, uno sul tasso delle fratture e un altro sulla massa ossea,
    non hanno evidenziato effetti negativi delle proteine sulle ossa (Arnaud & Sanchez, 1996). Il Consiglio Nazionale delle
    Ricerche, che formula le RDA, riguardo alle perdite di calcio e le proteine ingerite ha dichiarato che: “L’escrezione urinaria
    di calcio aumenta con l’aumentare dell’introito proteico, se la dose di fosforo ingerito è costante. Se il fosforo ingerito
    aumenta con l’aumentare delle proteine, come succede nelle diete americane, l’effetto delle proteine è minimo. È stato
    suggerito, ma non dimostrato, che alte dosi abituali di proteine possono contribuire all’osteoporosi. Questo sembra
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    improbabile, basandosi sulle prove attuali, almeno per le dosi medie per la maggioranza delle persone negli Stati Uniti.”
    (Accademia Nazionale delle Scienze Consiglio Nazionale delle Ricerche, 1989, p.72).
    L’Accademia Nazionale delle Scienze (1989, p.178) va avanti esponendo la relazione esistente fra l’assunzione di fosforo e
    proteine e il calcio: “Il livello di proteine e fosforo può influenzare il metabolismo e la richiesta di calcio, principalmente
    come risultato dei loro effetti opposti sul calcio urinario… Un incremento nell’introito proteico…provoca un aumento
    dell’escrezione del calcio nelle urine. Per contro, un incremento nel fosforo introdotto… provoca una diminuzione del
    calcio escreto con le urine. A causa degli effetti opposti delle proteine e del fosforo sul calcio urinario (e sulla ritenzione di
    calcio), un aumento simultaneo nell’assunzione di entrambi (come quando si consumano latte, uova, e carne) ha un effetto
    minimo sul bilancio del calcio, quando di quest’ultimo se ne assuma la dose consigliata.”
    Considerando le esigenze degli atleti che si allenano con i pesi, anche molti integratori proteici per coloro che si allenano
    per la forza, sono stati arricchiti con il 25-100% della dose consigliata di fosforo e con il 25-160% di quella di calcio.
    Bisogna considerare che l’allenamento con i pesi di per sé, costituisce una forte stimolazione per la mineralizzazione delle
    ossa (Burr, 1997; Conroy & Earle, 1994). Uno studio recente ha paragonato i bodybuilder con altri atleti, di fatto non ha
    trovato un aumento dell’escrezione di calcio, sebbene i bodybuilder consumassero circa il 50% in più di proteine e di calcio
    degli altri atleti (Poortmans & Dellalieux, 2000).
    Esaminata questa massa di prove, è improbabile che l’aumento di proteine introdotte abbia effetti negativi sulla ritenzione di
    calcio negli individui impegnati in allenamenti con i pesi, i quali consumano la maggioranza delle proteine sotto forma di
    carne, uova e latticini, e anche integratori proteici arricchiti.
    Esistono prove che, al contrario, le vostre ossa diventeranno più forti con una dieta ad alto contenuto proteico combinata
    con esercizi con sovraccarichi.
    Una dieta ad alto contenuto proteico vi occluderà le arterie!
    Il collegamento tra una dieta ricca di proteine e il consumo di grassi saturi, non è privo di fondamento, almeno nei sedentari
    (che sono la maggioranza della nostra società). Studi su persone che si allenano regolarmente con sovraccarichi, sia come
    dilettanti che per le competizioni, hanno tuttavia mostrato, più volte, consumi molto bassi di grassi saturi. (Kleiner, Bazzarre
    & Ainsworth, 1994; Vega & Jackson, 1996).
    Inoltre è stato dimostrato che l’esercizio, come quello nel bodybuilding, abbassa i livelli dei parametri lipidici nel sangue,
    sia con programmi a breve termine (Wallace, Moffatt, Haymes, & Green, 1991) sia con programmi a lungo termine (Elliot,
    Goldberg, Kuehl, & Catlin, 1987; Goldberg, Elliot, Schutz, & Kloster, 1984; Ullrich, Reid, & Yeater, 1987). Questi effetti
    positivi non sono registrati in quelli che si allenano abusando degli steroidi anabolizzanti-androgeni (Hurley e altri, 1984).
    Quindi, per una persona che si allena con i pesi, non usa steroidi, e si sforza di assumere pochi grassi saturi (scegliendo
    carni magre e prodotti caseari a ridotto contenuto di grassi) le diete ricche di proteine non costituiscono un rischio per la
    salute delle arterie.
    Una dieta ricca di proteine vi farà esplodere i reni!
    Brenner e altri (1982) discussero alcuni possibili effetti negativi di una dieta ricca di proteine sulla funzione renale. Questo
    gruppo di ricerca propose l’ipotesi che il restringimento dei piccoli vasi sanguigni dei reni, che fa parte del normale
    processo d’invecchiamento, fosse accelerato dall’eccessiva assunzione di proteine. Bisogna capire che Brenner e i suoi,
    consideravano questo possibile rischio “accettabile” negli individui sani. Il Consiglio Nazionale delle Ricerche indica che
    non c’è uno studio, su esseri umani, che sostenga che l’eccesso di proteine porti a questa condizione patologica.
    (Accademia Nazionale delle Scienze Consiglio Nazionale delle Ricerche, 1989).
    Bisogna distinguere tra una dieta con proteine in eccesso ed una ricca di proteine, così come definita in quest’articolo. Una
    dieta con proteine in eccesso è proprio questa: un regime in cui le proteine sono più del necessario, e che quindi dovranno
    essere digerite, e i cui prodotti di rifiuto saranno escreti nelle urine. Una dieta ricca di proteine, per chi si allena con i pesi,
    d’altra parte, dovrà fornire abbastanza proteine da mantenere la massa muscolare, e un piccolo extra per la crescita. Una
    dieta ricca di proteine per un individuo che si allena per la forza, non è quindi necessariamente una dieta con proteine in
    eccesso, e non dovrebbe imporre alcun carico aggiuntivo al sistema renale. Propongo inoltre che anche una dieta con
    proteine in eccesso, anche di poco, può essere più uno spreco che un danno. Per sostenere la mia opinione, porto lo studio di
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    Poortmans e Dellalieux (2000) che mostra che, sebbene i bodybuilder di norma consumino proteine oltre il necessario, per
    aumentare la massa muscolare magra, essi non mostrano segni d’effetti dannosi se si esaminano diversi indicatori della
    funzione renale, a dispetto del fatto che questo eccesso arrivi anche al 250% della RDA. Non c’è da sorprendersi, quindi,
    che l’altro gruppo di atleti osservati in questo studio, che consumava un più modesto 170% della RDA, non presentava
    segni di disfunzioni renali. Gli autori concludono: “…fino alla dose di 2,8 [grammi di proteine per chilo di peso corporeo al
    giorno] non abbiamo potuto trovare nessun segno di effetti dannosi dovuti all’assunzione di alte dosi di proteine nel regime
    alimentare.”
    Avanti, mangiate quelle proteine!
    Basandosi su ricerche condotte su individui sani, e anche specificatamente su bodybuilder, sembra che non ci siano le basi
    per temere il consumo di proteine oltre i livelli fisiologici nelle persone in buona salute (Di Pasquale, 1997; Lemon, 1994).
    Infatti, almeno uno studio sugli animali ha mostrato un effetto positivo delle diete ricche di proteine sulla funzione renale
    (Sterck, Ritskes-Hoitinga, & Beynen, 1992). Il Consiglio Nazionale delle Ricerche sostiene questo punto di vista sulla
    prudenza, scrivendo: “Negli Stati Uniti gli introiti proteici eccedono di molto il necessario, e sebbene non ci sia prova
    evidente che questi livelli siano dannosi, è stato ritenuto prudente mantenere un limite più alto non più del doppio per la
    RDA delle proteine.” [circa 1,6 g per chilo al giorno] (Accademia Nazionale delle Scienze Consiglio Nazionale delle
    Ricerche, 1989, pp.72-73).
    È ben documentato che la gran maggioranza degli Americani, specialmente certi atleti, già consumano proteine in quantità
    maggiori di quelle tradizionalmente consigliate (Lemon & Proctor, 1991; Munro, 1964; Vega & Jackson). Infatti, molte
    persone fisicamente attive, particolarmente i bodybuilder, consumano abbondanti dosi di proteine d’alta qualità (Vega &
    Jackson), che, in realtà, dovrebbero diminuire il sovraccarico fisiologico, data la minore quantità di prodotti di rifiuto
    generati. Un altro punto debole nella tesi che il consumo di grandi quantità di proteine sarebbe pericoloso, è che esso
    produrrebbe problemi ai reni: se fosse vero allora la maggioranza degli Americani svilupperebbe malattie renali, per via del
    consumo eccessivo di proteine in generale. Quindi, se l’americano medio, in genere sedentario, consuma da due a tre volte
    la dose consigliata di proteine ma non sviluppa alcuna malattia renale, come potremmo pensare che delle persone attive, che
    seguono diete generalmente più salutari, che contengono proteine d’alta qualità, possano essere a rischio per sovraccarico
    dei reni?
    Da cosa è generata la paranoia delle proteine?
    Abbiamo già visto come, in precedenza, la preoccupazione riguardante le proteine e il calcio può essere attribuita a studi che
    omettevano di includere abbastanza calcio o fosforo nelle diete ricche di proteine. Alcune delle paure riguardo
    all’assunzione delle proteine oltre le RDA, possono anche provenire dal fatto che le proteine nella dieta possono influenzare
    marcatamente il tasso di filtraggio nei reni. Raddoppiando, per esempio, la dose prescritta dalla RDA, il tasso di filtraggio
    nei reni aumenta del 90% (Baines,1986). Anche una sola, forte, somministrazione di proteine può aumentare il tasso di
    filtraggio del 20% o più per diverse ore (Baines). Sta di fatto che non ci sono prove che questo aumento del tasso di
    filtraggio possa mettere in pericolo la funzione renale. Un’altra possibile fonte della paranoia delle proteine, ruota intorno
    al fatto che pazienti con affezioni ai reni devono consumare diete a basso contenuto proteico. Questo di chiama cambiare il
    contesto, e cercare di generalizzare da una popolazione con caratteristiche speciali (in questo caso coloro che hanno
    problemi ai reni) ad un’altra popolazione, molto differente (per esempio individui attivi e in buona salute) e questo non è
    scientifico. La mia prospettiva, sulla relativa sicurezza delle diete ricche di proteine per gli atleti e per altre persone
    fisicamente attive, è sostenuta da esperti riconosciuti sull’argomento delle proteine nell’alimentazione sportiva
    (Lemon,1998).
    Conclusione
    Le diete ricche di proteine, oltre ad essere importanti per mantenere e aumentare la massa magra del corpo, sono salutari per
    persone fisicamente attive. Quegli esperti della nutrizione ultra-conservatori che mettono in guardia contro i consumi di
    proteine oltre le dosi prescritte dalla RDA, per paura che possano far male, come potete vedere, non sono apparentemente
    informati della posizione dell’ente che ha sviluppato le RDA. Questi pappagalli mal informati ripetono semplicemente
    ricerche ormai datate, o opinioni senza fondamento, per perpetuare la loro paranoia delle proteine. Per quelli che
    proclamano che il largo consumo di proteine, anche in eccesso, in persone attediche, faccio una sola domanda: dove sono le
    prove?
    Questo articolo è stato pubblicato in precedenza su Exercise Protocol Annual 2001-2002.Conclusione
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    Page 4
    Riguardo l’autore
    Il dottor Greg Bradley-Popovic ha due lauree in fisiologia dell’esercizio e nutrizione umana conseguite alla West Virginia
    University ed ha conseguito anche il dottorato in terapia ficica all Creighton University. Attualmente è il direttore della
    Ricerca Clinica alla Nortwest Spine Management, Rehabilitation, and sports Conditioning a Portland, Oregon
    Ultima modifica di Ct-7b; 01-10-2004 alle 08:48 PM

  3. #3
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    mi pare di aver letto lo stesso articolo su olimpian's
    è rassicurante per i bbers ma mi piacerebbe leggere qualke controstudio
    ke nel tentativo di dimostrare il contrario nn è arrivato a niente

  4. #4
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    qui c'è molto, ma dovete avere un certo comprendonio della madre lingua

    http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/q...arch&DB=pubmed

    utilizzate questa frase per la ricerca: "Effect of dietary proteins intake "

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