Capisco che forse non è questo il luogo ma in parte lo è. Voglio postare qui nella speranza di portare la mia esperienza personale di oggi (un giorno qualunque) nella certezza razionale che poi nessuno di quelli a cui servirebbe leggerà.
Quando si entra in massa ci si immagina sempre che il peggio sia dover affrontare quell'ultimo set di stacchi in cui si sente quella spaventosa tensione che attraversa il corpo, quella pressione interna che sembra volerti esplodere fuori dalla gola.
No.
Non è quella la cosa più dura.
La cosa più dura è imporsi di mangiare quando non se ne ha proprio voglia.
Oggi è uno di quei giorni in cui se avessi ascoltato il mio corpo, probabilmente a colazione avrei bevuto un po' di tempo e mangiucchiato 3 noci. Invece me la sono imposta la colazione con le sue 700 kcal. Mi sono imposto la seconda colazione e me la sono tenuta sullo stomaco per tutto il tragitto fino al lavoro. Lo stomaco che non si svuota e quella sensazione di appannamento perchè metà del tuo sangue se ne sta a cullare lo stomaco.
Lo spuntino è stato un dramma, mordicchiavo il mio muffin come la peggiore delle anoressiche. Avevo così poca voglia di mangiare che non riuscivo a masticare. In pratica ad ogni morso annaffiavo tutto con un sorso d'acqua. Per finire l'equivalente in volume di un vasetto di yogurt ho bevuto mezzo litro d'acqua. Il pranzo è stato un calvario, quel maledetto riso che impastava la bocca come mastice, il tacchino scaldato al microonde che pareva essere davvero un copertone bruciato. In vita mia non credo mi sia mai capitato di trovare la frutta indigesta eppure 3 mandarini mi hanno letteralmente messo alle corde. Uno spicchio alla volta. Eppure sapevo di doverli cacciare giù.
Lo spuntino pomeridiano sarà durato mezz'ora. Per mangiare 2 omelette, 2 crepes in realtà, ci ho messo mezz'ora buona. Un boccone una frase di una mail. Un boccone una telefonata. Un boccone un'altra email. Massima velocità consentita.
Solo la cena è andata via veloce, ma già lo spuntino di metà sera mi ha ricordato che la giornata era ancora lunga.
Adesso sono qui, davanti a questo malefico vasetto di jocca, freddo, acidulo, pastoso. Per ogni cucchiaio che mi metto in bocca giuro che preferirei fare 1 ora di step con le vecchie dei corsi della mattina, preferirei fare trx e dire che è l'esercizio più duro del mondo.
Eppure mentre finisco questa immonda schifezza e trattengo quel senso di nausea che mi trascino dalla mattina so che oggi è stato un giorno epico, molto più eroico di quando ti senti di fare un intero set in più ad esaurimento. Perchè se c'è una cosa che ho imparato è che il corpo tollera e perdona un wo in cui non ti sei massacrato ma se non mangi non ti regalerà un solo grammo di muscoli.
Un saluto a tutti quelli che si sono cacciati in bocca quel boccone quando avrebbero preferito cacciarsi in bocca 2 dita...
Segnalibri