Ciao a tutti, sono nuovo.
Gran bel forum!
Spero che questo topic possa essere utile a qualcuno.
Premesso che:
1. le mie analisi del sangue sono perfette (tutti i valori sono nella norma) ,
2. sono alto 171 x 69 kg, e pratico palestra da 6 anni,
3. sono ectomorfo longilineo,
recentemente come sempre in questa stagione ho iniziato a perdere peso (di solito 1 kg e mezzo, anche 2 kg).
Per capirci, ecco la mia dieta:
Colazione:
10 fette integrali
100 grammi di albume o 250 grammi di latte di soia
1 mela
1 cucchiaio d'olio di semi di lino
Pranzo
120 grammi di pasta o riso
120 grammi di petto di pollo o tacchino
verdura cotta
2 cucchiai d'olio d'oliva
Merenda
50 grammi di bresaola o 15 arachidi
6 fette wasa
1 mela
Cena
120 grammi di carne rossa o 2 etti di pesce
verdura a volontà
5 fette wasa
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Nonostante provi a mangiare di più il mio peso cala, anzi, più mangio più sembra calare.
Inoltre non ho più fame e l'apparato digerente è leggermente sovraccaricato.
Ho l'abitudine a sforzarmi di mangiare anche se non ho fame proprio per paura di perdere peso (pochi anni fa pesavo solo 56 kg e questi 13 kg me li sono sudati!!).
Mi alleno 3 volte a settimana, powerlifting, bodybuidling con esercizi fondamentali e pochissimi monoarticolari, qualche volta crossfit.
Raramente arrivo a esaurimento negli esercizi.
Ho un amico dietologo che mi ha spiegato che il mio caso è "tipico".
Mi ha suggerito di mangiare meno e di limitare gli sbalzi glicemici alzando i grassi, in quanto, se il corpo non è in grado di accumulare le calorie sotto forma di grasso o usarle a scopo energetico (proprio perché mangio senza avere fame e le riserve sono "piene"), l'unica cosa che ottengo e di "trasformarmi in una stufa umana" e si sviluppa insulinoresistenza.
Avendo pochi adipociti, il mio corpo non saprebbe come usare l'energia in surplus con conseguente attivazione della tiroide (ed ecco il paradosso del mangiare di più e dimagrire) che cerca di bruciare l'energia in eccesso. Il resto finirebbe nel water comportando un'infiammazione intestinale con altre magagne (intervento del cortisolo... che cannibalizza i muscoli).
In particolare il fenomeno avrebbe luogo in presenza di carboidrati ad alto indice glicemico.
In effetti mi sono accorto che se mangio meno e sono più rilassato il peso si stabilizza o tende perfino a salire: quasi tutti i miei amici della palestra mangiano meno di me e sono il 50% più pesanti.
Dando respiro al sistema digerente, alla tiroide, al pancreas e alle ghiandole surrenali, il sistema si dovrebbe stabilizzare e, a suo dire, dovrei superare il mio record di peso storico senza difficoltà.
Secondo voi è possibile guadagnare peso e massa muscolare mangiando meno (ascoltando la fame) invece che, paradossalmente, mangiando di più?
Riflettendoci il ragionamento ha un senso... ma il mito incrollabile del "mangia tanto"... mi fa essere un po' scettico a riguardo.
Ritenete che sia auspicabile, per un ectomorfo, cercare di rallentare il proprio metabolismo e di mantenere il peso aumentando i grassi e i carbo semplici, invece che alimentarsi a forza risvegliando a calci l'insulina?
Grazie.
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