Cloruro di sodio negli integratori a base proteica: qualche considerazione e numero per orientarci meglio
(dal sito +watt.it)


Carta d’identità del cloruro di sodio
Questo sale è formato praticamente in parti uguali da un catione (ione sodio carico positivamente: Na+) e da un anione (ione cloruro carico negativamente: Cl-). Il cloruro di sodio è presente in tutti gli alimenti e, di fatto, il fabbisogno di sodio (e/o di cloro, il discorso va sempre in parallelo) non è stato definito poiché assumiamo molto più sodio di quanto sia necessario. 200mg al giorno di sodio compensano sicuramente le perdite ordinarie, ma non quelle straordinarie dovute a profusa sudorazione ad esempio da sforzo ( in questi casi l’assunzione deve compensare le perdite e si arriva quindi a qualche grammo al giorno). Il quantitativo di sodio presente in un soggetto di peso medio (70-75 kg) è intorno a 80-100g. Sodio e cloro sono i principali ioni presenti nei liquidi. Nel sangue la loro concentrazione è di circa 3,5g/l. La regolazione dei livelli di sodio e cloro nell’organismo è molto complessa e riguarda le modalità di assunzione ed escrezione al fine di mantenere le concentrazioni dei due ioni entro limiti fisiologici. Carenze di sodio ( e cloro ) sono rare, derivano da sudorazione continuata, vomito persistente e diarrea cronica. Si manifestano prima o poi su tutti gli apparati del corpo a cominciare da muscoli (crampi e debolezza), cuore (palpitazioni, ipotensione) e sistema nervoso (vertigini). Un’assunzione elevata di sodio è stata collegata a problemi di ipertensione, soprattutto in soggetti predisposti geneticamente.

Sodio e Body Building
In ambito sportivo e più propriamente nel Body Building, il povero sodio ha l’infamante nomea di trattenere acqua e quindi la possibilità di inficiare, in certe situazioni pregara, una definizione muscolare ottimale. Questo è vero, ma attenzione che l’acqua corporea è regolata anche da tutti gli altri minerali ed altre molecole che assumiamo. Sicuramente il sodio gioca un ruolo importante ma non esclusivo.
Poiché nel Body Building gran parte dell’alimentazione deriva dalle proteine, l’atleta dedica ai contenuti di sodio delle proteine un’attenzione particolare. A volte questa attenzione da eccessiva diventa ossessiva e viene sfruttata, dalle case produttrici di integratori, per dire delle ovvietà. Faccio il classico esempio dei caseinati di calcio che rappresentano in molte istanze la base unica per molti prodotti. Furbescamente si dice (ed è vero) “questo prodotto (a base di caseinato) contiene zero sodio”. Si, è praticamente vero, tuttavia si dovrebbe anche aggiungere che tutti i caseinati contengono quasi zero sodio (pochi milligrammi per chilogrammo di prodotto base). Ora attenzione alla tabella che segue:


Tipo di proteina
Sodio (mg/100g di prodotto)

Proteine totali del latte
90%
5-50

Proteine del siero del latte ultrafiltrate
90%
100-330

Proteine del siero del latte ultrafiltrate
80%
180-220

Proteine del siero del latte ultrafiltrate
75%
200-300

Proteine del siero a scambio ionico
95%
400-600

Caseinati di calcio (caseina)
95%
3-20

Proteine del siero del latte idrolizzate
90%
120-250

Proteine del siero del latte idrolizzate
80%
100-800

Proteine isolate di soia
90%
800-1200

Proteine dell’uovo (da albume)
80-85%
100-200


Qualche alimento

Latte intero
50


pane
600-700


pasta
4-10


carne fresca bovina
50-70


carne fresca di pollo
70-90


prosciutto crudo
2500-2800


bresaola
1500-1800

Le considerazioni che possiamo fare sui numeri riportati in tabella sono molteplici: con l’esclusione delle proteine della soia e di qualche idrolizzato del latte, le rimanenti proteine sono alimenti contenenti poco sodio. Se immaginiamo di ingurgitare 100g di proteine del siero all’80%, il sodio assunto (200mg circa) aumenterebbe per qualche istante le nostre concentrazioni ematiche del 1-1,5% (ricordiamo che circolanti nel sangue abbiamo 14.000-15.000 mg di sodio). Le tanto ambite proteine del siero a scambio ionico, contengono sempre un quantitativo di sodio doppio di quelle ottenute con passaggi di ultrafiltrazione. Per lo scambio ionico le proteine del siero vengono trattenute da supporti carichi di elettricità statica, ed occorre poi staccarle con soluzioni saline (contenenti cloruro di sodio ad esempio) che diventa difficile eliminare in seguito. Come accennato, le proteine che per eccellenza contengono poco sodio sono i caseinati (i numeri espressi prendono in considerazioni tre case produttrici: ARMOR, NEW ZEALAND FONTERRA, DMV). In seconda battuta, poco sodio lo contengono le proteine totali del latte, che per la massima parte contengono caseinato (90%). Va detto che le variazioni dei contenuti di sodio sono, nell’ambito dei diversi lotti dello stesso prodotto, molto ampie (anche del 100%) e derivano da fluttuazioni stagionali. Basti pensare alle variazioni del latte in ambito stagionale (un latte invernale e differente da uno estivo: l’animale ha un’alimentazione differente per ovvi motivi). Alcune case produttrici di integratori si azzardano a scrivere il contenuto di sodio del prodotto: quel numero deve essere considerato puramente indicativo per le ragioni esposte.